Concetti Chiave
- Bacone si oppone alla magia per motivi etici e religiosi, vedendola come un sapere privato da sostituire con un sapere pubblico e collaborativo.
- La sua opera "Nuova Atlantide" esplora una società utopica in cui benessere e ricchezza convivono con austerità e moralità, distinguendo nettamente scienza, politica e religione.
- Bacone evidenzia l'ambiguità della tecnica, usando il mito di Dedalo per illustrare come le arti meccaniche possano generare sia progresso che pericolo.
- Rifiuta l'immagine di onnipotenza della tradizione magico-ermetica, preferendo una scienza che sia al servizio della natura e del miglioramento umano.
- Pur non essendo un entusiasta della tecnica, Bacone ha contribuito significativamente alla concezione moderna della scienza e del suo potenziale.
Indice
Bacone e la polemica antimagica
Bacone è una delle figure centrali della polemica antimagica. Se la Scolastica è un sapere che dà luogo a varie dispute e l’Umanesimo è un sapere che dà luogo a varie affezioni, cioè sentimenti; la magia è un sapere fantastico o superstizioso, che dà luogo a varie immaginazioni. Si ha anche l’antipatia di Bacone per il Platonismo, che gli appare una filosofia che blandisce le intelligenze e che è necessario combattere. La polemica antimagica di Bacone è legata a motivazione etiche e religiose, è principalmente fondata sull’identificazione della magia con un sapere sempre e necessariamente privato. Gli contrappone un sapere pubblico, fondato sulla collaborazione, che richiede meccanismi di controllo, che ha un fine preciso: il dominio della natura e il miglioramento delle condizioni di vita degli esseri umani. Si accoglie il concetto del sapere come potenza, di una scienza che si fa ministra della natura, ma insieme si rifiuta quell’immagine di onnipotenza che costituisce l’essenza della tradizione magico-ermetica.
La Nuova Atlantide e l'utopia
La Nuova Atlantide è un’opera di messianismo profetico o di sociologia utopistica, ma non è certo un’utopia politica. Sono assenti tutti i temi classici dell’utopismo politico: la migliore forma del governo, il ruolo delle magistrature, la funzione della nobiltà, l’educazione del principe. La società di Bensalem riesce a realizzare qualcosa di finora impossibile: congiungere il benessere e la ricchezza con l’austerità dei costumi e la severità delle norme morali. Bacone si pone il problema dei rapporti fra scienza e politica, con una netta e forte separazione. Anche scienza e religione devono essere tenute accuratamente distinte, e le scelte che riguardano i valori sono di pertinenza dell’etica e della religione.
Tecnica e ambiguità secondo Bacone
Bacone ritiene opportuno adottare un atteggiamento di aprioristica e programmatica diffidenza. A riguardo del carattere ambiguo della tecnica, di fa interprete del mito di Dedalo, la cui figura è quella di uomo ingegnosissimo ma esecrabile. Da questo mito si ricavano conclusioni di carattere generale come il fatto che le arti meccaniche generano molti tesori per il servizio della religione, per l’ornamento della vita civile, per il miglioramento dell’intera esistenza. Però vi derivano anche strumenti di vita e di morte, macchine da guerra che superano per crudeltà e pericolosità lo stesso Minotauro. Il sapere tecnico si pone come possibile produttore del male e del negativo, ma, offre insieme e congiuntamente la possibilità di una diagnosi del male e di un rimedio. Bacone non è né un teorico del progresso, né un entusiasta esaltatore della tecnica. Ma è anche vero che egli diede un contributo decisivo alla costruzione dell’immagine moderna della scienza.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Bacone nei confronti della magia e del Platonismo?
- Quali sono le caratteristiche della società di Bensalem nella "Nuova Atlantide"?
- Come Bacone vede il rapporto tra scienza, politica e religione?
- Qual è l'interpretazione di Bacone del mito di Dedalo e delle arti meccaniche?
Bacone è critico nei confronti della magia, considerandola un sapere privato e superstizioso, e del Platonismo, che vede come una filosofia che blandisce le intelligenze. Propone invece un sapere pubblico e collaborativo per il dominio della natura e il miglioramento delle condizioni umane.
La società di Bensalem riesce a coniugare benessere e ricchezza con austerità e severità morale, senza affrontare i temi classici dell’utopismo politico come la forma di governo o l’educazione del principe.
Bacone sostiene una netta separazione tra scienza e politica, così come tra scienza e religione, con le scelte di valore affidate all’etica e alla religione.
Bacone interpreta il mito di Dedalo come un simbolo dell'ambiguità della tecnica, che può generare sia tesori per la religione e la vita civile, sia strumenti di distruzione. Vede il sapere tecnico come capace di produrre male, ma anche di diagnosticarlo e rimediarlo.