Concetti Chiave
- Giordano Bruno è considerato il primo martire della libertà di pensiero, per non aver mai rinunciato alle sue dottrine.
- Nato nel 1548 a Nola, entrò giovanissimo nell'ordine dei Domenicani, dove si distinse per le sue doti mnemoniche.
- Entrato in conflitto con il mondo ecclesiastico per le sue idee anticlericali, si rifugiò in Europa, dove fu apprezzato per il suo talento.
- Insegnò l'arte mnemonica in diverse città europee e pubblicò opere come Il Candelaio e Le ombre delle Idee.
- Arrestato e inviato all'inquisizione romana, fu condannato al rogo per le sue idee e fu giustiziato nel 1600 a Roma.
Vita
Classificato come naturalista rinascimentale con Telesio e Campanella, Giordano Bruno può essere considerato il primo martire della libertà di pensiero, dal momento che, non ritrasse mai le sue dottrine, neanche sotto coercizione. Nato nel 1548 a Nola, già dall’età di 15 anni entrò nell’ordine dei Domenicani, dove le sue doti mnemoniche furono altamente riconosciute e valorizzate. Tuttavia ben presto, entrò in attrito con il mondo ecclesiastico che tanto lo aveva accolto, per alcune sue idee anticlericali, e ripiegò in Europa dove, le sue qualità e il suo talento furono subito apprezzati.
Premessa
Interprete del pensiero magico – ermetico, Giordano Bruno si nutre di tale pensiero e, per questo motivo può essere stimato come tale, un mago. L’impalcatura filosofica cui fa riferimento è quella Neoplatonica e, premessa tale formazione, la sua filosofia senza dubbio tende ad esprimere una gnosi conoscenza rinascimentale, un messaggio di salvezza improntato sulla religiosità egiziana. Si presenta come un ermetico radicale, severo nei confronti del cristianesimo, poiché missionario magico – religioso, interprete di una nuova religione volta all’assolvimento di un compito (appunto una missione)