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Concetti Chiave

  • Il criticismo di Kant valuta la legittimità e i limiti della conoscenza, concilia empirismo e razionalismo criticando entrambi.
  • La "rivoluzione copernicana" di Kant posiziona il soggetto al centro della realtà, con la natura modellata dalla ragione.
  • I giudizi sintetici a priori uniscono deduzione e induzione, aggiungendo il predicato al soggetto tramite lo spirito.
  • L'estetica trascendentale combina impressioni empiriche con intuizioni di spazio e tempo, formando il fenomeno.
  • L'io penso unifica le categorie della conoscenza, fungendo da principio supremo e coscienza del pensiero.

Indice

  1. Critica e conoscenza in Kant
  2. Rivoluzione copernicana della filosofia
  3. Giudizi e sintesi a priori
  4. Estetica trascendentale e spazio-tempo
  5. Analitica trascendentale e categorie
  6. Unità delle categorie e autocoscienza
  7. Fenomeno e noumeno
  8. Dialettica trascendentale e idee assolute
  9. Metafisica e aspirazioni umane

Critica e conoscenza in Kant

1) Innanzitutto la critica consiste nella valutazione della legittimità e dei limiti dei principi. La filosofia di Kant viene definita “criticismo” per il fatto che si pone criticamente di fronte al problema della conoscenza analizzandone l’origine, i limiti e i valori.

Il filosofo tedesco cerca in questo modo di conciliare quelle che erano le due correnti di pensiero antitetiche per quanto riguarda il fenomeno conoscitivo: empirismo e razionalismo.

Accetta entrambe ma rimprovera all’empirismo l’eccessiva fiducia nell’esperienza e al razionalismo l’eccessivo dogmatismo.

Rivoluzione copernicana della filosofia

2) Kant elabora delle tesi innovative a tal punto da poter essere definito il “Copernico” della filosofia: infatti, come quest’ultimo aveva ribaltato l’ordine del cosmo, così Kant afferma che non sono le strutture mentali a modellarsi sulla natura, ma è la natura che si modella sulla ragione ed è condizionata dal soggetto.

Ed è proprio il soggetto (con questo termine non si intende però un ente di tipo personale ma altresì oggettivo e universale) a trovarsi al centro della realtà e percepirla.

Giudizi e sintesi a priori

3) Kant cerca in un certo modo di mediare razionalismo ed empirismo nell’ambito del concetto di giudizio: poiché abbiamo

1- all’interno del razionalismo (deduzione) giudizi analitici a priori, in cui il predicato è contenuto nel soggetto (es: il corpo è esteso, la parte è minore del tutto…),

2- all’interno dell’empirismo (induzione) giudizi sintetici a posteriori, in cui il predicato è aggiunto al soggetto in base all’esperienza (es. il corpo è pesante),

elabora un giudizio che unisca in un certo modo i primi due: così nasce il sintetico a priori in cui il predicato è aggiunto al soggetto non in base all’esperienza ma per opera dello spirito (ogni effetto ha la sua causa, 7+5=12….).

Estetica trascendentale e spazio-tempo

4) L’estetica trascendentale, o conoscenza sensibile è il primo livello di conoscenza individuato da Kant: essa consiste in un sintesi a priori tra l’impressione empirica e le intuizioni di spazio e di tempo dando origine al fenomeno. Ci troviamo qui di fronte ai concetti di spazio-tempo (1-spazio:la sua forma a priori consente di legittimare la geometria 2-tempo: intuizione di noi stessi ma anche condizione a priori riguardante l’esperienza sensibile ).

5) Per trascendente si intende qualcosa che non ha agganci con la realtà, mentre trascendentale è un qualcosa di meta-empirico, riguardante forme a priori.

Analitica trascendentale e categorie

6) L’analitica trascendentale o conoscenza intellettiva consiste in una sintesi a priori tra intuizione empirica e le categorie secondo una struttura logica, dando origine all’esperienza.

Le categorie sono 12, raggruppate in 4 rami principali: di quantità (unità, molteplicità, totalità), di qualità (realtà, imitazione, negazione), di modalità (possibilità, esistenza, necessità) e di relazione (sostanza, causa, reciprocità).

Unità delle categorie e autocoscienza

7) Le categorie non sono indipendenti l’una dall’altra, ma trovano la loro unità nell’io penso, cioè nella coscienza del pensiero in quanto autocoscienza o identità di se stesso.

Consiste nel pensare e in questo modo obbliga le rappresentazioni ad unirsi ed è il principio supremo di tutta la conoscenza umana.

Fenomeno e noumeno

8) Il fenomeno ha un ruolo primario nell’ambito della conoscenza ( solo questa può legittimarlo) e ne approfondisce la natura soggettiva.

Il noumeno è la rappresentazione dell’oggetto come esiste in se stesso, quid che si cela dietro i fenomeni. E’ in conoscibile e , da una parte non ha contatti cognitivi, dall’altra è il fondamento dei fenomeni.

Dialettica trascendentale e idee assolute

9) La dialettica trascendentale è un tipo di conoscenza razionale.

Kant ha un concetto di dialettica sostanzialmente negativo, in quanto tratta di cose illusorie e non reali. Come per l’intelletto avevamo i giudizi, così per la ragione ci troviamo di fronte a dei sillogismi da cui derivano 3 idee assolute: quella di anima (totalità dell’esperienza soggettiva), di mondo (totalità dell’esperienza oggettiva) e di Dio (totalità di ogni esperienza).

Metafisica e aspirazioni umane

10) La metafisica non può essere considerata come una scienza, ma le sue idee servono ad orientare la ricerca e l’esistenza verso forme superiori a cui l’essere umano aspira.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il criticismo secondo Kant?
  2. Il criticismo è la valutazione della legittimità e dei limiti dei principi, analizzando l'origine, i limiti e i valori della conoscenza, cercando di conciliare empirismo e razionalismo.

  3. Cosa intende Kant con "rivoluzione copernicana"?
  4. Kant afferma che la natura si modella sulla ragione ed è condizionata dal soggetto, ribaltando l'idea che le strutture mentali si modellino sulla natura.

  5. Quali sono i caratteri del giudizio sintetico a priori?
  6. Il giudizio sintetico a priori unisce elementi del razionalismo e dell'empirismo, aggiungendo il predicato al soggetto non in base all'esperienza ma per opera dello spirito.

  7. Qual è la differenza tra trascendente e trascendentale?
  8. Trascendente si riferisce a qualcosa senza agganci con la realtà, mentre trascendentale riguarda forme a priori, meta-empiriche.

  9. Perché le idee della ragione hanno solo un valore regolativo?
  10. Le idee della ragione orientano la ricerca e l'esistenza verso forme superiori, ma la metafisica non può essere considerata una scienza.

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