Concetti Chiave
- Cartesio inaugura il pensiero moderno rompendo con l'integrazione tra mondo interiore ed esterno, attraverso il dubbio metodico.
- Introduce la distinzione tra esperienza in prima persona e percezione oggettiva, evidenziando la certezza del cogito, la coscienza di sé.
- Dio è visto come garante delle esperienze individuali, assicurando coerenza tra convinzioni personali e realtà percepita.
- Studia il meccanismo dell'arco riflesso, anticipando concetti di psicologia fenomenologica e meccanicista.
- La percezione è suddivisa in livelli fisiologico e spirituale, con la ghiandola pineale come punto di connessione tra corpo e mente.
Indice
L'inizio del pensiero moderno
Cartesio proclama l’inizio del pensiero moderno in antitesi con l’unità dell’interiorità rispetto al mondo oggettivo del cosmo. Questa spaccatura arriva dal proposito edificante di raggiungere una conoscenza certa. Il pensiero di C nasce dalla diatriba fra le varie scuole di pensiero scolastiche, egli vuole infatti trovare un pensiero unificante.
Il dubbio metodico di Cartesio
Il principio dell’aristotelismo è l’integrazione fra il mondo interiore e il mondo esterno, vi è una sintesi unitaria. Con Cartesio questa presupposizione viene spezzata attraverso il dubbio metodico. Egli non dubita solo della veridicità della percezione sensibile ma anche della percezione del nostro corpo. Anche da svegli noi possiamo sentire dolore a una gamba che fu mutilata tempo addietro → illusione dell’arto mancante.
La coscienza e il cogito
A partire da queste considerazioni egli non può non mettere in dubbio l’esistenza stessa del mondo perché l’unica cosa di cui sono certo è la mia coscienza, il cogito, ossia della immediata evidenza della mia coscienza a me stesso → fenomenologia moderna. Io ho l’evidenza della coscienza, l’apertura alla coscienza dell’evidenza di me a me stesso. Le idee (non in senso platonico) riempiono il cogito, le idee sono le rappresentazioni mentali, vissuti in prima persona. Queste esperienze che vengono alla mia coscienza sono certe, io mi posso sbagliare sul fatto che mi fa male una gamba che non ho più, ma non mi posso sbagliare sul dato di evidenza originaria che è quello di sentire il dolore. Cartesio consente per primo di distinguere la dimensione dell’esperienza in prima persona da quella oggettiva, del mondo per come è. Epoché → viene messo da parte il mondo esterno, sulla sua esistenza viene sospeso il giudizio.
Il ruolo di Dio nella coscienza
Cartesio postula che le esperienze si presentano alla coscienza attraverso un principio unificatore che è Dio, il garante delle esperienze in prima persona. Una di queste esperienze è quella dell’esistenza del mondo, sotto forma di convinzione profonda. Per questo dio deve farsi garante della coerenza tra ciò che crediamo e le cose stesse. 1 padre della linea fenomenologica → ciò che riempie la esperienza con il suo apparire → C scinde l’esperienza in 1 pers e il mondo. 2 dicotomia. 3 riconoscimento tramite dio della postulazione dell’esistenza del mondo che noi conosciamo tramite una mediazione psichica. Egli è il primo infatti ad occuparsi dei riflessi (vedi Pavlov) studiando l’arco riflesso, ossia il meccanismo per cui l’organismo risponde meccanicamente a certi stimoli in una certe maniera dopo l’elaborazione dello stimolo → corrispondenza univoca fra stimolo e risposta.
In qualche modo Cartesio riprende la tesi aristotelica, per cui la percezione (qui la coscienza, nella sua attualità immediata), nel suo darsi, è sempre vera. Anticipa così la fenomenologia.
La percezione secondo Cartesio
Cartesio si occupa molto della percezione che vede come un meccanismo della res extensa, ossia del corpo che lui considera una macchina biologica.
Percezione:
1. Livello fisiologico → l’azione dei sensi è passiva, essi sentono mediante una passione suscitata dagli oggetti sensibili che provocano un movimento nei condotti che collegano gli organi di senso e il cervello.
2. Livello dello spirito → la sensazione diventa cosciente poiché raggiunge la ghiandola pineale, punto di contatto fra res cogitans e res extensa.
3. Giudizio sulle cose esterne → è la vera percezione: otteniamo info sugli oggetti (forma, ubicazione…) grazie ai movimenti degli organi corporei su di essi, a cui sin dalla giovinezza siamo abituati.
Per Cartesio lo stimolo che eccita il sistema visivo è la luce. La percezione avviene per messa a fuoco di un solo punto degli oggetti esterni, quello che interessa il soggetto. Per quanto riguarda le illusioni egli attribuisce a esse un interpretazione errata in corrispondenza fra nervi cervello e poi ghiandola pineale.
Tradizioni psicologiche derivate
Da Cartesio si diramano due tradizioni psicologiche: fenomenologica e meccanicista (psichismo come ultimo ingranaggio del corpo).
Domande da interrogazione
- Qual è il punto di rottura introdotto da Cartesio nel pensiero moderno?
- Come Cartesio distingue l'esperienza in prima persona dal mondo oggettivo?
- Qual è il ruolo di Dio nel sistema di Cartesio?
- In che modo Cartesio anticipa la fenomenologia?
- Quali sono i livelli di percezione secondo Cartesio?
Cartesio introduce una spaccatura tra l'interiorità e il mondo oggettivo, mettendo in dubbio la percezione sensibile e l'esistenza del mondo, concentrandosi sulla certezza della coscienza individuale.
Cartesio distingue l'esperienza in prima persona attraverso il concetto di cogito, dove le idee sono rappresentazioni mentali certe, separate dalla percezione del mondo esterno, il cui giudizio viene sospeso.
Dio è il garante delle esperienze in prima persona e della coerenza tra ciò che crediamo e le cose stesse, assicurando la validità delle nostre convinzioni profonde, come l'esistenza del mondo.
Cartesio anticipa la fenomenologia distinguendo tra la percezione immediata e certa della coscienza e la percezione del mondo esterno, riconoscendo la verità della coscienza nel suo darsi.
Cartesio identifica tre livelli di percezione: il livello fisiologico, dove i sensi sono passivi; il livello dello spirito, dove la sensazione diventa cosciente; e il giudizio sulle cose esterne, che fornisce informazioni sugli oggetti.