La musica come oggettivazione della volontà.(Shopenhauer)
Le diverse arti corrispondono ai vari gradi di oggettivazione della volontà.
Schopenhauer dedica uno spazio particolare alla musica, distinta dalle altre arti, perché in essa non è più rintracciabile nessun riferimento al mondo concreto e il suo linguaggio è universale. La musica, però occupa un posto a sé soprattutto perché costituisce la rappresentazione non delle idee, ma della stessa volontà universale, ne è diretta oggettivazione, allo stesso livello delle idee. Nei suoni Schopenhauer riconosce più gradi dell’armonia, i gradi della volontà, la massa del pianeta e la natura inorganica.
