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Concetti Chiave

  • Giovanni Calvino fu un leader della Riforma Protestante, noto per la creazione di una repubblica teocratica a Ginevra basata sulle Ordinanze ecclesiastiche.
  • La sua dottrina, esposta nell'"Istituzione della religione cristiana", si basa sulla doppia predestinazione e nega il libero arbitrio a causa del peccato originale.
  • Calvino considera il successo negli affari e nel lavoro come segni della grazia divina, esaltando il lavoro come una vocazione che glorifica Dio.
  • Il calvinismo si è diffuso in Europa, specialmente tra la borghesia e i ceti imprenditoriali, influenzando la mentalità capitalistica.
  • Max Weber ha esplorato il legame tra etica protestante e capitalismo, sottolineando come il calvinismo promuova il profitto, la sobrietà e il risparmio.

Indice

  1. L'influenza di Giovanni Calvino
  2. La dottrina della predestinazione
  3. Il calvinismo e il capitalismo

L'influenza di Giovanni Calvino

Giovanni Calvino, un influente della Riforma Protestante, dopo gli studi umanistici e giuridici, si avvicinò alle idee di Lutero. Il centro della sua attività fu Ginevra, dove creò una repubblica teocratica ispirata ai principi delle norme stabilite nelle Ordinanze ecclesiastiche. A Ginevra, la vita dei cittadini era disciplinata dalla dottrina religiosa, e qualsiasi manifestazione di dissenso religiosa, veniva ritenuta un eresia e veniva quindi condannata.

La dottrina della predestinazione

La dottrina di Calvino è esposta nell’Istituzione della religione cristiana, pubblicata nel 1536. Egli, partendo dalla dottrina di Lutero della salvezza per sola grazia, teorizza la doppia predestinazione, vi sono infatti coloro che sono destinati alla dannazione eterna e coloro destinati alla salvezza, in base alla volontà divina. Calvino è quindi d’accordo con Lutero, nella negazione del libero arbitrio, dato che anch’egli pensa che gli uomini non abbiano il libero arbitrio, a causa del peccato originale, ma anzi, tendono al male, non essendo in grado di operare il bene prima dell’intervento della grazie divina. Esistono inoltre dei segni che testimoniano al fedele di essere stato raggiunto dalla grazia divina. Il principale è il successo negli affari e nel lavoro, perché tramite il lavoro, che è una vocazione, una forma di preghiera, l’uomo glorifica Dio, ed esprime se stesso, e la conseguenza del successo e della ricchezza sono la prova del favore divino.

Il calvinismo e il capitalismo

Il calvinismo si diffuse in tutta l’Europa, in particolare tra la classe borghese e i ceti imprenditoriali. Su ciò, Max Weber, un sociologo tedesco, scrisse l’Etica protestante e lo spirito del capitalismo, dove individua nell’etica protestante, la mentalità del capitalismo, in cui la ricerca del profitto è un obbiettivo da perseguire, il lavoro infatti nel calvinismo, viene esaltato come una vocazione, che porta alla ricchezza, prodotta dall’impegno attivo, ma anche alla sobrietà e al risparmio, che si contrappongono al lusso e allo sperpero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il ruolo di Giovanni Calvino nella Riforma Protestante?
  2. Giovanni Calvino è stato un influente riformatore che ha creato una repubblica teocratica a Ginevra, basata sui principi delle Ordinanze ecclesiastiche, disciplinando la vita dei cittadini secondo la dottrina religiosa.

  3. Quali sono i principi fondamentali della dottrina di Calvino?
  4. La dottrina di Calvino si basa sulla doppia predestinazione e sulla negazione del libero arbitrio, sostenendo che il successo negli affari e nel lavoro è un segno del favore divino.

  5. Come si è diffuso il calvinismo e quale impatto ha avuto secondo Max Weber?
  6. Il calvinismo si è diffuso in tutta Europa, specialmente tra la borghesia e i ceti imprenditoriali, e secondo Max Weber, ha influenzato l'etica del capitalismo, esaltando il lavoro come vocazione e promuovendo la sobrietà e il risparmio.

Domande e risposte

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