Concetti Chiave
- Giordano Bruno esprime un amore intenso per la vita e la natura, in contrasto con l'amore divino, ispirandosi alla concezione religiosa dell'antica Grecia.
- Bruno vede la natura come sensibile e viva, mostrando interesse per la magia basata sul panpsichismo universale e la mnemotecnica di Raimondo Lullo.
- Critica il metodo scientifico dell'epoca, preferendo un approccio mentale immediato alla comprensione della natura.
- Considera le religioni storiche utili solo per governare i popoli rozzi, senza rilevanza filosofica, e deride le superstizioni religiose.
- Stima una religiosità intellettuale che cerca Dio attraverso la filosofia, ricollegandola a una sapienza originaria tramandata dai presocratici.
Indice
Amore per la vita e la natura
Bruno, nella quasi totalità delle sue opere, manifesta un vivace quanto intenso amore della vita, in contrapposizione all’amore di Dio. Tale predilezione si prospetta come scelta di una vocazione mondana, non più mistica divina, ravvisabile in un amore per la vita definibile dionisiaco (coglierla natura nella sua fisicità). Esprime la concezione religiosa dell’antica Grecia che nei punti misterici di Orfeo - Dionisio individuava la tendenza dell’uomo di cogliere la natura nella sua totalità e fisicità. Amore per la natura, si traduce quindi, in amore verso tutti i valori terreni cioè, quello slancio per ciò che è lo scopo, la propria naturalità, in altri termini la valorizzazione di se stessi come corpo che è parte integrante della natura (immedesimazione), con tutto ciò che ne comporta. Bruno, proprio attraverso quest’amore, trae il suo interesse per la natura che, considerò sempre sensibile e viva; da qui quindi, la sua propensione per la magia, fondata sulla base del panpsichismo universale dei maghi.
Critica al metodo scientifico
Dunque, rimase anche favorevolmente impressionato per la mnemotecnica, sviluppata da Raimondo Lullo, mirante non solo a individuare le tecniche per la memorizzazione ma, soprattutto a regolamentare e scansionare i processi mentali con quelli della realtà, in modo tale che entrambi fossero coincidenti. Come scrive lo stesso Bruno, capaci di “prendere d’assalto la natura, cogliendo con immediatezza il tutto”. Quindi in quest’ottica nuova, critica in modo alquanto insolito e singolare il metodo scientifico, che secondo la sua opinione, procedeva con quella pretesa di metodicità inutile nei confronti della natura, che è animata, e può essere colta solo mediante uno slancio della mente.
Religione della natura e filosofia
L’interesse per la natura si traduce in una religione della natura, reale termine della religiosità e del filosofare. Considera tutte le religioni storiche (dette positive) e, giunge alla conclusione che esse siano utili a governare i popoli rozzi. Perciò, non assumono alcun significato filosofico. La religione, è considerata unicamente come un sistema di credenze, di superstizioni, assurde e contrarie alla ragione oltre che alla natura, deridendola come “Santa asinità”. Tuttavia, stima un’altra religiosità, quella dei teologi (gli intellettuali) che hanno cercato la via per giungere a Dio e che valuta come la vera filosofia e stesso filosofare. Si tratta di una sapienza originaria, tramandata da Mosè e rielaborata nel corso del tempo, la cui tradizione religiosa rintraccia nei presocratici, da consultare e rivisitare continuamente
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Giordano Bruno riguardo alla natura e alla religione?
- Come Giordano Bruno vede il metodo scientifico rispetto alla natura?
- Qual è l'importanza della mnemotecnica per Giordano Bruno?
Giordano Bruno manifesta un amore intenso per la vita e la natura, considerandola sensibile e viva. Critica le religioni storiche come superstizioni e valorizza una religiosità intellettuale che cerca Dio attraverso la filosofia.
Bruno critica il metodo scientifico tradizionale, ritenendolo inutile per comprendere la natura, che secondo lui può essere colta solo attraverso uno slancio della mente.
Bruno è favorevolmente impressionato dalla mnemotecnica di Raimondo Lullo, che non solo aiuta nella memorizzazione ma regola i processi mentali in modo che coincidano con la realtà, permettendo di cogliere la natura con immediatezza.