Concetti Chiave
- Feuerbach si distacca dall'idealismo religioso di Hegel, sostenendo che l'essere è il soggetto e il pensiero il predicato, invertendo la relazione tradizionale tra concreto e astratto.
- Critica la religione come proiezione delle qualità umane perfezionate, proponendo che l'uomo abbia creato Dio piuttosto che il contrario, vedendo la religione come una forma di alienazione.
- Feuerbach propone una "nuova divinità" centrata sull'uomo, sostenendo che l'ateismo rappresenta un dovere morale e una forma di onestà filosofica.
- Critica Hegel definendolo una teologia mascherata, sostenendo che la sua filosofia è un compimento del pensiero che aliena l'uomo da sé stesso, promuovendo un umanesimo naturalistico.
- Sottolinea l'importanza della natura sociale e sensibile dell'uomo, che non esiste senza l'altro, e promuove un amore per l'umanità e una visione filantropica della filosofia.
Indice
Divisione degli hegeliani
Alla morte di Hegel i suoi discepoli continuarono a diffondere la sua filosofia influenzando la cultura filosofia tedesca (nonostante fossero divisi tra "giovani hegeliani" -dopo il 1800 e "vecchi hegeliani" -editori).
Nel 1837 David Strauss soprannominò queste due correnti come "sinistra" e "destra" hegeliane: spaccatura evidente soprattutto in ambio politico e religioso.Religione e filosofia secondo Hegel
Riguardo alla religione era ambigua la dottrina di Hegel:
religione e filosofia esprimono un medesimo contenuto (stessa verità) in due forme distinte: la prima della rappresentazione e la seconda del concetto. Quindi:
1. Destra: una teoria vedeva una identità di contenuto tra rappresentazione e concetto, vedendole come espressioni della stessa verità --> filosofia come conservazione della religione
2. Sinistra: l'altra teoria vedeva la diversità di forma tra rappresentazione e concetto (la religione non è adeguata ad esprimere verità --> filosofia come distruzione della religione
Destra e sinistra hegeliana
La destra si configurò come la scolastica dell'hegelismo, volta ad utilizzare la ragione hegeliana come la scolastica medioevale aveva usato quella aristotelica, cioè al fine di una giustificazione razionale delle credenze religiose. La destra ammise la giustificazione razionale delle credenze religiose solo a patto che venissero adattati ai loro capisaldi religiosi (trascendenza di Dio, immortalità personale, aspetti panteistici inesistenti...)
La destra, sostenendo la teoria hegeliana contro il "dover essere", sostenne l'esistenza di una identità tra realtà e religione.
La sinistra sosteneva che il dogma religioso e la verità speculativa non potessero essere conciliate e così diede alla filosofia uno strumento per contestare la religione in maniera razionale.
La sinistra, meno attaccata ai testi hegeliani, interpretò il maestro in modo dinamico e rivoluzionario, affermando che il mondo costituisce un processo in cui ciò che sussiste è razionale, la filosofia è critica di ciò che esiste, come un progetto di trasformazione rivoluzionaria delle istituzioni politiche contemporanee.
Feuerbach e la critica a Hegel
Feuerbach nasce nel 1804 in Baviera e muore nel 1872 a Rechenberg. Studia con il maestro Hegel a Berlino e poi è maestro a Erlngen. In uno dei suoi primi scritti "pensieri sulla morte e sull'immortalità" espresse la sua opinione sulla religione e a causa delle sue idee gli venne interrotta la carriera universitaria. Nel 1848 tenne a Heidelberg le Lezioni sulla essenza della religione (fu possibile a causa dei moti del 48). Feuerbach era un hegeliano convinto finché non vi si distaccò ("Critica della filosofia hegeliana", "Tesi provvisorie per la riforma della filosofia", "I principi della filosofia e dell'avvenire", 1841 opera fondamentale:"L'essenza del cristianesimo" ed "Essenza della religione", "Lezioni sull'esistenza della religione", "Teogonia secondo le fonti dell'antichità classica ebraico-cristiana", "Divinità, libertà e immortalità dal punto di vista dell'antropologia", "Spiritualismo e materialismo", "L'eudemonismo".
L'umanesimo naturalistico di Feuerbach
Secondo Feuerbach l'approccio idealistico religioso di Hegel dovrebbe consistere nello stravolgimento dei rapporti tra soggetto e predicato, concreto e astratto. Nella realtà l'essere è il soggetto e il pensiero il predicato, nell'idealismo viceversa. Il concreto nell'idealismo e un predicato invece che un predicato dell'astratto.
L'idealismo e la religione offrono visione rovesciata delle cose, ciò che viene prima (causa) figura come cioè che viene dopo (effetto).
Applica metodologia materialistica alla religione, Dio astratto non ha creato l'uomo concreto ma l'uomo ha creato Dio (come proiezione illusoria di alcune qualità umane elevate a perfezione (cuore volontà ragione). Il mistero della teologia è l'antropologia, che è autocoscienza dell'uomo. L'uomo ha coscienza di se stesso come individuo e come specie, e si sente illimitato e infinito in quanto specie. Per questo motivo si figura Dio, come raffigurazione immaginaria delle qualità della specie (religione come coscienza dell'infinito).
La religione come alienazione
L'origine dell'idea di Dio è da ricercare nell'opposizione umana tra volere e potere, qui l'uomo trova la divinità che realizza tutti i desideri. I grevi avevano divinità limitate dai loro desideri: Dio è l'ottativo cuore umano divenuto tempo presente.
La nuova divinità proposta da Feuerbach
L'uomo prova sentimento di indipendenza verso la natura e ciò spinge l'uomo ad adorare le cose per cui non potrebbe vivere . La religione è una sorta di alienazione per Feuerbach: l'uomo si divide e proietta fuori di se Dio e vi si sottomette. L'uomo più dispone in Dio e più toglie a se stesso. L'ateismo è onestà filosofica e dovere morale. L'uomo secondo Feuerbach deve recupererai se stesso che ha ceduto a Dio. Rovesciamento: soggetto deve diventare predicato, Dio soggetto non è sapienza volontà e amore ma queste sono divine.
La filosofia deve porre l'infinito nel fino è non il finito nella infinito. Propone una nuova divinità: l'uomo.
Hegeliano è una teologia mascherata e razionalizzata. La dottrina hegeliana afferma che la realtà è posta dall'idea. Lo Spirito di Hegel è il fantasma di noi stessi quanto dio come frutto di alienazione costante. Hegel è il compimento della filosofia moderna come termine del pensiero di smarrimento dell'uomo: nuova visione umanistica della religione è la sua critica ad hegel.
Umanesimo naturalistico e comunismo filosofico
Questa dottrina viene definita anche "umanesimo naturalistico" perché l'uomo è l'oggetto e la natura è la relata da cui tutto dipende.
Rifiuto di considerare l'uomo come astratta spiritualità o razionalità: ha bisogno, vive e soffre. È reale, è oggetto dei senso e carne e sangue. È sensibile e ha passioni e amando si apre al mondo. L'uomo è bisogno, sensibilità, amore e per questo dipende per forza da qualcun altro o fa dipendere. L'uomo non è io senza il tu.
Il comunismo filosofico sostiene l'esistenza di una dottrina dell'essenza sociale dell'uomo.
Grande amore per l'umanità, filantropia, amore per Dio e uomo e fede nell'uomo e in Dio e trascendenza all'immanenza.
Domande da interrogazione
- Qual è la divisione principale tra i discepoli di Hegel dopo la sua morte?
- Come interpretava Feuerbach la religione rispetto alla filosofia di Hegel?
- Qual è la critica principale di Feuerbach alla dottrina hegeliana?
- Qual è la visione di Feuerbach sull'ateismo?
- Come Feuerbach vede l'essenza sociale dell'uomo?
Dopo la morte di Hegel, i suoi discepoli si divisero in "giovani hegeliani" e "vecchi hegeliani", noti anche come "sinistra" e "destra" hegeliane, con una spaccatura evidente soprattutto in ambito politico e religioso.
Feuerbach criticava l'approccio idealistico religioso di Hegel, sostenendo che l'uomo ha creato Dio come proiezione delle sue qualità, e che la religione è una forma di alienazione. Propose una nuova divinità: l'uomo.
Feuerbach criticava la dottrina hegeliana come una teologia mascherata e razionalizzata, affermando che Hegel rappresentava il compimento della filosofia moderna come smarrimento dell'uomo, proponendo invece una visione umanistica della religione.
Feuerbach considerava l'ateismo come onestà filosofica e dovere morale, sostenendo che l'uomo deve recuperare se stesso dalle proiezioni divine e che la filosofia deve porre l'infinito nel finito.
Feuerbach sosteneva che l'uomo non è un'entità astratta ma un essere reale, sensibile e bisognoso, che dipende dagli altri e che il comunismo filosofico riconosce l'essenza sociale dell'uomo.