Concetti Chiave
- Hegel's "Phenomenology of Spirit" explores self-consciousness through a struggle of life and death, where each self-consciousness affirms itself by opposing others.
- The master-slave dialectic illustrates how the defeated consciousness finds dignity and spiritual freedom through labor, realizing its indispensability.
- The "unhappy consciousness" of medieval man experiences separation from God, yet seeks unity through prayer and recognizes God in the immanent world.
- The journey of consciousness towards self-awareness involves realizing that external objects are mental constructions, leading to self-consciousness.
- Children develop self-consciousness by engaging with others, and through labor, the slave seeks freedom, discovering inner reality through reason.
Secondo quanto affermato nel libro di Hegel, Fenomenologia dello spirito, l'autocoscienza, determinandosi in una molteplicità di coscienze, si esprime attraverso:
1) la lotta delle autocoscienze, è una lotta che è 'per la vita o per la morte', con la quale ciascuna autocoscienza, contrapponendosi alle altre, e 'misurandosi' con esse, attraverso una relazione segnata dal contrasto, perviene all'affermazione di sé;
2) l'ulteriore sviluppo della coscienza si ha nella famosissima figura dialettica del servo-padrone, in cui la coscienza sconfitta, ha sperimentato la paura della morte, e per questo ha cercato di asservirsi al vincitore, che diviene pertanto suo 'padrone,' il Signore però dipende dalla coscienza servile per il soddisfacimento dei propri bisogni, è così, perdendo la propria autonomia e 'signoria', genera, attraverso un caratteristico ribaltamento dialettico, nella coscienza servile la consapevolezza di essere indispensabile al proprio signore; la coscienza del servo quindi acquista, attraverso l'esperienza del lavoro, la consapevolezza della sua non-inessenzialità, e quindi della propria dignità e della propria libertà (una libertà che è però soltanto spirituale, ed esiste solo sul piano del pensiero, e non ancora sul piano reale, pratico e concreto);
3) il 'viaggio' della coscienza alla ricerca di sé prosegue con la cosidetta "coscienza infelice" dell'uomo medievale, il quale, essendo separato da Dio, che rappresenta la sua essenza, soffre il distacco abissale che lo separa dal proprio creatore, tuttavia, attraverso la preghiera, negando il mondo terreno esso si eleva a dio, e a lui si ricongiunge; ma quando la coscienza giunge a comprendere che l'oggetto non è una semplice realtà esterna, ma dipende da se stessa, in quanto è una sua 'costruzione' mentale, essa diventa coscienza consapevole di sé cioè autocoscienza.
Il bambino, infatti, scoprendo in sé un'autocoscienza, si mette in relazione al mondo e sviluppa un desiderio di sapere, soddisfatto nel momento in cui essa trova un'altra autocoscienza, un altro essere umano, con il quale relazionarsi. Attraverso la lotta per il riconoscimento, si stabilisce chi è il servo, chi è il padrone. Il servo vive in una condizione di inferiorità rispetto al padrone. Quando scopre, attraverso l'esperienza del lavoro, di poter dare forma al mondo senza il padrone, cerca la sua libertà ma rimane infelice perché scopre che sono troppe le cose da conoscere sulla realtà; allora riflettendo capisce che la vera realtà che cerca sta dentro di sé (ragione).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della lotta delle autocoscienze secondo Hegel?
- Come si sviluppa la figura dialettica del servo-padrone?
- Cosa rappresenta la "coscienza infelice" nell'uomo medievale?
- Come il bambino sviluppa la sua autocoscienza secondo Hegel?
La lotta delle autocoscienze è una lotta 'per la vita o per la morte' in cui ciascuna autocoscienza si afferma contrapponendosi alle altre, attraverso una relazione di contrasto.
Nella figura del servo-padrone, la coscienza sconfitta diventa servile e il vincitore diventa padrone. Tuttavia, il padrone dipende dal servo per i propri bisogni, e il servo, attraverso il lavoro, acquisisce consapevolezza della propria dignità e libertà spirituale.
La "coscienza infelice" rappresenta la separazione dell'uomo medievale da Dio, la sua essenza. Attraverso la preghiera, l'uomo cerca di ricongiungersi a Dio, ma comprende che l'oggetto dipende da se stesso, diventando autocoscienza.
Il bambino sviluppa la sua autocoscienza relazionandosi con il mondo e cercando un'altra autocoscienza. Attraverso la lotta per il riconoscimento, si stabilisce la relazione servo-padrone, e il bambino scopre la sua libertà interiore attraverso il lavoro e la riflessione.