Concetti Chiave
- Leibniz critica il monismo di Spinoza, che annulla l'individualità e trasforma gli esseri in modi di Dio.
- Contrario al determinismo spinoziano, Leibniz sostiene una pluralità di sostanze individuali, chiamate monadi.
- Leibniz rifiuta l'idea che Dio e l'universo siano rigidamente determinati, proponendo invece una visione finalistica.
- La libertà di scelta è fondamentale per Leibniz, sia in Dio che nell'uomo, contrariamente alla visione deterministica di Spinoza.
- Pur seguendo il principio di causa-effetto, Leibniz afferma che esiste contingenza nell'universo, rendendo possibili diversi sviluppi degli eventi.
Indice
Critica al monismo di Spinoza
Leibniz, esaminando la dottrina di Spinoza, non ne accetta il monismo, che distrugge ogni individualità, e ne rifiuta il determinismo che, con la sua rigorosa necessità, nega qualsiasi finalità in Dio e nella natura.
Infatti la sostanza unica assorbe in sé ed annulla gli esseri individuali, i quali così non si distinguono l'uno dall'altro e divengono modi o semplici fenomeni del manifestarsi di Dio.
Pluralità delle sostanze individuali
Contro questa concezione Leibniz, consapevole che ogni essere, pur avendo proprietà in comune con gli esseri simili, possiede caratteristiche specifiche e particolari che lo distinguono da tutti gli altri, ammette una pluralità di sostanze individuali, chiamate monadi.
Libertà e contingenza nell'universo
Inoltre il principio di necessità che regola l'attuarsi di Dio come natura, cancella ogni libertà, tanto nella sostanza divina quanto nell'uomo e nelle cose, perché Dio stesso è rigidamente determinato dalle leggi costitutive della propria natura e la realtà è sottoposta a severo meccanicismo. Leibniz respinge questa impostazione di Spinoza e prospetta una soluzione finalistica dell'universo perché ritiene che in Dio e nell'uomo esista una libertà di scelta che li rende autonomi e che nella natura i fatti, pur accadendo secondo la connessione di causa-effetto, siano contingenti, ossia che nell'universo sia presente il principio della possibilità .
Causa prima e finalità divina
Quindi, tutto ciò che avviene nel mondo è effetto di una causa e quindi obbedisce al meccanicismo ed alla necessità; ma, allo stesso tempo, esiste un largo margine di contingenza perché le cause potrebbero essere diverse e di conseguenza anche gli effetti sarebbero diversi. Infatti, risalendo via via dagli effetti alle cause, si giunge, attraverso una lunga catena, alla causa prima, cioè a Dio, causa incausata che tutto determina senza essere condizionato da nessuno e da nulla. Questa causa prima produce i fatti secondo la propria finalità, scegliendo un modo particolare fra i molti possibili: quindi le cose sono contingenti perché il corso degli eventi avrebbe potuto avere uno svolgimento ben diverso.
Domande da interrogazione
- Qual è la principale critica di Leibniz alla dottrina di Spinoza?
- Come Leibniz concepisce la pluralità delle sostanze rispetto a Spinoza?
- In che modo Leibniz vede la libertà e la contingenza nell'universo?
Leibniz critica il monismo di Spinoza, che annulla l'individualità, e il determinismo, che nega la finalità in Dio e nella natura.
Leibniz ammette una pluralità di sostanze individuali, chiamate monadi, che possiedono caratteristiche specifiche e particolari, contrariamente alla sostanza unica di Spinoza.
Leibniz sostiene che esiste una libertà di scelta in Dio e nell'uomo, e che i fatti naturali, pur seguendo la connessione causa-effetto, sono contingenti, permettendo possibilità diverse.