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Sintesi

Kant e Dio



Kant prende le idee di Dio, le idee del mondo e le idee dell’anima e scopre che c’è qualcosa che non funziona. La ragione fa un inganno al termine anima, l’idea di un io sostanza pensante. Ricorderà che noi dell’io possiamo solo dire che è il soggetto di un’azione di sintesi. L’io non è materia, c’è un passaggio illegittimo cioè considerare sostanza ciò che permette la conoscenza della sostanza. Capire come questo mondo è fatto se è composto di sostanze semplici o pure. Vere entrambe le possibilità, il concetto di mondo così è ingestibile. Posso dare un inizio e dimostrare che non ho avuto un inizio. Intrattabile: se cerco di determinarlo posso avere conclusioni apposte ed entrambe vere.
Dialettica trascendentale: tratta l’intelletto aldilà dell’esperienza, i concetti li chiama idee cioè le 3 idee metafisiche. Idea di anima che tiene insieme tutto della realtà interna. L’idea di mondo che sia unità di tutte le realtà che esistono è anch’esso impraticabile. Non riusciamo a decidere se il mondo ha avuto un inizio o no oppure se ha sostanze semplici o meno.
Idea di Dio un ente che ha tutte le perfezioni, una realtà perfezione di ogni realtà. Dimostrazione a posteriori e a priori. Kant mostra l’impraticabilità di questa idea a priori e confuta i modelli di dimostrazione a posteriori. Ritiene che anche le dimostrazioni a posteriori mostrano quelle a priori. Confutando la validità a priori si confuta ogni dimostrazione dell’esistenza di Dio. Kant attacca la dimostrazione a priori di Cartesio dicendo che l’esistenza non è una perfezione. Se dio viene da un’esperienza non devo constatarlo ma visto che non ne ho esperienza devo confutarlo. La prova ontologica non è valida. L’esistenza non è un livello delle perfezioni.
Estratto del documento

KANT E DIO

Kant prende le idee di Dio, le idee del mondo e le idee dell’anima e scopre che c’è

qualcosa che non funziona. La ragione fa un inganno al termine anima, l’idea di un io

sostanza pensante. Ricorderà che noi dell’io possiamo solo dire che è il soggetto di

un’azione di sintesi. L’io non è materia, c’è un passaggio illegittimo cioè considerare

sostanza ciò che permette la conoscenza della sostanza. Capire come questo mondo è

fatto se è composto di sostanze semplici o pure. Vere entrambe le possibilità, il

concetto di mondo così è ingestibile. Posso dare un inizio e dimostrare che non ho

avuto un inizio. Intrattabile: se cerco di determinarlo posso avere conclusioni apposte

ed entrambe vere.

Dialettica trascendentale: tratta l’intelletto aldilà dell’esperienza, i concetti li

chiama idee cioè le 3 idee metafisiche. Idea di anima che tiene insieme tutto della

realtà interna. L’idea di mondo che sia unità di tutte le realtà che esistono è anch’esso

impraticabile. Non riusciamo a decidere se il mondo ha avuto un inizio o no oppure se

ha sostanze semplici o meno.

Idea di Dio un ente che ha tutte le perfezioni, una realtà perfezione di ogni realtà.

Dimostrazione a posteriori e a priori. Kant mostra l’impraticabilità di questa idea a

priori e confuta i modelli di dimostrazione a posteriori. Ritiene che anche le

dimostrazioni a posteriori mostrano quelle a priori. Confutando la validità a priori si

confuta ogni dimostrazione dell’esistenza di Dio. Kant attacca la dimostrazione a priori

di Cartesio dicendo che l’esistenza non è una perfezione. Se dio viene da

un’esperienza non devo constatarlo ma visto che non ne ho esperienza devo

confutarlo. La prova ontologica non è valida. L’esistenza non è un livello delle

perfezioni.

Prova cosmologica: pretende di risalire dall’esistenza di una realtà contingente a

una realtà incondizionata. Risale nella catena delle cause fino ad arrivare a un

necessario. Deve la sua esistenza a qualcosa d’altro, è un condizionato. Qualsiasi

oggetto la ragione tratti ha sempre una causa fuori di esso, esige condizioni di

pensiero per essere pensato. Noi non possiamo uscire dall’orizzonte del condizionato.

Ogni oggetto si costituisce nella ragione in virtù di condizioni non sue. Esiste un

incondizionato che è Dio ma noi non possiamo uscire dal condizionato perché il nostro

pensiero è condizionante, l’incondizionato è impossibile è un’illusione.

Prova fisico teologica: il mondo ha un ordine, una finezza e una bellezza che non

possono non presupporre una causa intelligente identificata con Dio. L’ordine della

realtà è imposto dal soggetto, l’ordinatore è l’uomo non è Dio. È un ordine soggettivo

non è una base per risalire a Dio, dall’ordine risali al soggetto ordinante che è un uomo

e non Dio.

La dialettica dice che un uso di queste idee è illegittimo. Queste idee hanno una

funzione, pur non indicando un oggetto reale hanno un uso di tipo regolativo. Kant

nega la possibilità di predicare un’unità della realtà. Esempio: un fisico che guarda un

pezzo, fa una legge e poi passa a studiare un altro pezzo di realtà, sta scoprendo dei

frammenti di un ordine totale cioè uno. Kant nega la possibilità di trattare il mondo

come uno, bisogna trattarlo come mondo reale. L’uomo non potrà trattare tutto il

mondo, avrà contatto con alcuni pezzi, la sua ricerca procede meglio. Ognuno affronta

un pezzo di realtà, il tutto non lo può trattare, tratterà i singoli ambiti regolandolo su

una potenziale unità di tutto. Ideale relativo della propria ricerca. Ideali regolativi,

l’unità non posso conoscerla secondo verità oggettiva.

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