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Hume, David - Pensiero filosofico (4) Pag. 1
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Sintesi

Hume



Filosofo scozzese del 1700. Come Locke è un empirista. Alla base del pensiero di Hume c’è la ricerca dei meccanismi che portano gli uomini a trarre conclusioni dalla realtà.
Per Hume gli esseri umani sono soggetti ad un flusso costante di percezioni-->Non si intende solo ciò che si ottiene con i sensi, ma proprio tutti i contenuti della nostra mente.
Es. la gioia è una percezione, un suono è una P., L’odio è una P., un dolore..
Tutto quello che proviamo, le nostre conoscenze..


Hume si chiede come mai da questo flusso di percezioni
noi traiamo delle leggi universali? --> Anche per Hume tutta la nostra conoscenza deriva dall’esperienza.

• Il 1° stadio della conoscenza sono le impressioni (emozioni, sensazioni)
• Il 2° stadio sono le idee (semplici riproduzioni più deboli delle impressioni, riproduzioni “sbiadite” di qualcosa di cui abbiamo avuto esperienza precedentemente)

Gli esseri umani tendono per abitudine a stabilire associazioni tra le idee.
Es. io so che se lascio un oggetto dalle mani questo cadrà a terra. Secondo Hume non ho nessuna prova razionale che ciò succederà. Posso solo asserire che mi è capitato migliaia di volte, ma potrebbero essere state tutte coincidenze.
Hume non è uno scettico, non vuole dimostrare che al mondo non esistono leggi razionali. Vuole solo capire come e perché gli esseri umani arrivino ad immaginare queste leggi, e ritiene che alla base ci sia l’abitudine.
Estratto del documento

HUME

Filosofo scozzese del 1700. Come Locke è un empirista. Alla base del pensiero di Hume c’è la ricerca dei

meccanismi che portano gli uomini a trarre conclusioni dalla realtà.

soggetti ad un flusso costante di percezioni.

Per Hume gli esseri umani sono

come mai da questo flusso di percezioni

Hume si chiede Non si intende solo ciò che si ottiene

noi traiamo delle REGGI RAZIONALI? con i sensi, ma proprio

tutti i contenuti della nostra mente.

Anche per Hume tutta la nostra conoscenza deriva Es. la gioia è una percezione, un suono è una P.,

L’odio è una P., un dolore..

dall’esperienza. Tutto quello che proviamo, le nostre

conoscenze..

 impressioni

Il 1° stadio della conoscenza sono le (emozioni, sensazioni)

 idee

Il 2° stadio sono le riproduzioni

(semplici + deboli delle impressioni, riproduzioni “sbiadite” di

qualcosa di cui abbiamo avuto esperienza precedentemente)

associazioni

Gli esseri umani tendono per abitudine a stabilire tra le idee.

Es. io so che se lascio un oggetto dalle mani questo cadrà a terra. Secondo Hume non ho nessuna prova razionale che ciò

succederà. Posso solo asserire che mi è capitato migliaia di volte, ma potrebbero essere state tutte coincidenze.

Hume non è uno scettico, non vuole dimostrare che al mondo non esistono leggi razionali. Vuole solo capire

come e perché gli esseri umani arrivino ad immaginare queste leggi, e ritiene che alla base ci sia l’abitudine.

 La più importante tra le leggi con cui associamo le idee, quella fondamentale, è il

PRINCIPIO DI CAUSALITÀ

ci assicura la regolarità dei nostri processi mentali

È il più importante perché .

Senza questo principio non potrei affrontare la vita perché non saprei che ogni azione ha delle

conseguenze, non capirei ciò che mi succede attorno. non dimostrabile

Questo principio di causa effetto è determinante, fondamentale per vivere, ma

razionalmente.

Non possiamo dimostrare razionalmente questo principio, possiamo solo dire che molto molto

certi eventi accadono dopo altri.

spesso abitudine )

( Alla base della capacità di trovare causa effetto c’è l’ immaginazione

La facoltà che usiamo per teorizzare queste leggi(tra cui causa-effetto) è l’ .

esista il mondo esterno

non esistono prove razionali che .

Come per il principio di causalità,

Per abitudine ed immaginazione ci comportiamo come se lo fosse.

In conclusione, un’esigenza psicologica

trarre regole dalla realtà è , serve a noi per trovare un senso alla

quotidianità.

LA REALTÀ INTERIORE noi, come io cosciente, esistiamo davvero

Come possiamo sapere che ?

Il fatto di avere un pensiero e provare delle sensazioni(cogito ergo sum) non dimostrano che io sia un io

pensante.

Magari fino a un secondo fa ero un fungo, ora mi sembra di essere una persona, ho avuto un pensiero, e poi magari

Cosa ci da l’idea di essere un io cosciente?

sarò un comodino. Memoria.

Pensiamo di essere un io cosciente perché abbiamo la

Senza memoria perderemmo la nostra identità. Sappiamo di non essere stati un fungo perché ci ricordiamo che io sono

sempre stata io. Qual è il problema della memoria?

I ricordi sono confusi e discontinui, quindi dato che la memoria è l’unica prova che esista un io,

 anche l’esistenza dell’io non può essere certa

Non possiamo sapere con certezza razionale che esiste un’anima spirituale e

neppure una mente materiale (cervello)

, Hume ammette che nella vita quotidiana

Ciononostante, anche se è arrivato a queste conclusioni

siamo tutti COSTRETTI a comportarci come se esistesse il nostro io, come se fosse valido il

principio causale, come se esistesse il mondo esterno.

>

== è un bene che ci sia l’immaginazione, che prende collegamenti abituali e li trasforma in regola,

altrimenti impazziremmo nel mondo.

>

== è giusto che la filosofia sia una libera ricerca, ma nella vita normale è bene seguire le opinioni comuni.

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Hume e la simpatia

EMPATIA

Per Hume è l’ , cioè “l’immedesimazione negli altri ”.=immedesimarsi con le situazioni vissute da altri e

con i loro sentimenti.

Anche la simpatia non ha nessuna giustificazione razionale. (es. l’empatia che puoi provare per una tua amica e i suoi

sentimenti, per Hume è del tutto insensato)

Questo prova che la natura umana non è egoista. Quindi gli uomini hanno TENDENZE SPONTANEE a

provare sentimenti morali, però non ha senso creare delle leggi sulla base di questo SENTIMENTO

MORALE. MORALE NATURALE

Quindi è totalmente impossibile fare una . = morale regolata da “leggi”, norme, ma

basata su impulsi naturali. VIRTU’ SOCIALI

esistono però delle = convenzioni tra gli uomini

La morale quindi non è possibile, che servono

per far funzionare la società.

Queste virtù sociali servono a GARANTIRE BENESSERE COLLETTIVO, ma NON

IL anche queste per Hume

hanno una base razionale.

Es. la proprietà privata. Una delle convenzioni fondamentali della società. Essa si ricollega a tutt’un’altra serie di

questioni, x es. giudiziarie. La proprietà privata si lega a molte considerazioni politiche,.. ma per Hume non c’è nessuna

spiegazione logica per cui si possa stabilire che qualcosa appartenga a qualcuno.

>

== non c’è nessun senso razionale. Però è un bene per la società che esistano queste VIRTU’ SOCIALI.

In conclusione: è IMPOSSIBILE fondare le regole della società sulla RAGIONE .

La ragione mette i relazione i mezzi e i fini, ma non può dire quali di questi fini siano giusti da perseguire.

Chi decide quali sono gli obiettivi delle persone?

Le nostre PASSIONI

Nessuno può decidere cosa desiderare. Puoi decidere cosa fare ma non cosa desiderare.

==> la RAGIONE è schiava delle passioni. Ma nonostante ciò, essa ci può indirizzare verso gli

obiettivi più importanti, più a lungo termine.

==> la RAGIONE è una PASSIONE CALMA = non ci da’ degli obiettivi, ma ci permette di scegliere

quelli più sensati.

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Hume e l’Estetica Che cos’è la bellezza?

,

I gusti sono personali ciononostante Ci sono cose che piacciono a tutti, o quasi, e a volte

Il senso del bello è qualcosa di non razionale, per millenni.

che sta nel nostro rapporto naturale con le cose. Perché questo avviene?

Ma, il senso del bello può essere AFFINATO,

EDUCATO. esperti

Ci sono degli che hanno un senso del

gusto più autorevole.

Essi creano dei CANONI ESTETICI.

È per questi canoni estetici che certe cose

piacciono a tanti, se non a tutti.

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