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Galileo Galilei
-è uno scienziato e divulgatore di scienza (fisica, anatomia) e inventa il metodo scientifico
-secondo l’lui senza appoggio del potere politico non è possibile la ricerca scientifica
-è un professore universitario
Letterature copernicane
-sono lettere pubbliche indirizzate ad importanti interlocutori politici e culturali
-precedono la condanna (1615->ammonizione a non sostenere ed insegnare la teoria eliocentrica di copernico)
1632->scrive il “dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” (geocentrismo vs. eliocentrismo)
->seconda condanna (arresti domiciliari e divieto di pubblicazione + ABIURA delle sue teorie)
->opera scritta durante gli arresti e consegnata sottobanco ad un allievo
Dialogo sopra i due massimi sistemi
-è stata un’operazio e di grande comunicazione
-dopo la condanna, la sua opera viene censurata
-scritto in volgare
-organizzato in 4 giornate (omaggio a Boccaccio)
-non vi è una divisione tematica
-elemento dell’ironia molto forte (scelta dei nomi)
-è una scrittura teatrale che si rifà al modello del Principe di Macchiavelli
-la scelta del dialogo è ripresa dalla tradizione rinascimentale e di Platone
Con l’avvento di Papà Urbano VIII, Galileo spera in un cambiamento per quanto riguarda l’ambiente scientifico, dato che il Papà in questione era anche un uomo di scienza.
La sua opera ottiene nel 1632 l’imprimatur (approvazione di stampa), ma a causa dell’eccessivo successo venne analizzato il contenuto da una commissione pontificia che obbligò Galileo a sospendere la vendita e ad abiurare.
Personaggi del dialogo
Sagredo: è colui che è interessato alla scienza ma non è particolarmente informato; rappresenta il pubblico/lettore (proprietario della casa)
Salviati: sostiene la posizione di Galileo, è un copernicano ed esprime, nella sua argomentazione, la nuova scienza eliocentrica
Simplicio : sostenitore della teoria tradizionale del geocentrismo
(Aristotele - cosmologia -> Tolomeo - astrologia -> Tommaso d’Aquino)
Lingua
-Galileo vuole raggiungere un pubblico vasto, quindi scrive in volgare, non in latino
-decide di non utilizzare una terminologia scientifica ma delle parole usuali
Ideologia
Con quest’opera Galileo vuole affermare l’autonomia della scienza dall’autorità ecclesiastica in quanto le Sacre Scritture espongono “
Lettera a Cristina di Lorena
Secondo Galileo le Sacre Scritture non vanno interpretate alla lettera perché potrebbero denegare incomprensioni in base al tipo di interpretazione. Dio ha dato capacità intellettive all’uomo, con le quali egli deve
Sono presenti due libri fondamentali: in primis quello delle Scritture, nel quale sono contenute le “indicazioni” relative a come raggiungere la salvezza dell’anima, ed un secondo libro, quello della Natura, che contiene le realtà volute da Dio che vengono percepite dall’uomo tramite i sensi e le dimostrazioni matematiche.
Sacre Scritture -> come si va in cielo
Libro della Natura -> come funziona il cielo
-considerati entrambi come verità, ma differenti
Con le “lettere copernicane”, Galileo si rivolge alla classe nobiliare, ritenendo decisiva l’opinione dei poteri statali, ma anche ad un pubblico non specializzato, scrivendo in volgare. (Strumento dell’epistola per essere più confidenziale e diretto nell’esposizione)
Esprime l’idea di un’autonomia scientifica, messa in atto da una politica culturale, rispetto alla religione, non mettendone in discussione le verità.
Mondo di carta vs mondo sensibile
Con quest’opera, dove Sagredo racconta l’aneddoto dell’amatomista il quale, pur vedendo come in realtà funzionino i nervi, rinnega e si rifà al principio dell’ispe dixit, cioè non vuole distogliere il suo pensiero dall’autorità di Aristotele. Galileo vuole portare avanti un pensiero più razionale del metodo scientifico.
Non vengono messi in discussione i principi religiosi, ma vengono affiancate le verità scientifiche, scoperte con l’intelletto umano.
Modno di carta -> sapere scientifico basato sull’autorità di Aristotele e sui libri
Mondo sensibile -> sapere basato delle esperienza dell’uomo, ma che non accantonano le idee di Aristotele
Avendo scritto la sua opera in periodo di Controriforma, Galileo viene ritenuto come “usurpatore” del potere ecclesiastico, quindi la sua opera viene considerata eretica e lui stesso verrà condannato ad abiurare.
Nel testo viene ridicolizzato l’attaccamento degli aristotelici, interpretati da Simplicio, al sapere tradizionale con ironia e teatralità. Salviati, che rappresenta Galileo, si appresta ad usare la ragione per interpretare il mondo, mentre Sagredo rappresenta il buon senso umano.