alicela96
Ominide
3 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Gadamer sostiene che l'essenza dell'opera d'arte risiede nella sua relazione con lo spettatore, sottolineando l'importanza del coinvolgimento del soggetto.
  • Nell'opera "Verità e metodo", Gadamer contrappone l'approccio ermeneutico alla conoscenza scientifica, evidenziando il valore della filosofia, arte e storia.
  • Gadamer critica l'estetica kantiana e del Romanticismo, affermando che l'arte è un'esperienza interattiva e non un oggetto separato dal soggetto.
  • Utilizzando il modello del gioco, Gadamer illustra come l'arte coinvolga attivamente l'uomo, rendendolo partecipe di un evento complesso e dinamico.
  • La rappresentazione artistica è descritta come un "farsi presente", arricchendo ontologicamente l'essere dell'oggetto rappresentato, come l'esempio della Provenza di Van Gogh.

Indice

  1. Relazione tra spettatore e opera
  2. Gadamer e l'ermeneutica contemporanea
  3. Critica all'estetica kantiana e romantica
  4. L'arte come esperienza e rappresentazione

Relazione tra spettatore e opera

Avviandomi poi verso considerazioni generali sull’arte in quanto tale, mi è sorto istantaneo il collegamento con Gadamer, il quale afferma che l’essere dell’opera consiste nella relazione con lo spettatore. Infatti, ponendoci di fonte all’opera-specchio, tra soggetto e opera si instaura inevitabilmente una relazione, in quanto lo spettatore viene inglobato all’interno di essa: senza un soggetto che si ponga di fronte allo specchio, quest’ultimo non avrebbe alcun valore artistico. Questa relazione tra fruitore e opera d’arte è alla base dell'opera di Pistoletto e costituisce un punto fondamentale nelle teorie gadameriane.

Gadamer e l'ermeneutica contemporanea

Verità e metodo di Hans Georg Gadamer è l’opera più rilevante dell’ermeneutica contemporanea, in cui sostiene che il comprendere è “il modo d’essere dell’esistenza come tale”, quindi non si può considerare soltanto come uno dei tanti atteggiamenti possibili del soggetto. Egli vuole dimostrare che la comprensione si realizza in esperienze di verità extrametodiche, nel senso che sono irriducibili al metodo della scienza. Questa sua esigenza è determinata dall’opposizione al neopositivismo, secondo cui erano da ritenere certi soltanto i risultati di alcuni protocolli sperimentali in quanto rappresentavano una conoscenza oggettiva della realtà, mentre erano da relegare a sapere non dotato di senso le discipline umanistiche. L’intento dell’intera opera è proprio quello di spiegare e giustificare filosoficamente la dimensione conoscitiva di tali ambiti, che, pur collocandosi al di fuori dall’area conoscitiva della scienza, risultano fondamentali per l’uomo: essi sono la filosofia, l’arte e la storia.

Critica all'estetica kantiana e romantica

Criticando l’estetica kantiana e l’estetica del Romanticismo, Gadamer giunge ad affermare che l’opera non è un oggetto separato dal soggetto che la contempla. Per Gadamer l’arte è un’esperienza del mondo e nel mondo che >, ampliando la comprensione che egli ha di sé e della realtà che lo circonda.

L'arte come esperienza e rappresentazione

Per chiarire la sua concezione e caratterizzare l’esperienza artistica Gadamer assume come modello ermeneutico il gioco. Esso coinvolge i giocatori, la cui libertà è sottomessa alle regole; è quindi indipendente dalla coscienza dei giocatori e ogni giocatore, non soltanto gioca, ma è anche giocato.

Così come il gioco, anche l’arte è un’esperienza in cui l’uomo è coinvolto ed è pertanto un evento a cui l’uomo partecipa.

L’arte è rappresentazione e l’essere dell’opera sta nella relazione con lo spettatore. Rappresentazione va intesa come “farsi presente” come un fatto ontologico relativo all’essere e l’opera d’arte partecipa dell’essere di ciò che rappresenta e arricchisce l’essere rappresentato, ma si tratta di un arricchimento ontologico, cioè dell’essere dell’oggetto rappresentato. E’ celebre l’esempio gadameriano della Provenza di Van Gogh: dopo aver osservato la Provenza dipinta nei quadri di Van Gogh, non ce la figuriamo più nello stesso modo e quindi la Provenza ha subito un ampliamento ontologico, a livello dell’essere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dello spettatore nell'opera d'arte secondo Gadamer?
  2. Secondo Gadamer, l'essere dell'opera d'arte consiste nella relazione con lo spettatore, poiché senza di esso l'opera non avrebbe valore artistico.

  3. Come Gadamer critica il neopositivismo?
  4. Gadamer si oppone al neopositivismo, che considera valide solo le conoscenze scientifiche, sostenendo che la comprensione si realizza anche in esperienze di verità extrametodiche, fondamentali per l'uomo.

  5. In che modo Gadamer utilizza il concetto di gioco per spiegare l'esperienza artistica?
  6. Gadamer paragona l'esperienza artistica al gioco, dove i partecipanti sono coinvolti e sottomessi alle regole, rendendo l'arte un evento partecipativo e indipendente dalla coscienza individuale.

  7. Cosa intende Gadamer per "arricchimento ontologico" nell'arte?
  8. L'arricchimento ontologico si riferisce al modo in cui l'opera d'arte, rappresentando qualcosa, ne arricchisce l'essere, come nel caso della Provenza di Van Gogh, che viene percepita diversamente dopo essere stata dipinta.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community