Concetti Chiave
- Ludwig Feuerbach, nato in Baviera, è stato il fondatore dell'ateismo filosofico ottocentesco e ha criticato la religione attraverso opere come "L'essenza della religione".
- Feuerbach sostiene che Dio è un'astrazione creata dall'uomo, un'illusione nata dal bisogno umano di ideali irraggiungibili.
- Secondo Feuerbach, l'uomo si aliena creando Dio, distaccandosi da sé stesso e proiettando su di lui le proprie illusioni e aspettative.
- Feuerbach incoraggia l'ateismo come scelta morale per riappropriarsi della propria dimensione e realizzare i propri progetti concretamente.
- Nella sua teoria "Siamo ciò che mangiamo", Feuerbach afferma che l'alimentazione influisce sul pensiero e sul progresso umano, sottolineando l'importanza di una dieta sana.
1804 – 1872
Indice
Origini e critica alla religione
►Nacque in Baviera (a Landshut) e fu il fondatore dell'ateismo filosofico ottocentesco. Faceva parte della sinistra Hegeliana, e volendo dimostrare la loro teoria, inizia una critica alla religione, contenuta nelle opere L'essenza della religione e L'essenza del cristianesimo, che verranno poi messe al bando.
Concezione dell'uomo e di Dio
►Nella sua filosofia inizia a ragionare sulla dimensione concreta dell'uomo; partendo dal concreto intuisce che l'uomo non è creato da Dio ma viceversa. Dio è dunque astrazione, pensiero nato dall'uomo; l'uomo è concreto, dunque non può essere creato da Dio in quanto il concreto non nasce dall'astrazione. Dimostra questa teoria andando ad analizzare le religioni passate, capendo dunque che la religione nasce per via dei bisogni dell'uomo, che ha degli ideali che sono per lui inarrivabili se non attraverso Dio, realizzazione illusoria di questi ideali (l'uomo primitivo venerava gli alberi, il sole, il fuoco, poiché non capiva da dove venissero e a cosa servissero). Insieme all'uomo anche la religione si è evoluta; l'ideale, col passare del tempo si evolve insieme all'uomo, causando ilarità nell'uomo, che riderà delle religioni passate. Noi del futuro rideremo della nostra religione, dei nostri credi passati. Dio è realizzazione illusoria di un ideale.
Ateismo e dimensione antropologica
Feuerbach analizza la dimensione antropologica dell'uomo, affermando che deve scegliere l'ateismo per dovere morale, perché quando crea Dio si distacca da sé stesso e riversa su di lui le sue aspettative ed illusioni, quindi l'uomo si distacca da sè e si aliena, diventando inoperoso, prega per realizzare i suoi progetti senza però darsi da fare per realizzarli. Dunque la cosa migliore da fare è riappropriarsi della propria dimensione e realizzare i propri progetti in maniera concreta scegliendo l'ateismo, operando così per sé stesso. Se l'uomo riversasse l'amore per Dio verso gli altri, il mondo sarebbe migliore e l'uomo riuscirebbe a progredire.
Alimentazione e pensiero umano
Egli sosterrà che ogni uomo è ciò che mangia quantitativamente e qualitativamente, poiché chi non può accedere ad una sana alimentazione ha un pensiero limitato ed essenziale; chi ha una corretta alimentazione vicina alla natura riesce ad avere un pensiero più elevato e progressista. Il pensiero e il progresso dell'uomo partono dal soddisfacimento di questo bisogno primario.
Domande da interrogazione
- Chi era Ludwig Feuerbach e quale fu il suo contributo filosofico principale?
- Come Feuerbach interpreta il concetto di alienazione?
- Cosa intende Feuerbach con l'espressione "Siamo ciò che mangiamo"?
Ludwig Feuerbach, nato in Baviera nel 1804, fu il fondatore dell'ateismo filosofico ottocentesco e parte della sinistra Hegeliana. Criticò la religione, sostenendo che Dio è un'astrazione creata dall'uomo, e non viceversa.
Feuerbach afferma che l'uomo si aliena creando Dio, distaccandosi da sé stesso e riversando su di lui le proprie aspettative. Scegliere l'ateismo permette all'uomo di riappropriarsi della propria dimensione e realizzare concretamente i propri progetti.
Feuerbach sostiene che l'alimentazione influisce sul pensiero umano; una dieta sana e naturale favorisce un pensiero elevato e progressista, mentre una dieta inadeguata limita il pensiero.