Concetti Chiave
- L'intelletto categorizza e schematizza i dati sensoriali grezzi, utilizzando 12 categorie simili a quelle di Aristotele.
- La conoscenza immediata avviene attraverso l'intuizione sensoriale, mentre quella mediata si sviluppa tramite concetti.
- Kant distingue tra conoscenza fenomenica, organizzata dalle categorie mentali, e conoscenza noumenica, inaccessibile.
- Per Kant, le categorie sono strutture mentali, mentre Aristotele le vede come leggi ontologiche della realtà.
- Kant valorizza sia sensibilità sia intelletto, rifiutando il primato di uno sull'altro, opponendosi a razionalismo ed empirismo.
Indice
L'intelletto e le categorie
Riguarda l’intelletto, seconda facoltà conoscitiva attiva che schematizza e categorizza i dati grezzi della sensibilità. L’intelletto lavora tramite le 12 categorie: queste ricordano le 10-12 categorie di Aristotele (il numero dipende dal testo in cui vengono descritte).
Conoscenza immediata e mediata
Le forme di conoscenza sono due:
-la conoscenza immediata, o intuizione, avviene per mezzo dei sensi, senza ragionamento, ed è impossibile da definire appropriatamente. Avendo insite in ognuno di noi le forme pure di spazio e tempo, possiamo intuire che le cose occupano uno spazio.
-la conoscenza mediata, che avviene tramite concetti.
Le informazioni grezze percepite dai sensi vengono elaborate attraverso spazio e tempo e poi collegate tramite le 12 categorie. Il compito dell’intelletto è infatti quello di organizzare i dati della sensibilità per farne concetti, in quanto per Kant conoscere è giudicare, e il giudicare si concretizza solo attraverso i concetti perché con la sensibilità le informazioni sono tutte slegate tra loro.
Aristotele e le categorie
Le 12 categorie vennero individuate da Aristotele nella Metafisica e nella Logica, e per lui erano LEGIS ENTIS, leggi dell’ente, che racontavano l’essenza delle cose: le categorie sono dunque alla base della realtà, riguardano la sua ontologia, com’è fatta, lo studio dell’essere. Ne parla nella Logica perché secondo lui c’è una corrispondenza tra la realtà e come si comunica nella realtà a livello di linguaggio (individua infatti le categorie “di cose che possono essere dette”), dunque c’è realismo gnoseologico (=la realtà delle cose e come la realtà viene descritta sono in corrispondenza).
La categoria più importante, la principale, è la sostanza, in quanto senza questa non può esistere nulla e le altre categorie sono suoi predicati.
Kant e le Legis mentis
Per Kant queste categorie sono solo Legis mentis, stabilisce fin dall’inizio che la conoscenza a cui accediamo è quella fenomenica e non noumenica, pertanto le categorie sono forme della nostra mente che non spiegano la realtà ma il modo in cui la nostra mente la organizza.
Confronto tra Aristotele e Kant
Secondo Aristotele la sostanza è composta materia (informe) e forma, più importante (che dà alla materia un aspetto), mentre per Kant la materia viene organizzata in una forma dall’intelletto attraverso le categorie ma nessuno dei due ha una priorità sull’altro: sensibilità e intelletto non vanno anteposte l’una all’altra. Scriverà infatti che “Nessuna di queste proprietà è da preporre all'altra. Senza sensibilità non ci verrebbe dato nessun oggetto, e senza intelletto nessuno ne verrebbe pensato. I pensieri senza contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche”, screditando tanto il razionalismo quanto l’empirismo, perché sancisce che le facoltà servono entrambe, perché ognuna ha del buono.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'intelletto secondo Kant nell'Analitica Trascendentale?
- Quali sono le due forme di conoscenza descritte da Kant?
- Come differiscono le categorie di Kant da quelle di Aristotele?
- Qual è la posizione di Kant riguardo alla relazione tra sensibilità e intelletto?
L'intelletto schematizza e categorizza i dati grezzi della sensibilità tramite le 12 categorie, organizzando le informazioni per formare concetti, poiché conoscere è giudicare.
Le due forme di conoscenza sono la conoscenza immediata o intuizione, che avviene tramite i sensi, e la conoscenza mediata, che avviene tramite concetti.
Per Aristotele, le categorie sono leggi dell'ente che spiegano l'essenza delle cose, mentre per Kant sono Legis mentis, forme della nostra mente che organizzano la realtà fenomenica.
Kant afferma che sensibilità e intelletto sono complementari e nessuna delle due deve essere anteposta all'altra, poiché entrambe sono necessarie per la conoscenza.