Concetti Chiave
- Hegel vede la guerra come inevitabile e necessaria per risolvere le controversie tra stati, in contrasto con l'idea kantiana di risoluzione pacifica attraverso organismi nazionali.
- La guerra è considerata da Hegel un antidoto contro l'infiacchimento delle nazioni, rigenerando lo spirito dei popoli come i venti preservano il mare dalla stagnazione.
- Hegel vede la manifestazione di Dio attraverso l'arte e la religione, con il cristianesimo che rappresenta l'evoluzione più alta della fede, superando l'antropomorfismo delle religioni precedenti.
- La filosofia, per Hegel, è la massima espressione dello spirito umano, superiore alla religione, e consente di ricostruire il percorso storico dell'umanità.
- Le critiche alla filosofia di Hegel provengono principalmente dalla sinistra hegeliana, con Feuerbach e Marx che contestano il ruolo centrale di Dio nella storia, enfatizzando invece l'importanza dell'uomo.
Indice
Il pensiero di Hegel sulla guerra
Un’ideologia rappresentativa della concezione Hegeliana è il rapporto tra gli stati. Per Hegel, le controversie che vi sono tra gli stati sono insanabili e quindi non si possono che risolvere se non attraverso la guerra. Qui abbiamo una netta e decisa contrapposizione con Kant il quale privilegiava l’idea di organismi nazionali il cui compito è quello di risolvere i vari problemi. Hegel invece sostiene che il tutto si può risanare con la guerra e che è necessaria e eticamente opportuna in caso di contrasti. È necessario perché essendo ogni stato autonomo, esso non può riconoscere nessun’altra autorità superiore. La guerra è necessaria, ed è auspicabile perché essa “è un antidoto contro l’infiacchimento dei popoli: rigenera cioè lo spirito delle popolazioni come il movimento dei venti preserva il mare dalla putrefazione nella quale lo ridurrebbe una quiete durevole come vi ridurrebbe i popoli una pace durevole o perpetua”. Questo aspetto Hegeliano, viene ripreso dai nazionalisti e dai futuristi ovvero coloro che nel 900 crebbero in questa concezione della guerra come medicina per risanare i conflitti tra gli stati.
L'arte e la religione secondo Hegel
Dio si manifesta in altre forme, la prima è l’arte ovvero la produzione artistica, essa si manifesta in una fase molto semplice, ma più primitiva perché nell’arte assume figure plastiche, marmoree, ma anche nella poesia e nei romanzi, l’artista riproduce la capacità creativa di Dio. Il momento più alto dello spirito è nel pensiero religioso, Dio che si manifesta non più nell’arte ma nella capacità dell’uomo di creare metafore religiose dove spiega l’esistenza di Dio. Per esempio il dogma della trinità con il quale l’uomo rappresenta Dio, quel Dio che è trino. La metafora del Dio padre, un genitore che aiuta l’uomo e lo guida fino ad arrivare ai massimi livelli che può essere associato al massimo livello dell’Impero Prussiano, quindi il cristianesimo ha fatto arrivare la Prussia a questi livelli. La religione che si è sviluppata nel corso della storia è passata dalla forma più primitiva (tesi) dove si credevano in più dèi come nella religione Egizia, per arrivare poi alla religione più alta, quella cristiana. Supera la fase antropomorfa, quella cristiana, Dio supera l’antropomorfismo e supera quindi tutte le altre divinità, il cristianesimo rappresenta quindi la sintesi, per Hegel la filosofia “è come la nottola di Minerva”, la ritiene anche al di sopra della religione.
La filosofia e le critiche a Hegel
Il Filosofo non può fare altro che rivedere cosa sia successo nel tempo e ricostruirlo è al di sopra di tutto perché con la filosofia possiamo ricostruire tutto ciò che l’uomo ha fatto. Il filosofo non ha uso di immagini plastiche o di metafore. Anche la filosofia si è evoluta da un pensiero primitivo rappresentato dalla filosofia greca (tesi) alla medievale (antitesi) fino ad arrivare alla filosofia Prussiana (sintesi). Hegel dice che la sua è la filosofia perfetta, più alta. Da qui nasceranno le critiche verso Hegel provenienti dai filosofi della sinistra hegeliana mentre i sostenitori saranno quelli della destra hegeliana. Secondo gli uomini della sinistra Hegeliana, il protagonista della storia è l’uomo e non Dio come pensava Hegel e che non ci sia nessun progetto divino. Feuerbach e Maxr saranno i principali opponenti della filosofia Hegeliana.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale differenza tra le concezioni di Hegel e Kant riguardo ai conflitti tra gli stati?
- Perché Hegel considera la guerra necessaria e auspicabile?
- Come si manifesta Dio secondo Hegel?
- Qual è il ruolo della filosofia secondo Hegel?
- Chi sono i principali critici della filosofia Hegeliana e quale è la loro posizione?
Hegel crede che le controversie tra stati siano insanabili e debbano essere risolte attraverso la guerra, mentre Kant preferisce l'idea di organismi nazionali per risolvere i problemi.
Hegel vede la guerra come un antidoto contro l'infiacchimento dei popoli, rigenerando lo spirito delle popolazioni e preservando la vitalità, simile al movimento dei venti che mantiene il mare dalla putrefazione.
Dio si manifesta attraverso l'arte e il pensiero religioso, con l'arte che rappresenta una fase primitiva e il pensiero religioso che raggiunge il suo apice con la creazione di metafore religiose.
La filosofia, per Hegel, è al di sopra della religione e permette di ricostruire tutto ciò che l'uomo ha fatto, evolvendosi da un pensiero primitivo a una sintesi perfetta nella filosofia Prussiana.
I principali critici sono Feuerbach e Marx, appartenenti alla sinistra hegeliana, che sostengono che il protagonista della storia sia l'uomo e non Dio, negando l'esistenza di un progetto divino.