Concetti Chiave
- Marx critica Feuerbach per non riconoscere la storicità dell'uomo, vedendolo solo come un essere naturale e non sociale.
- Secondo Marx, non esiste un concetto astratto di "Uomo", ma l'individuo è un prodotto della società storica specifica in cui vive.
- Marx corregge Feuerbach integrando la dimensione storica e sociale, rompendo così con l'antropologia atemporale.
- Marx accusa Feuerbach di non comprendere le cause storiche del fenomeno religioso, vedendo la religione come un prodotto dell'alienazione sociale.
- La soluzione ai problemi religiosi, per Marx, risiede nella trasformazione sociale e nell'eliminazione dell'alienazione economica piuttosto che nella critica filosofica.
La critica di Marx a Feuerbach
Secondo Marx, la principale “rivoluzione teoretica” di Feuerbach consiste nella rivendicazione della naturalità e nel rifiuto dell’idealismo teologizzante di Hegel, che ha ridotto l’uomo ad autocoscienza e manifestazione di un soggetto spirituale infinito. In particolare, Feuerbach ha avuto il merito di teorizzare il “rovesciamento materialistico” si soggetto-predicato, concreto-astratto, che ha permesso la “demistificazione” della dialettica hegeliana. Tuttavia, allo stesso tempo, lo ammonisce perché pur avendo rilevato la naturalità dell’uomo ha perso di vista la sua storicità, non rendendosi conto che l’uomo, più che natura è società, e quindi storia. Di conseguenza rompendo con Feuerbach e con l’antropologia che parlava dell’uomo come di un’essenza atemporale, Marx sostiene che l’individuo è reso tale dalla società storica in cui egli vive, per cui non esiste l’”Uomo” in astratto, ma l’uomo figlio e prodotto di una determinata società e di uno specifico mondo storico. In tal modo, Marx, corregge Hegel con Feuerbach e Feuerbach con Hegel.
L'interpretazione della religione secondo Marx
Un secondo punto che unisce e divide Marx da Feuerbach è l’interpretazione della religione. Egli, pur avendo “scoperto” il meccanismo generale di alienazione religiosa dell’uomo, non è stato in grado, secondo Marx, di cogliere le cause reali del fenomeno religioso, né di offrire dei validi mezzi per il suo superamento. Infatti, sostiene che le radici del fenomeno religioso non vanno cercate nell’uomo in quanto tale, ma in un tipo storico di società: Marx è andato elaborando la sua nota teoria della religione come Opium des Volks (= oppio dei popoli). La religione è il prodotto di un’umanità alienata e sofferente per causa delle ingiustizie sociali, che cerca nell’aldilà ciò che le è negato, di fatto, nell’aldiquà. L’unico modo per eliminarla non è la critica filosofica (come pensava Feuerbach), ma la trasformazione della società. La disalienazione religiosa ha dunque come suo presupposto, la disalienazione economica. Al precedente materialismo speculativo di cui Feuerbach è rappresentante, Marx oppone un nuovo materialismo, ritenendo che la soluzione dei problemi non sia da ricercarsi nella speculazione, ma nell’azione: «i filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi, si tratta però di mutarlo».
Domande da interrogazione
- Qual è la principale critica di Marx a Feuerbach riguardo l'interpretazione dell'uomo?
- Come interpreta Marx la religione rispetto a Feuerbach?
- Qual è la differenza tra il materialismo di Feuerbach e quello di Marx?
Marx critica Feuerbach per aver trascurato la storicità dell'uomo, sostenendo che l'individuo è un prodotto della società storica in cui vive, piuttosto che un'essenza atemporale.
Marx ritiene che la religione sia un prodotto di un'umanità alienata a causa delle ingiustizie sociali, e che la sua eliminazione richieda una trasformazione sociale piuttosto che una critica filosofica.
Mentre Feuerbach rappresenta un materialismo speculativo, Marx propone un nuovo materialismo che enfatizza l'azione e la trasformazione sociale come soluzione ai problemi, piuttosto che la speculazione filosofica.