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Concetti Chiave

  • Cartesio distingue tra azioni volontarie e affezioni involontarie dell'anima, influenzate da forze meccaniche chiamate spiriti "vitali" o "animali".
  • Le emozioni, sebbene spesso in conflitto, non sono considerate completamente nocive da Cartesio, poiché incitano l'anima a preservare e migliorare il corpo.
  • La tristezza e la gioia sono emozioni fondamentali che guidano l'anima a distinguere tra ciò che è dannoso e ciò che è benefico per il corpo.
  • L'anima deve superare le emozioni usando la ragione e l'esperienza per liberarsi da uno stato di schiavitù emotiva.
  • Nonostante il suo razionalismo, Cartesio include l'esperienza nel suo approccio pratico a una morale provvisoria.

Indice

  1. Cartesio e la morale provvisoria
  2. Le emozioni e l'anima secondo Cartesio
  3. Il ruolo della tristezza e della gioia

Cartesio e la morale provvisoria

Cartesio, tutto preso sul versante metafisico e teoretico, scientifico, non darà mai più seguito alla costruzione di una morale definitiva. Tuttavia scrive un testo, che è intitolato “le passioni dell’anima” in cui si possono trovare spunti legati all’etica. In questo testo distingue nell’anima azione e affezioni. Le azioni dipendono dalla volontà, mentre le affezioni sono involontarie e costituite da percezioni, sentimenti, emozioni, che sono causati nell’anima da spiriti “vitali” o “animali”. Sono delle forze meccaniche, che agiscono nel corpo arrivando all’anima. L’anima deve esprimere la forza di vincere le emozioni pur possedendo la debolezza di a volte lasciarsi dominare da quelle emozioni che dovrebbe vincere.

Le emozioni e l'anima secondo Cartesio

Le emozioni fra l’altro sono spesso in disaccordo e sollecitano pesantemente l’anima, addirittura portandola a combattere contro se stessa. Le emozioni, però non sono per C. qualcosa di totalmente nocivo, perché tutte si rapportano al corpo e si danno all’anima in quanto c’è questa congiunzione. Le emozioni hanno una finzione naturale, che è quella di incitare l’anima a determinarsi rispetto alle azioni che servono a conservare il corpo.

Il ruolo della tristezza e della gioia

Non solo, questo è solo l’elemento base a cui si aggiunge il perfezionamento dello stesso, proprio in questo senso, la tristezza e la gioia sono due emozioni fondamentali per Cartesio, perché l’anima maturando odio per ciò che la rattrista scopre quali sono le cose che muovono al corpo e così desidera liberarsene. Ciò implica che la tristezza sia positiva, in quanto stimola l’anima ad agire. L’anima, provando amore per ciò che le procura gioia, scopre quali sono le cose utili al corpo e quindi le cerca. Alle emozioni è connesso uno stato di schiavitù dal quale l’uomo deve liberarsi, lasciandosi guidare per quanto gli sia possibile, non tanto dalle emozioni quanto sulla ragione e sull’esperienza. Qui si crea un paradosso perché C. è annoverato fra i filosofi razionalisti, e non empiristi. Tuttavia a livello pratico e all’interno di una morale provvisoria si può includere anche l’esperienza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle emozioni secondo Cartesio nel testo "Le passioni dell’anima"?
  2. Le emozioni, secondo Cartesio, non sono totalmente nocive; hanno una funzione naturale di incitare l’anima a determinarsi rispetto alle azioni che servono a conservare il corpo. La tristezza e la gioia sono fondamentali perché aiutano l’anima a distinguere ciò che è utile o dannoso per il corpo.

  3. Come Cartesio distingue tra azioni e affezioni nell’anima?
  4. Cartesio distingue le azioni come dipendenti dalla volontà, mentre le affezioni sono involontarie e costituite da percezioni, sentimenti ed emozioni causati da spiriti "vitali" o "animali" che agiscono nel corpo e arrivano all’anima.

  5. Qual è il paradosso presente nella visione di Cartesio riguardo alle emozioni e alla ragione?
  6. Il paradosso è che, pur essendo Cartesio un filosofo razionalista, riconosce l’importanza dell’esperienza nella morale provvisoria, suggerendo che l’uomo deve lasciarsi guidare dalla ragione e dall’esperienza, non solo dalle emozioni.

Domande e risposte

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