Concetti Chiave
- Kant distingue tra giudizi analitici a priori e sintetici a posteriori; i primi sono universali ma non fecondi, mentre i secondi sono fecondi ma non universali.
- I giudizi scientifici, o sintetici a priori, combinano aspetti dell'esperienza con forme a priori, essendo universali, necessari e fecondi.
- Le forme a priori sono strutture conoscitive innate che consentono di organizzare i dati dell'esperienza in modo uniforme tra gli individui.
- La Critica della ragion pura suddivide la conoscenza in tre livelli: estetica trascendentale, analitica trascendentale e dialettica trascendentale.
- Il concetto di trascendentale si riferisce ai presupposti che rendono possibile la conoscenza, indicando la funzione delle forme a priori.
Il giudizio è un atto conoscitivo espresso con una proposizione, costituita da un soggetto e da un predicato.
Indice
Analisi dei giudizi secondo Kant
Kant decise di esaminare i giudici tipici degli empiristi e dei razionalisti: nei giudizi analitici o a priori, tipici della mentalità razionalista, il predicato è già compreso nel soggetto e quindi non sono fecondi perché non permettono di acquisire nuove informazioni. Ne è un esempio “il cerchio è tondo” in quanto l’essere tondo è compreso nell’essenza di cerchio. Questi giudizi sono quindi universali; al contrario i giudizi sintetici, tipici della mentalità empirista e derivanti dall’esperienza, sono fecondi, ma non universali e necessari. Ne è un esempio “la borsa è nera”; in questo caso, il predicato aggiunge informazioni al soggetto che però non sono necessarie e universali.
Giudizi sintetici a priori
Quindi, nessuna delle due tipologie costituisce un giudizio scientifico, conosciuto anche come giudizio sintetico a priori, che è universale, necessario e fecondo. Sono costituti da una parte che deriva dall’esperienza, quella feconda, e da una parte che deriva dal soggetto, le forme a priori, le modalità con cui conosciamo. Ne è un esempio “4+5=9” perché il 9 non è compreso né nel 4, né nel 5 e quindi è un giudizio fecondo e poiché si uniscono il 4 e il 5 in maniera necessaria e universale.
Forme a priori e conoscenza
Come già affermato questo tipo di giudizi è dato da 2 elementi: uno che deriva dall’esperienza e uno dal soggetto, dal modo in cui si conosce. Questo secondo elemento non è un contenuto ma una facoltà conoscitiva, una struttura non materiale che raggruppa cose, chiamata forma a priori in quanto è la condizione necessaria affinché l’uomo possa conoscere. Viene anche chiamata forma trascendentale perché si occupa di ciò che permette la conoscenza.
Livelli di conoscenza nella Critica
Gli uomini possiedono le stesse forme a priori, quindi, di fronte agli stessi dati operano allo stesso modo e quindi conoscono allo stesso modo perché le forme a priori raggruppano i dati dell’esperienza in un determinato modo. Vi sono poi altri livelli di conoscenza, ognuno caratterizzato da specifiche forme a priori. Nella Critica della ragion pura si possono individuare 3 parti che corrispondono ai 3 livelli di conoscenza: l’estetica trascendentale che tratta della conoscenza sensibile, la logica trascendentale che si divide in analitica trascendentale, che tratta dell’intelletto, e in dialettica trascendentale, che tratta della ragione. Trascendentale sta ad indicare che si occupa dei presupposti gnoseologici che permettono la conoscenza.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra giudizi analitici e giudizi sintetici secondo Kant?
- Cosa caratterizza un giudizio scientifico o giudizio sintetico a priori?
- Quali sono i tre livelli di conoscenza individuati nella Critica della ragion pura?
I giudizi analitici, tipici della mentalità razionalista, hanno un predicato già compreso nel soggetto e non sono fecondi, mentre i giudizi sintetici, tipici della mentalità empirista, aggiungono informazioni al soggetto ma non sono universali e necessari.
Un giudizio scientifico è universale, necessario e fecondo, costituito da una parte derivante dall’esperienza e una parte dal soggetto, le forme a priori, che sono le modalità con cui conosciamo.
I tre livelli di conoscenza sono l’estetica trascendentale, che tratta della conoscenza sensibile, la logica trascendentale, divisa in analitica trascendentale (intelletto) e dialettica trascendentale (ragione).