Concetti Chiave
- Fichte, di origine tedesca, credeva nella superiorità della cultura e tradizioni del suo popolo, sviluppando la teoria del Pangermanesimo.
- La sua visione politica sosteneva che la Germania, vista come "Novella Nazione Eletta", avesse il compito di guidare e civilizzare il mondo.
- Nei "Discorsi alla nazione tedesca", Fichte afferma la superiorità della Germania per la sua lingua pura, la sua storia imperiale e la posizione centrale in Europa.
- Sebbene l'ideologia di Fichte abbia influenzato il Nazismo, egli non promuoveva lo sterminio, ma piuttosto l'educazione degli altri popoli.
- Fichte desiderava che la Germania fungesse da esempio per le altre nazioni, senza ricorrere a misure estreme come quelle adottate dai nazisti.
Indice
Le radici del pangermanesimo
Fichte, essendo tedesco di nascita, era molto legato alle tradizioni e alla cultura del suo popolo, al punto da convincersi della superiorità della propria razza.
Da qui nasce la sua teoria politica che prende il nome di Pangermanesimo e che avrebbe ispirato, molti anni dopo, l'ideologia nazista di Hitler.
La missione della Germania
Fichte è dell'idea che il popolo tedesco, definito anche la “Novella Nazione Eletta”, sia superiore agli altri e la Germania sia l'unica nazione in grado di guidare il mondo.
La missione dei tedeschi, infatti, è quella di civilizzare, ossia educare gli altri popoli.Discorsi alla nazione tedesca
In "Discorsi alla nazione tedesca", opera scritta tra il 1807 e il 1808, Fichte giustifica le sue convinzioni riguardo la superiorità della razza ariana affermando che:
Differenze con il nazismo
Nonostante sia evidente che Hitler si sia ispirato molto all'ideologia fichtiana, non è possibile etichettare il filosofo come un precursore del Nazismo in quanto egli non fa alcun cenno allo sterminio, ma parla piuttosto di educare gli altri popoli. Egli vuole che la Germania sia da esempio.