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Concetti Chiave

  • Giordano Bruno esprime un profondo amore per la vita, detestando il chiostro e chi riduce la cultura a un esercizio libresco.
  • Il suo interesse per la natura animata porta alla predilezione per la magia, preferendo la mnemotecnica all'indagine naturale.
  • Bruno vede la religione tradizionale come superstizione, respingendo sia il cristianesimo riformato che il cattolicesimo.
  • La sua religiosità è legata al filosofare, trovando ispirazione nei presocratici e nel loro interesse per la natura.
  • Per Bruno, la natura rappresenta il fulcro della sua religiosità e del suo approccio filosofico.

Indice

  1. L'amore per la vita
  2. Interesse per la natura
  3. Critica alla religione

L'amore per la vita

Tutti gli scritti di Giordano Bruno presentano una nota fondamentale: l'amore per la vita. Quest'amore gli rese insopportabile il chiostro che vedeva come una prigione angusta e nera e cominciò successivamente ad odiare tutti i pedanti grammatici, accademici e aristotelici che facevano della cultura una pura esibizione libresca senza guardare veramente alla natura e alla vita stessa.

Interesse per la natura

Dall'amore per la vita nasce il suo interesse verso la natura, considerata animata e di qui la sua predilezione per la magia.

Critica alla religione

Bruno rinunciò all'indagine naturale e preferì la mnemotecnica o arte lulliana che si impadronisce del sapere con artefici mnemonici e fa progredire la scienza con una tecnica inventiva rapida e miracolosa. Il naturalismo di Bruno è in realtà una religione della natura ed è per questo che la religione in generale gli appare ripugnante e assurda. Bruno, Giordano - L'amore per la vita e la religione della natura articoloEssa è un insieme di superstizioni contrarie alla ragione e alla natura. Bruno condanna anche il cristianesimo riformato che gli appare anche peggiore del cattolicesimo poichè nega la libertà e il valore delle opere buone e introduce lo scisma e la discordia tra i popoli. Di fronte a questa religiosità sta l'altra religiosità, quella dei teologi che cercano sempre e in ogni tempo la via per giungere a Dio. Questa religiosità è lo stesso filosofare. Egli si rifà ai presocratici in cui può trovare un più imminente interesse per la natura. E in realtà la natura è il termine della religiosità e del filosofare di Bruno.

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