Concetti Chiave
- L'Illuminismo rifiuta la metafisica aristotelica, abbracciando invece una metafisica deista, in cui Dio è visto come un orologiaio che ordina la realtà in modo meccanico.
- La religione è criticata per basarsi su dogmi indimostrabili e per aver ostacolato il progresso storico, favorendo l'ignoranza e la tristezza attraverso il concetto di peccato.
- Gli illuministi distinguono tra religione naturale basata sulla ragione e religione positiva basata sulla tradizione, con una visione materialistica e critica verso il fenomeno religioso.
- La storia è vista come un'avventura umana non guidata da un piano divino, con un atteggiamento pessimistico verso il passato e ottimistico verso il futuro.
- Gli illuministi si concentrano sui problemi politico-giuridici, opponendosi all'assolutismo e promuovendo la ragione come guida per il progresso sociale.
Indice
Ragione e metafisica nell'illuminismo
Siccome l'illuminismo celebra l'uso della ragione, rifiuta la metafisica in quanto la ragione umana non può comprendere la ragione ultima delle cose. Pertanto non c'è rispetto per la metafisica aristotelica. Ecco perché si parla di un altro tipo di metafisica, ovvero una metafisica deista: in essa è contemplato un aldilà in cui è presente un Dio orologiaio, che ordina la realtà ma lo fa in maniera meccanica. A differenza del teismo, che ammette un Dio personale, il deismo limita l'intervento di questo Dio nel mondo. Perciò molti filosofi si definiscono agnostici (come Kant, che dirà che non si può dimostrare l'esistenza di Dio); altri invece sono atei, ovvero ritengono di non poter conoscere Dio. Si arriva poi al materialismo, in cui tutto è spiegato a partire dalla materia.
Critica alla religione e al dogma
L'atteggiamento nei confronti della religione è distaccato. Infatti Maometto, Mosè e Cristo sono definiti tre impostori, perché se tutto è illuminato dalla ragione, le religioni si basano su dogmi indimostrabili. La religione non ha contribuito al progresso storico dei popoli, anzi ha favorito l'ignoranza. Altro motivo di critica delle religioni è dato dalla convinzione che la religione, imbrogliando i popoli, li abbia intristiti con il concetto di peccato.
Deismo e ateismo nell'illuminismo
All'interno dell'illuminismo si sviluppano deisti e atei. I primi distinguono tra natura e storia e credono in una religiosità naturale e immutabile fondata su delle verità razionali proprie di tutti gli uomini: tutto ciò confluisce nell'etica, ovvero nel modo di comportarsi degli uomini. La religione naturale è fondata sulla ragione, mentre la religione positiva si fonda sulla tradizione.
Il secondo filone è quello ateo, che ritiene la religione un fenomeno irrazionale e patologico, che trova le sue origini da sentimenti umani come il timore dell'uomo nei confronti dell'universo. Secondo alcuni filosofi la religione è un modo per sottomettere l'uomo al potere dei monarchi. Marx dirà che la religione è l'oppio dei popoli, cioè appanna la ragione umana rivelandosi uno strumento di controllo dell'uomo.
Materialismo e tolleranza religiosa
Per gli illuministi, in ultima analisi, gli illuministi hanno una visione materialistica della realtà e rifiutano tutto ciò che non è razionale. Essi però hanno l'ideale della tolleranza religiosa: se c'è un ideale di progresso e l'illuminismo lo favorisce, ogni religione non può essere imposta o rifiutata, in quanto non si tratterebbe di un atto di fede. Tutte le religioni hanno uguale diritto di esistenza.
Storia e provvidenza secondo gli illuministi
La storia concepita dagli illuministi non è guidata da Dio e l'uomo non costituisce una pedina della sua volontà, ma tutto ciò che è negativo dimostra l'assenza della provvidenza. Quindi la storia è un'avventura dell'uomo e non il frutto di un piano provvidenziale. Essa non è un processo necessario, ma è un ordine problematico, cioè che dipende dalle iniziative dell'uomo.
Pessimismo storico e ottimismo futuro
Gli illuministi si pongono in atteggiamento pessimistico nei confronti della storia, e soprattutto nei confronti del medioevo, modello negativo di ciò in cui l'umanità non deve evolvere. Il futuro, invece, gode di un'accezione positiva e di un ottimismo storico.
Gli illuministi da un lato mirano a una storia passata intesa come una felicità preistorica, infatti per Rousseau l'uomo è diventato infelice quando è passato dalla natura alla civiltà, la quale ha distrutto l'uomo.
Politica e assolutismo illuminato
Gli illuministi si interessano della politica e in particolare dei problemi politico-giuridici in un secolo dominato dall'assolutismo illuminato.
Partendo da un'idea di ragione gli illuministi non solo fanno rendere la loro ricerca a scopi sociali.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione dell'illuminismo riguardo alla metafisica e alla religione?
- Come si differenziano i deisti dagli atei all'interno dell'illuminismo?
- Qual è l'atteggiamento degli illuministi verso la storia e il progresso?
- In che modo gli illuministi vedono il rapporto tra religione e politica?
- Qual è la visione degli illuministi sulla felicità e la civiltà?
L'illuminismo rifiuta la metafisica aristotelica e promuove una metafisica deista, in cui Dio è visto come un orologiaio che ordina la realtà in modo meccanico. La religione è vista con distacco, considerata basata su dogmi indimostrabili e criticata per aver favorito l'ignoranza e il concetto di peccato.
I deisti credono in una religiosità naturale fondata su verità razionali comuni a tutti gli uomini, mentre gli atei considerano la religione un fenomeno irrazionale e patologico, nato dalla paura umana e usato per sottomettere l'uomo al potere.
Gli illuministi vedono la storia come un'avventura umana non guidata da Dio, caratterizzata da un ordine problematico e non necessario. Essi sono pessimisti verso il passato, in particolare il medioevo, ma ottimisti riguardo al futuro e al progresso.
Gli illuministi promuovono la tolleranza religiosa, sostenendo che nessuna religione dovrebbe essere imposta o rifiutata. Essi si interessano anche di politica, affrontando problemi politico-giuridici in un contesto di assolutismo illuminato.
Gli illuministi, come Rousseau, credono che l'uomo fosse più felice in uno stato di natura e che la civiltà abbia distrutto questa felicità, portando infelicità e corruzione.