Concetti Chiave
- La sensazione è la base da cui derivano memoria, fantasia e ragione, ciascuna con un ruolo distintivo nel processo conoscitivo.
- I princìpi universali, chiamati nozioni generali, sono nomi che fungono da simboli convenzionali per facilitare la comunicazione umana.
- Nella realtà esistono solo cose individuali; l'universalità è una caratteristica dei nomi, non delle cose stesse.
- Il nominalismo di Hobbes sottolinea che la mente umana estende l'immagine di un individuo a esseri simili, senza possedere nozioni universali.
- La ragione utilizza analisi e sintesi per scoprire, definire e collegare nozioni generali, formando il sapere scientifico.
Le forme di attività conoscitiva
Dalla sensazione derivano tutte le altre forme di attività conoscitiva: la memoria, che conserva le rappresentazioni anche quando l’oggetto cessa di impressionare gli organi di senso; la fantasia, che crea immagini rielaborando i dati sensibili ricevuti; la ragione che, mediante l’analisi, scompone la sensazione nei suoi elementi semplici per scoprire i princìpi universali, costitutivi di tutte le cose, e, mediante la sintesi, ricompone l’universo associando i princìpi universali.
Il nominalismo di Hobbes
Questi princìpi universali, detti nozioni generali, sono nomi, cioè segni convenzionali, simboli, con cui gli uomini possono comunicare fra loro e intendere ciò che c’è di somigliante nelle rappresentazioni particolari.
Nella realtà esistono soltanto cose individuali e anche nella mente le immagini si riferiscono sempre a qualcosa di particolare: universale, o meglio, generale è solo il nome, riferibile a più cose che fra loro hanno una certa somiglianza. Così, ad esempio, non esiste nella natura l’uomo inteso come essenza universale, ma soltanto una molteplicità di singoli individui: così la mente non possiede la nozione dell’uomo in generale, ma solo l’immagine di qualche uomo particolare che viene estesa, per analogia, ad altri esseri somiglianti. L’universalità perciò è propria delle parole, cioè dei noi, e non delle cose. In questo nominalismo di Hobbes è evidente l’influenza di Guglielmo D’Occam.La funzione della ragione
La ragione dunque scopre, con l’analisi, le nozioni generali, le indica con un nome, le chiarisce con una definizione e le collega fra loro; con la sintesi, la somma e le sottrae e forma i giudizi, cioè il sapere scientifico.