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Concetti Chiave

  • Descartes identifica la natura con la materia, creata perfetta da Dio, escludendo il vitalismo della materia.
  • Le leggi della natura sono certe e immutabili poiché garantite dall'immutabilità di Dio.
  • La prima legge della natura è quella d'inerzia, che afferma che una parte della materia rimane nel suo stato di moto o quiete fino a un'interazione esterna.
  • La seconda legge riguarda la conservazione del movimento, dove il movimento è trasferito tra corpi senza aumentare o diminuire globalmente.
  • La terza regola sottolinea che il movimento naturale è rettilineo e uniforme, considerato il più semplice e comprensibile.

Indice

  1. La natura e le leggi divine
  2. La legge d'inerzia e il movimento
  3. Conservazione del movimento
  4. Il moto rettilineo

La natura e le leggi divine

La natura non è certo un tipo di potenza immaginaria (viene dunque escluso il vitalismo della materia), ma Descartes utilizza questo termine per designare la materia stessa, in quanto caratterizzata da tutte le qualità con cui Dio l’ha creata perfetta. Le leggi della natura sono assolutamente certe e immutabili perchè è Dio a essere immutabile, e le garantisce.

La legge d'inerzia e il movimento

La prima legge è quella d’inerzia, cioè che una parte della materia permane nel suo stato (che sia di moto o di quiete) fino a che l’incontro con altre parti della materia non la costringono a cambiarlo. Movimento e quiete sono ugualmente naturali, dopo l’impulso iniziale dato da Dio. Il movimento non va spiegato, ma lo sono i suoi mutamenti. Questa prima legge descritta nel mondo immaginario è sicuramente valida anche per il nostro mondo reale, anche se i filosofi scolastici hanno fatto eccezioni per il concetto di movimento. Esso non è altro che il passaggio continuo (senza vuoto e salti) da un luogo all’altro, ricoprendo tutte le posizioni ad essi intermedie si elimina la concezione scolastica di perfezione dello stato di quiete.

Conservazione del movimento

La seconda legge è quella che spiega che quando due corpi si incontrano, l’uno trasferisce il proprio movimento all’altro, in modo da perderne del suo; oppure ne acquisisce quanto è l’altro corpo a perderlo. In modo eguale. È la legge della conservazione del movimento del mondo, che globalmente non aumenta e non diminuisce. Ciò sempre sulla base dell’immutabilità di Dio.

Il moto rettilineo

La terza regola spiega che quando un corpo si muove, nelle sue componenti fondamentali è ascrivibile ad un movimento rettilineo. È un completamento del primo principio. Il moto originario e naturale è rettilieno e uniforme, sempre uguale a se stesso, a meno che qualcosa non lo cambi. Anche se il più delle volte ci pare essere lungo una linea curva, che anticamente era considerato il tipo di moto perfetto. Invece il movimento rettilineo è l’unico ad essere del tutto semplice, dotato di una natura compresa in un istante. Per concepirlo, basta pensare ad un punto che si muove.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Descartes sulla natura e le sue leggi?
  2. Descartes considera la natura non come una potenza immaginaria, ma come la materia stessa, creata perfetta da Dio. Le leggi della natura sono certe e immutabili perché garantite dall'immutabilità di Dio.

  3. Qual è la prima legge della natura secondo Descartes?
  4. La prima legge è quella d'inerzia, che afferma che una parte della materia rimane nel suo stato di moto o quiete fino a che non viene costretta a cambiarlo dall'incontro con altre parti della materia.

  5. Come Descartes descrive il movimento dei corpi?
  6. Descartes spiega che il movimento dei corpi è un passaggio continuo da un luogo all'altro senza vuoti o salti, e che il movimento originario e naturale è rettilineo e uniforme, a meno che non venga alterato da un'altra forza.

Domande e risposte

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