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Concetti Chiave

  • Fichte considers knowledge as a "representation," resulting from the interaction of the non-ego with the ego, yet the non-ego is a product of the ego itself.
  • He oscillates between realism, where knowledge stems from the non-ego's action on the ego, and idealism, where the non-ego is created by the ego.
  • The productive imagination is the unconscious act of the ego, setting the non-ego—the objective world—the finite ego knows through stages such as sensation, intuition, intellect, judgment, and reason.
  • For Fichte, action is superior to knowledge, involving both a human subject and the ego, which posits the non-ego while imposing itself, reflecting a self-liberation process.
  • Knowledge has a dual meaning: the representation of reality through sensory data and the understanding of thinking and acting, deeply understood only by the idealist philosopher.

Indice

  1. La teoria della conoscenza di Fichte
  2. Realismo e idealismo secondo Fichte
  3. L'importanza dell'azione per Fichte

La teoria della conoscenza di Fichte

Fichte crede che la conoscenza, chiamata “rappresentazione”, sia il risultato di un’attività del non io sull’io, ma essendo il non io prodotto dall’io, l’attività esercitata deriva direttamente dall’io.

Realismo e idealismo secondo Fichte

Quindi si dichiara realista, dove la base della conoscenza è rappresentata dall’azione del non io sull’io, oppure idealista, in cui il non io è prodotto dall’io. L’immaginazione produttiva è l’atto inconscio dell’io attraverso cui pone il non io, ossia il mondo oggettivo di cui l’io finito ha conoscenza attraverso gradi:

1. Sensazione, io empirico avverte l’oggetto duori di sé come un dato che gli si pone;

2. Intuizione, distinzione tra soggetto e oggetto, coordinamento spazio temporale dei dati;

3. Intelletto, categorizzazione delle molteplicità spazio temporale;

4. Giudizio, articolazione sintesi intellettiva;

5. Ragione, astrazione dagli oggetti;

L'importanza dell'azione per Fichte

L’azione per Fichte è superiore alla conoscenza, con il primo si riferisce a due soggetti: uno compete all’uomo e uno compete all’io, che pone il non io ma la contempo impone se stesso, infatti non c’è sforzo laddove non ci sia un ostacolo da vincere, un processo di autoliberazione dell’io dai propri vincoli. La conoscenza presenta invece un doppio significato, ovvero la rappresentazione della realtà dovuta all’insieme di dati sensibili, e la conoscenza di pensare e di agire con una chiarta all’intuizione intellettuale, solo il filosofo idealista sa però approfondirla fino a capire di essere manifestazione di un io infinito, quindi la conoscenza per Fichte è subordinata all’azione.

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