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Concetti Chiave

  • Kant analizza la conoscenza sensibile nell'estetica trascendentale, considerando l'esperienza come punto di partenza per la percezione degli oggetti esterni.
  • La sensibilità, secondo Kant, è sia passiva, ricevendo dati dall'esterno, sia attiva, organizzando questi dati attraverso le forme a priori di spazio e tempo.
  • Lo spazio è una rappresentazione necessaria e innata, fondamento delle intuizioni sugli oggetti esterni e base della geometria come scienza sintetica a priori.
  • Il tempo è la forma del senso interno, permettendo la percezione dei nostri stati interiori in una successione temporale, ed è fondamentale per l'aritmetica.
  • Entrambe le forme a priori, spazio e tempo, sono condizioni essenziali per la conoscenza dei fenomeni e l'organizzazione della nostra esperienza sensibile.

Indice

  1. L'estetica trascendentale di Kant
  2. La duplice natura della sensibilità
  3. Spazio e tempo come forme a priori
  4. Il tempo e la sua importanza

L'estetica trascendentale di Kant

La conoscenza sensibile e le sue forma a priori vengono analizzate nell’estetica trascendentale.

La duplice natura della sensibilità

Kant ritiene che ogni conoscenza parta dall’esperienza, ossia dalla percezione degli oggetti esterni da parte dei sensi. Il termine estetica è quindi utilizzato in riferimento ai principi dell’intuizione sensibile. Tuttavia, a differenza degli altri filosofi, Kant ritiene che la sensazione abbia una duplice fisionomia, sia un composto: la sensibilità è innanzitutto passiva in quanto riceve dall’esperienza esterna i dati percettivi, ma è anche attiva perché organizza il materiale che riceve attraverso due forme a priori: lo spazio e il tempo, che non sono derivabili dall’esperienza, ma sono le condizioni a priori in virtù delle quali è possibile conoscere gli oggetti.

Spazio e tempo come forme a priori

Lo spazio è una rappresentazione necessaria, a priori, che sta a fondamento di tutte le intuizioni sugli oggetti esterni; è pertanto definito forma del senso esterno ed è grazie a tale rappresentazione che le cose risultano collocate le une accanto alle altre. Lo spazio, come ogni altra forma a priori, è un’intuizione pura, innata in noi e rende possibile la conoscenza sensibile degli oggetti esterni e l’elaborazione della geometria come scienza sintetica a priori.

Il tempo e la sua importanza

Il tempo è invece la forma del senso interno, costituisce infatti il fondamento dei nostri stati interiori ed è in virtù del quale che possiamo percepirli sempre in una successione regolare di passato, presente e futuro. Il tempo vale però anche per il senso esterno perché tutte le rappresentazioni, anche quelle esterne, ci giungono attraverso il senso interno perché colte dalla nostra coscienza. Il tempo è quindi la condizione a priori di ogni fenomeno e su di esso si fonda l’aritmetica, perché solo in virtù di esso cogliamo il concetto di numero e di successione di elementi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la duplice natura della sensibilità secondo Kant?
  2. Kant sostiene che la sensibilità è sia passiva, ricevendo dati percettivi dall'esperienza esterna, sia attiva, organizzando questi dati attraverso le forme a priori di spazio e tempo.

  3. Come definisce Kant lo spazio e il tempo nelle sue teorie?
  4. Kant definisce lo spazio come una forma del senso esterno, necessaria e a priori, mentre il tempo è la forma del senso interno, fondamentale per percepire la successione di stati interiori e fenomeni.

  5. Qual è l'importanza del tempo nella conoscenza secondo Kant?
  6. Il tempo è la condizione a priori di ogni fenomeno, fondamentale per percepire la successione di passato, presente e futuro, e su di esso si fonda l'aritmetica, permettendo la comprensione del concetto di numero e successione.

Domande e risposte

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