Concetti Chiave
- La filosofia ha esplorato il rapporto tra corpo e anima, vedendoli come strumenti l'uno dell'altra con interpretazioni diverse e talvolta opposte.
- La concezione platonica e scolastica vede il corpo come una sostanza diversa dall'anima, da cui quest'ultima deve liberarsi.
- Aristotele considera corpo e anima come elementi separabili di una stessa sostanza, ma il corpo è strumento dell'anima.
- Cartesio introduce un dualismo rigido tra corpo e anima, considerandoli sostanze di natura diversa, lasciando il problema del loro collegamento.
- Le risposte filosofiche al collegamento tra corpo e anima variano dal negare la loro diversità, considerarli manifestazioni di una stessa sostanza, a esperienze fenomenologiche specifiche.
Si intende ogni entità estesa e percepibile con i sensi: se le proprietà biologiche, fisiche e meccaniche del corpo sono oggetto delle scienze, la filosofia da sempre si è interessata al rapporto tra corpo e anima, vedendo nell'uno lo strumento dell’altra e offrendo di questo rapporto forme diverse, anche opposte: condanna del corpo come tomba dell’anima o sua esaltazione come in Nietzsche. Innanzitutto c’è la concezione, di derivazione ortico-pitagorica e fatta propria da Platone e poi dalla Patristica e dalla scolastica, secondo cui il corpo è sostanza completamente diversa dall’anima, che deve quindi liberarsene.
Aristotele sostiene che corpo e anima sono elementi separabili di una stessa sostanza, i corpo essendo materialità o potenzialità, l’anima forma ed attualità: anch'egli tuttavia ritiene il corpo strumento dell’anima. Tale concezione della strumentalità cessa con Cartesio per il quale il corpo (res extensa) sostanza di natura diversa dall'anima (res cogitans), ha una sua autonomia di movimento, come una macchina. Cartesio tuttavia con questo rigido dualismo lascia alla filosofia seguente il problema del collegamento tra corpo e anima, problema a cui sono state date quattro possibili risposte: 1. si nega la diversità di anima e corpo e si riduce il corpo alla sostanza spirituale (Leibniz, Berkeley, Bergson), o viceversa, con il materialismo illuministico, poi con Marx e, in un contesto diverso, con Nietzsche che esaltò il corpo come principio di verità; 2. il corpo è segno dell’anima, sua manifestazione esterna (il Romanticismo ed Hegel); 3. corpo e anima sono due manifestazioni di una stessa sostanza (Spinoza); 4. il G. è una forma di esperienza o un modo dell’essere vissuto dotato di caratteri specifici, esperienza che va isolata con una serie di riduzioni fenomenologiche (Husserl, Merleau-Ponty).