Concetti Chiave
- Hume distingue tra impressioni e idee, sottolineando che le impressioni sono più chiare e rappresentano la vera conoscenza, mentre le idee sono semplici tracce delle impressioni.
- Critica il concetto di causa-effetto, affermando che si basa su una credenza e un presupposto di fede, piuttosto che su una certezza assoluta.
- Sostiene che la morale e la giustizia sono guidate dall'utilità sociale e dalla simpatia, che si manifesta nell'immedesimazione con gli altri.
- Secondo Hume, la religione nasce dalla paura dell'uomo di fronte ai fenomeni naturali, portandolo a cercare una dipendenza da un'entità superiore.
- Hume incoraggia un approccio antimetafisico e umile alla scienza, riconoscendo che nessuna teoria è immune al confronto con altre prospettive.
-Storia naturale della religione
Indice
La conoscenza secondo Hume
Si muove nella stessa linea di Locke la conoscenza è ricondotta all'esperienza. Lui non parla di "idee", ma di "impressioni". Secondo Hume le impressioni lasciano una scia e questa traccia è l'idea .
Il ruolo delle impressioni
Tra l'impressione e l'idea c'è un rapporto di sbavamento. Tra impressioni ed idee è l'impressione ad essere più chiara. Ciò va a invertire il rapporto platonico e cartesiano tra idee e esperienza. Qual è la conoscenza vera? è l'impressione tutto il resto è depotenziato. Noi possiamo ritenere di aver piena conoscenza soltanto nel momento in cui riteniamo di avere una vere impressione. L'attività della nostra mente è comporre le idee e associarle tra di esse secondo alcuni principi di associazione (es. somiglianze). è tutta un'operazione del nostro intelletto. In tutti questi passaggi si perde fondatezza al conoscere. L'impressione non va oltre questi passaggi si perde fondatezza al conoscere. L'impressione non va oltre l'HIC et NUNC. Il mio intelletto lavora sulle tracce. è l'unica forma di conoscenza fondata. la certezza piena è solo nelle impressioni tutto il resto è possibilità, questa lacuna viene colmata dalla credenza. Quello di Hume vuol essere un ridimensionamento. La mente non ha bisogno di nulla se non di se stessa. La certezza c'è in solo ciò che vedo mentre lo vedo. La certezza rimane qualcosa di fragile fondata sulla mia credenza. L'autorità è sempre dell'esperienza, non delle idee che io credo perchè la presa d'atto è più forte delle idee. è un discorso che tende a diventare antimetafisico. c'è una critica al rapporto di causa.
Critica alla causa-effetto
Io ritengo che una cosa sia causa di un'altra perchè ho visto che un fenomeno precede un altro. Nulla mi dice che la natura si comporti in un certo modo. La possibilità di prevedere si basa sulla categoria di causa-effetto. Parto da un presupposto di fede. Però nessuno può dare per garantito che non succeda. Questa mia convinzione fa parte di una credenza. A livello di principio di probabilità. Nell'esaminare il livello dalla certezza. Con questa critica alla categoria di causa ha criticato la superbia della scienza, del sapere assoluto. Non esistono teorie talmente certe da non doversi confrontare con altre teorie---> grande lezione di umiltà per la scienza
Il diritto inglese è fondato sulla giurisprudenza. Questa tendenza ad attingere dalla realtà la troviamo nella storia e nella filosofia inglese.
Che ci sia il mondo di fonte a me è oggetto di credenza. Anche la mia percezione si vale di momenti, Anche l'identità dell'io è una serie di percezioni che io ricavo.
-Simpatia
Simpatia e morale
Tendenza ad immedesimarsi nell'altro quindi dare luogo a comportamenti che sono frutto di immedesimazione. Sia la morale che la giustizia tendono a perseguire l'utilità del corpo sociale.
La morale non è qualcosa che mi porta ad andare contro me stesso.
Origine della religione
Nei dialoghi sulla religione naturale analizza la religione con metodo genetico. Da dove nasce la religione? Secondo Hume la religione nasce dalla paura dell'uomo di fronte ai fenomeni naturali. Di fronte a questa paura l'uomo tende ad individuare un qualcuno da cui dipendere.
I filosofi umanisti importanti sono quelli delle enciclopedie. Voltare è il maggior critico di quell'ottimismo di Spinoza e Leibniz. Rousseau ha un'incoerenza personale. In Italia l'illuminismo è fondato sul buon senso.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra "impressioni" e "idee" secondo Hume?
- Come Hume critica il rapporto di causa-effetto?
- Qual è il ruolo della "simpatia" nella filosofia di Hume?
- Come Hume spiega l'origine della religione?
- Qual è la lezione di umiltà che Hume offre alla scienza?
Secondo Hume, le "impressioni" sono più chiare e immediate rispetto alle "idee", che sono tracce o sbavature delle impressioni stesse. La vera conoscenza si basa sulle impressioni.
Hume critica il rapporto di causa-effetto affermando che la nostra convinzione che un fenomeno sia causa di un altro è basata su una credenza e non su una certezza assoluta.
La "simpatia" è la tendenza a immedesimarsi negli altri, portando a comportamenti che perseguono l'utilità del corpo sociale, influenzando morale e giustizia.
Hume sostiene che la religione nasce dalla paura dell'uomo di fronte ai fenomeni naturali, portandolo a individuare un'entità da cui dipendere.
Hume insegna che non esistono teorie talmente certe da non doversi confrontare con altre, criticando la superbia della scienza e del sapere assoluto.