Concetti Chiave
- Feuerbach analizza la religione come un meccanismo umano basato sul desiderio di perfezione e diversità da sé.
- L'uomo, consapevole della propria mortalità, proietta esternamente l'immagine di un essere perfetto, come Cristo.
- Secondo Feuerbach, è l'uomo che crea Dio, ribaltando le caratteristiche divine in quelle umane.
- La pericolosità della religione risiede nel potere acquisito dalle istituzioni che sfruttano questi sentimenti umani.
- Feuerbach vede l'ateismo come un dovere morale ed etico per contrastare l'influenza delle istituzioni religiose.
Indice
Il meccanismo delle credenze religiose
In un testo del 1845 intitolato "Essenza della religione", Feuerbach spiega il meccanismo umano che sta alla base di tutte le credenze religiose e perchè esse possono diventare pericolose.
La proiezione dell'uomo ideale
Nel momento in cui l'uomo percepisce se stesso come essere mortale e finito comincia ad avere desiderio della perfezione e del diverso da sè (fase di alienazione). Proietta, quindi, all'esterno l'uomo che lui vorrebbe essere ossia immortale e onniscente, proietta cioè la figura di Cristo (fase di proiezione) e si dà questa figura perfetta come meta della propria vita. In questo senso per Feuerbach è l'uomo che crea Dio e non il contrario (antropologia capovolta). Egli infatti scrive "Prendete il Dio di qualsiasi religione e ribaltatene le caratteristiche: troverete le caratteristiche del popolo che lo adora.".
Il pericolo delle istituzioni religiose
Ciò che però rende pericolosa la creazione di Dio da parte dell'uomo è la presenza di istituzioni come le chiese che sfruttano questo sentimento naturale dell'essere umano per acquisire potere; l'uomo infatti desidera talmente raggiungere la propria meta, ossia Cristo, da essere disposto a sacrificare la propria vita terrena e a subordinarla al volere di chi dice di poterlo aiutare a raggiungere l'obiettivo. Per tale motivo l'ateismo è considerato da Feuerbach un dovere morale e etico.