L'Illuminismo: un viaggio tra scienza, libertà e rivoluzione culturale

Origini e diffusione dell'Illuminismo

L’Illuminismo è un movimento culturale di carattere internazionale diffuso in Europa a partire dal XVIII secolo, ha infatti avuto rappresentanti in Gran Bretagna, Germania e Italia ma il suo luogo di nascita è stato la Francia. Quest’ultima era governata da un regime assolutistico e pertanto la nuova stagione culturale sfocerà poi in un momento di estrema violenza e brutalità ovvero la Rivoluzione Francese.

Si tratta quindi di una trasformazione necessaria che porterà alla nascita del liberalismo da cui deriverà in seguito la democrazia e il comunismo, erano iniziati a circolare idee e pensieri nuovi riguardanti la ragione umana, che è in grado di decidere liberamente su qualsiasi argomento e di conseguenza non è totalmente sottomessa ai dogmi della Chiesa Cattolica e dei monarchi. Comincia quindi una difficile lotta per quelli che saranno i fondamenti del mondo e del pensiero moderno: il potere dell’aristocrazia cede il passo a quello della conoscenza.

Protagonisti dell'Illuminismo

I protagonisti principali della corrente illuminista sono Newton, Voltaire, Diderot, il marchese di Pombal ed Erasmus Darwin.

Newton e la scienza moderna

Isaac Newton, vissuto nell’Inghilterra del XVII secolo, è considerato come il precursore dell’Illuminismo dal punto di vista scientifico e quindi fondatore della scienza moderna, aperta a tutti. Innanzitutto contraddice la dottrina della Chiesa, spiegando che la conoscenza non è contenuta unicamente nella Bibbia e non si raggiunge solo con la fede cieca bensì si trova nel mondo che ci circonda. Attraverso degli esperimenti, studia la forza di gravità, quella che attira gli oggetti al suolo e che permette alla Luna di ruotare intorno alla Terra e a quest’ultima di spostarsi intorno al Sole. La sua teoria viene spiegata attraverso la legge di gravitazione universale, secondo cui gli eventi naturali seguono regole invisibili che agiscono ovunque, contenuta nella sua opera in latino intitolata: “Philosophiae Naturalis Principis Mathematica”. Questa legge è stata utilizzata anche per evidenziare un parallelismo con la società umana, tra gli individui più ricchi e quelli poveri che hanno ciascuno un posto immutabile. Isaac Newton è inoltre ricordato per essere il fondatore della Royal Society, la prima accademia scientifica al mondo dedicata alle scoperte dell’Illuminismo, i suoi membri credono nell’autenticità della Bibbia ma non accettano che sia l’unica verità, sostenendo invece che esiste il libro della natura da cui possiamo apprendere il funzionamento del mondo anche attraverso l’uso di specifici strumenti quali microscopi e telescopi. Lo scienziato non è mai entrato in contrasto diretto con la Chiesa, era infatti religioso e credeva che fosse Dio a muovere i pianeti all’interno di un universo eterno ed immutabile, pertanto l’autorità ecclesiastica ritiene che il suo potere si avalli a quello di Dio.

Voltaire e la libertà di pensiero

Voltaire, invece, è uno degli scrittori e pensatori più importanti della storia della Francia, una nazione che all’epoca reprimeva duramente la libertà di pensiero e controllava l’indagine scientifica attraverso la Chiesa Cattolica, piuttosto intollerante. Si tratta di un grande propagandista che ha inventato lo slogan “Écrasez L’infam”ovvero schiacciate l’infame riferito all’intolleranza, al despotismo e al fanatismo. Egli ha poi delineato la figura dell’intellettuale, ovvero un uomo impegnato in prima persona nella vita sociale per difendere le vittime dei crimini e degli abusi giudiziari commessi dai regimi autoritari e diffondere la cultura. Voltaire ha trascorso la maggior parte della sua vita in esilio in Inghilterra dove ha trovato un clima di tolleranza religiosa in cui le diverse confessioni possono coesistere senza conflitti o guerre. Inoltre nel regno inglese era avvenuta in precedenza, tramite il “Bill of Rights” la separazione consacrata dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario che aveva garantito maggiore libertà rispetto al modello assolutista francese. Vi era quindi la libertà di espressione che contemplava uno spazio pubblico di dibattito, un confronto delle idee e delle proposte di miglioramento del governo. Voltaire ha quindi dedicato la sua vita alla lotta per la tolleranza religiosa e la libertà di espressione scritta e verbale e nonostante il regime repressivo della Francia, egli riesce nella sua impresa cominciando a diffondere le sue idee all’interno di salotti.

Diderot e l'enciclopedia

Deni Diderot, anch’egli francese, è stato uno dei creatori della prima enciclopedia francese che assunse il ruolo di motore dell’Illuminismo. Il suo progetto iniziale era quello di riunire le cosiddette “menti illuminate” dell’epoca per scrivere una serie di libri che includevano non solo idee ma anche conoscenze utili e descrizioni delle capacità artigianali, riportate nel dettaglio al fine di esaltare le occupazioni ordinarie e la dignità degli artigiani. Viene però bloccato dalla sua incarcerazione nel 1749 a causa della pubblicazione di un libro in cui dichiarava che la conoscenza proviene unicamente dalla scienza e non dalla rivelazione celeste. Quando viene rilasciato continua nella stesura dell’enciclopedia, suddivisa in 8 volumi che necessiterà di centinaia di tipografi e compositori. Il suo obiettivo era quello di superare la censura e di conseguenza l’ordine delle voci del libro assumeva un ulteriore significato in quanto nascondeva gli attacchi contro il potere della Chiesa. Il suo scopo era anche quello riconoscere la dignità e i valori della gente comune che imparerà progressivamente a leggere e consentendo quindi loro la conoscenza al mondo. Risale al 1751 la prima pubblicazione dell’Enciclopedia che causerà l’indignazione delle autorità ecclesiastiche e pertanto sarà condannata, proibita per alcuni anni, ne verrà ordinata la bruciatura e stabilito anche che ogni individuo cattolico che la leggerà sarà dannato in eterno.

Il Marchese di Pombal e Lisbona

In Portogallo, nel XVIII secolo, emerge la figura del Marchese di Pombal, uno dei pochi portoghesi che ha avuto accesso alle idee dell’Illuminismo grazie anche al suo ruolo di ministro e ambasciatore a Londra nel periodo immediatamente precedente alla Rivoluzione Industriale e a Vienna e che gli ha permesso una visione diversa del mondo. Egli aveva progettato un nuovo e innovativo modello urbanistico della città di Lisbona che cambiava in meglio la città stessa e la vita degli abitanti in seguito al terremoto del 1755. Tale catastrofe naturale fu accompagnata anche da uno tsunami, un devastante incendio e la morte di decine di migliaia di persone: la Chiesa cattolica non era stata in grado di fornire una spiegazione valida sul motivo per cui Dio ha causato la catastrofe. L’eco di questo episodio avrà ripercussioni in tutta Europa. Il marchese di Pombal invece intendeva interpretare il pensiero illuminista innovatore e diffonderlo alla comunità utilizzando le pietre della ricostruzione come Diderot usava la stampa. Porrà fine all’Inquisizione in Portogallo introducendovi la saggezza dell’illuminismo e liberando il popolo dal giogo della Chiesa.

Erasmus Darwin e la sfida alla Chiesa

Erasmus Darwin, inglese e nonno di Charles Darwin, fu dottore, poeta, filosofo, che visse subito dopo la morte di Newton, viene ricordato per la sfida più grande dell’Illuminismo contro la Chiesa. La sua riflessione si concentra sulla formazione del pianeta terra e di tutto ciò che contiene, mettendo in dubbio il racconto della creazione all’interno della Bibbia e l’autorità della Chiesa. Con la teoria dell’origine della vita affermerà che tutto ciò che la Chiesa ha imposto di credere al mondo cristiano non è vero e legato ad argomentazioni incontrollabili.

La Chiesa cristiana non si riprenderà da questo attacco: l’Illuminismo colloca l’uomo al centro diffondendo idee di libertà, progresso, ragione e nuove tecnologie. Questa nuova corrente di pensiero non riguarda quindi solo la conoscenza acquisita ma anche chi ne controlla gli effetti nella vita pratica.