Mongo95
Ominide
3 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'esperienza è il punto di partenza della conoscenza, ma per ottenere certezze si deve cercare una scienza che vada oltre l'esperienza stessa.
  • Kant distingue tra giudizi analitici e sintetici; i primi esprimono ciò che è già contenuto nel soggetto, i secondi ampliano la conoscenza partendo da dati esterni.
  • I giudizi sintetici a priori, come quelli matematici, non dipendono dall'esperienza ma la ampliano, dimostrando universalità e necessità.
  • La connessione universale tra soggetto e predicato proviene dal soggetto stesso, che unifica i dati dell'esperienza tramite una sintesi universale.
  • Kant identifica tre facoltà principali della conoscenza: sensibilità, intelletto e ragione, ognuna con un ruolo specifico nella comprensione della realtà.

Indice

  1. L'importanza dell'esperienza nella conoscenza
  2. Giudizi analitici e sintetici secondo Kant
  3. La connessione tra soggetto e predicato
  4. Le tre facoltà principali della conoscenza

L'importanza dell'esperienza nella conoscenza

Il punto di partenza di ogni conoscenza è l’esperienza. Ma da essa possiamo far derivare solo un’universalità relativa, cioè probabile, legata alle esperienze possibili per l’uomo. Si deve andare oltre: alla ricerca di una scienza che non abbandoni il terreno dell’esperienza, ma che garantisca conoscenze certe e non solo probabili.

Giudizi analitici e sintetici secondo Kant

Kant quindi distingue diversi tipi di giudizi. Il giudizio è lo strumento del conoscere: conoscere è giudicare. Giudizio è il nesso tra soggetto e predicato di una proposizione. Può essere quindi analitico se il predicato esprime qualcosa che è già contenuto nel soggetto, o sintetico se il predicato si trova interamente fuori del concetto espresso dal soggetto. I giudizi sintetici sono normalmente a posteriori, cioè valgono solo per i casi di cui abbiamo esperienza: per questo il loro valore è particolare, e non sono estendibili a tutti i casi possibili. Ma come sono possibili giudizi sintetici a priori, cioè che siano fecondi ma al tempo stesso universali? Kant ritiene che i giudizi matematici siano sintetici: le proposizioni matematiche sono certamente a priori, cioè non ricavabili dall’esperienza, tuttavia la ampliano. A maggior ragione solo saranno anche i principi della geometria e della fisica.

La connessione tra soggetto e predicato

Ciò che connette soggetto e predicato in modo universale e necessario, cioè in modo valido in tutti i casi, non proviene dunque dall’oggetto dell’esperienza, ma dal soggetto. L’oggetto mi può essere dato in un numero finito di casi. È il soggetto che ha la facoltà di unificare i dati molteplici della sensibilità per mezzo di una sintesi capace di universalità. Per spiegare gli oggetti si deve studiare prima come funziona la mente; qui si troverà il fondamento della validità del sapere scientifico.

Le tre facoltà principali della conoscenza

Ciò che rende dunque possibile la conoscenza sono delle strutture che Kant distingue in tre facoltà principali: la sensibilità, in cui gli oggetti ci sono dati per mezzo dei sensi; l’intelletto, attraverso cui pensiamo gli oggetti per mezzo delle categorie, cioè concetti generali della nostra mente; la ragione, con cui cerchiamo una spiegazione complessiva della realtà, andando oltre l’esperienza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il punto di partenza della conoscenza secondo Kant?
  2. Secondo Kant, il punto di partenza di ogni conoscenza è l'esperienza, ma per ottenere conoscenze certe e non solo probabili, è necessario andare oltre l'esperienza.

  3. Come Kant distingue i giudizi e qual è la loro importanza?
  4. Kant distingue i giudizi in analitici e sintetici. I giudizi analitici hanno il predicato contenuto nel soggetto, mentre i giudizi sintetici hanno il predicato esterno al soggetto. I giudizi sintetici a priori sono importanti perché sono universali e fecondi.

  5. Quali sono le tre facoltà principali che rendono possibile la conoscenza secondo Kant?
  6. Le tre facoltà principali sono la sensibilità, che ci dà gli oggetti attraverso i sensi; l'intelletto, che pensa gli oggetti tramite le categorie; e la ragione, che cerca una spiegazione complessiva della realtà oltre l'esperienza.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community