Zhuweiqiu
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Concetti Chiave

  • Kant, nella Critica della Ragion Pratica, esplora la filosofia morale, focalizzandosi sui principi che guidano l'agire umano.
  • La ragione pratica ha un ruolo primario in quanto influenza le scelte quotidiane e guida l'agire, rappresentando un collegamento tra le due critiche kantiane.
  • Kant sostiene il libero arbitrio come fondamento della filosofia morale, in contrasto con la visione deterministica di pensatori come Spinoza.
  • Il pietismo di Kant, una forma rigorosa di protestantesimo, si riflette nella sua convinzione che la ragione debba guidare le decisioni morali.
  • Il problema morale per Kant è l'allineamento tra ragione e legge, presupponendo l'esistenza di una legge morale data la presenza di ragione e libero arbitrio nell'uomo.

Kant - la Critica della Ragion Pratica

E’ la seconda critica, e mentre nella prima scrive si occupa della conoscenza, di “cosa e come posso conoscere”, in questa si occupa della filosofia morale, ovvero dei principi e delle regole che determinano l’agire.
Nella Dialettica Trascendentale aveva parlato della ragione dicendo che la metafisica non può essere considerata come una scienza, qui l’argomento è sempre la ragione ma viene legata in modi diversi; nella Ragion Pura la metafisica esce sconfitta in quanto le sue idee non sono conoscibili ma l’indimostrabilità di queste non determina la loro non esistenza in quanto si trova su un piano diverso: chi ha fede non viene influenzato dalle confutazioni.


La funzione di queste è dunque regolativa, cioè regolano l’uomo ma in ambito pratico, non conoscitivo, pertanto sono necessarie nella vita quotidiana per regolarsi rispetto a come si pensa a queste idee: se credo che Dio esista, agirò di conseguenza.
Questo rappresenta un ponte tra le due critiche.
Dal punto di vista appena spiegato, la ragion pratica ha un primato in quanto determina l’agire, guida nelle scelte quotidiane, e questo è quasi scontato perché, essendo Kant illuminista, la ragione avrebbe dovuto vincere in qualche modo.
Il pietismo di Kant è un ramo del protestantesimo rigido da un punto di vista morale, rigoroso ma non bigotto, che si rispecchia nella sua percezione della moralità: il suo rigore è visibile dal fatto che dica che la ragione deve guidare le scelte, sebbene nella realtà non sia così perché a volte è l’istinto a farlo.
La filosofia morale postula, a monte, il libero arbitrio, senza il quale non si porrebbe il problema morale dato che si avrebbe la necessità quasi meccanica di agire in un modo, come sosteneva Spinoza dicendo che ci illudiamo di avere il potere di scegliere ma in realtà è tutto necessitato e stabilito.
Secondo Kant questo esiste, ed esisteva anche per i filosofi medievali che lo consideravano la giustificazione all’esistenza del male che altrimenti non riuscivano a spiegarselo, poiché postulavano un Dio buono.
Secondo Socrate se si conosce il bene si agisce necessariamente in quel modo, dunque chi fa il male lo fa perché non conosce il bene dunque è ignorante: questo pensiero vale sia per le cose di poco conto sia per quelle importanti, ed è molto strano se analizzato perché in esso si sovrappongono conoscenza e moralità e vengono contrapposti il buon saggio e il cattivo ignorante.
Il PROBLEMA MORALE è la corrispondenza tra la ragione e la legge, presupposta l’esistenza di una legge in quanto l’uomo è dotato di ragione e libero arbitrio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale della "Critica della Ragion Pratica" di Kant?
  2. La "Critica della Ragion Pratica" si concentra sulla filosofia morale, esaminando i principi e le regole che determinano l'agire umano.

  3. Come si differenzia la "Critica della Ragion Pratica" dalla "Critica della Ragion Pura"?
  4. Mentre la "Critica della Ragion Pura" si occupa della conoscenza e della metafisica, la "Critica della Ragion Pratica" si focalizza sulla ragione in ambito morale e pratico, sottolineando il suo ruolo regolativo nella vita quotidiana.

  5. Qual è il ruolo del libero arbitrio nella filosofia morale di Kant?
  6. Il libero arbitrio è fondamentale nella filosofia morale di Kant, poiché senza di esso non si porrebbe il problema morale, dato che l'agire sarebbe determinato in modo meccanico.

  7. Come si relaziona la ragione con la moralità secondo Kant?
  8. Secondo Kant, la ragione deve guidare le scelte morali, anche se nella realtà spesso è l'istinto a prevalere. La ragione ha un primato nell'agire, riflettendo il pensiero illuminista di Kant.

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