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Concetti Chiave

  • Bacone mette in evidenza l'importanza di eliminare i pregiudizi della mente, chiamati "idoli", per avanzare nella ricerca scientifica.
  • Il metodo induttivo di Bacone si fonda sulla raccolta e analisi critica dei dati sperimentali per stabilire la vera natura dei fenomeni.
  • Cartesio cerca di distinguere il vero dal falso tramite un metodo basato su regole precise, applicabile sia in campo teorico che pratico.
  • Le quattro regole di Cartesio (evidenza, analisi, sintesi, enumerazione e revisione) rappresentano la struttura del suo metodo per la ricerca della verità.
  • Il dubbio metodico di Cartesio porta alla certezza fondamentale dell'esistenza del sé pensante, espressa nel "cogito ergo sum".

Indice

  1. Bacone
  2. Il metodo induttivo
  3. Il metodo di Cartesio
  4. Le regole
  5. Dubbio e cogito

Bacone

I pregiudizi della mente: uno dei compiti più importanti svolti da bacone, fu quello dell’ eliminazione delle anticipazioni. alla quale viene dedicato il primo libro del Nuovo Organo.
Bacone chiame le anticipazioni “idoli”, ovvero è quell’immagine che si stabilisce all interno della mente delle persone, creando una vera e propria anticipazione. Possiamo intendere le anticipazioni come i classici8 pre-giudizi, i quali, anticipano un’esperienza.
Bacone identifica quattro tipi di idola, le quali dipendono da: natura dell’intelletto umano, dalla mente dei singoli individui, dal linguaggio o dalle dottrine filosofiche e delle dimostrazioni.
Ai pregiudizi che dipendono dalla natura umana, bacone da il nome di idoli della tribù.
Per lui, l’intelletto umano tende a dare più importanza a certi elementi rispetto ad altri, più a ciò che che colpisce da vicino la fantasia che a ciò che è lontano e nascosto. Bacone dice inoltre che l intelletto è impaziente perché vuole procedere sempre oltre di ciò che gli è stato dato, e pretende che la natura si adatti alle sue esigenze. Una delle fonti principali di queste idola tribus, è l’insufficienza dei sensi, ai quali sfuggono tutte le forze nascoste dalla natura. I pregiudizi legati ai singoli individui sono chiamati idoli della spelonca e dipendono dalla natura specifica dell’anima e del corpo del singolo, dall'educazione ricevuta, dalle abitudini acquisite e dai casi fortuiti. ( chiedere esempio alla prof).
Ci sono anche gli idoli della piazza che sono quelli che derivano dal linguaggio.
esistono due specie: o dipendono da nomi di cose che non esistono, o da nomi di
cose che esistono ma che vengono definiti in maniera confusa. della prima specie fanno parte le parole che hanno origine da false teorie come ad esempio: fortuna, orbite dei pianeti e primo mobile. alle seconde appartengono parole del tipo: umido, che indica cose diversissime; le parole che indicano azioni come “ generare ,corrompere”, e infine quelle che indicano qualità come: grave, leggero, poroso, denso.
L ultimo genere di pregiudizi è quello degli idoli del teatro che derivano da dottrine filosofiche erronee o dalle dimostrazioni fallace. bacone non confuta le singole dottrine filosofiche, ma si limita a dividere le false filosofie in tre specie: la sofistica, la empirica e la superstiziosa. esempio della sofistica : ARISTOTELE. esempio della empirica : filosofia degli alchimisti. infine quella superstiziosa, è la filosofia che si mescola alla teologia, come accade in pitagora e platone.
una delle cause che impedisce agli uomini di liberarsi da questi idoli , è la riverenza per la sapienza antica.

Il metodo induttivo

Per Bacone la ricerca scientifica non poteva fondarsi né soltanto sui sensi, né soltanto sull’intelletto.
Bacone per induzione intendeva un senso diverso da quello aristotelico, il quale considerava solamente induzione logica che non ha riferimenti alla realtà ma è un’induzione per semplice enumerazione dei casi particolari. Bacone critica questa induzione aristotelica affermando che secondo lui forniva conclusioni precarie che erano facili da smentire con semplici esempi che dimostrano il contrario.
l’induzione utile alla dimostrazione delle scienze e delle arti si fonda sulla scelta e sull’eliminazione dei casi particolari:scelta ed eliminazione ripetute più volte, poi sotto il controllo dell’esperimento fino a giungere alla determinata vera natura e alla vera legge del fenomeno.
La scelta e l’eliminazione sulle quali si fonda l’induzione scientifica presuppongono in primo luogo la raccolta e la descrizione dei fatti particolari. questa fase è definita da Bacone come storia naturale e sperimentale perché deve essere dettata dall’esperienza (ossia dalla natura stessa).
Si ha l’introduzione delle tavole che sono catalogazioni di tutti i casi che sembrano riferirsi allo stesso fenomeno poiché la storia naturale è varia e confonderebbe l’intelletto invece di aiutarlo. Le tavole possono essere di tre tipi:
● le tavole della presenza raccolgono i casi in cui un determinato fenomeno si presenta, in circostanze diverse (ad esempio il calore si può presentare con le fiamme o i raggi solari)
● le tavole dell’assenza raccolgono i casi in cui lo stesso fenomeno non si presenta pur verificandosi condizioni circostanze vicine o simili a quelli notate nelle tavole della presenza (ad esempio la luce della luna e delle stelle)
● le tavole dei gradi o tavole comparative che raccolgono i casi in cui il fenomeno si presenta in gradi diversi.
Con queste tavole si avvia una prima fase “negativa” che consiste nell’escludere quelle cause che in base alle stesse tavole risultano incompatibili con il fenomeno studiato. Successivamente si procede con una “prima vendemmia” ovvero un’ipotesi di lavoro che guiderà l’ulteriore sviluppo della ricerca, Che dovrà procedere mettendo alla prova la prima ipotesi mediante ripetuti esperimenti che Bacone chiama istanze prerogative e che consistono nel controllare empiricamente (esperienza pratica) se si verificano davvero i fatti particolari che si possono dedurre dall’ipotesi.
successivamente si ha l’istanza cruciale che indica quando nella ricerca della causa di un fenomeno sì è in dubbio tra due o più possibilità che paiono ugualmente probabili, l’istanza cruciale risolve la situazione di equilibrio dimostrando la connessione necessaria del fenomeno indagato con una delle due nature e la sua separabilitá dall’altra.
il metodo di Bacone è considerato una razionale interpretazione e selezione dei dati. Bacone paragona il proprio metodo al lavoro delle api che succhiano il nettare dei fiori ma poi lo lavorano trasformando il miele ovvero Secondo Bacone la scienza trae dall’esperienza il materiale che poi elabora razionalmente.

Il metodo di Cartesio

Cartesio non vuole insegnare quanto ha imparato ma piuttosto descrivere se stesso. Il suo problema emerge dal senso di disorientamento avvertito al termine degli studi ovvero ritiene di non aver acquisito alcun criterio sicuro per distinguere il vero dal falso.

Cartesio deve condurre a saper distinguere il vero dal falso anche e soprattutto in vista dell’utilità e dei vantaggi che possono derivarne alla vita umana. La filosofia che ne risulterà dovrà pertanto essere “non puramente speculativa ma anche pratica, per la quale l’uomo possa rendersi padrone e possessore della natura“
Il metodo deve essere dunque un criterio di orientamento unico e semplice che serva all’uomo in campo sia teorico sia pratico e che abbia come fine ultimo il vantaggio dell’uomo nel mondo. Cartesio afferma che la saggezza umana è una sola perché uno è l’uomo nelle sue diverse attività.Cartesio si volge innanzitutto alla matematica: le scienze matematiche per Cartesio sono già in possesso di un metodo efficace ma non è sufficiente riformularle in generale per poterle applicare a tutte le altre branche del sapere. Infatti è necessario anche giustificarli ovvero rendere conto della loro validità esplicitando i principi su cui si fondano. Si tratta quindi di giustificare il metodo e la possibilità della sua applicazione universale riportandolo al suo fondamento ultimo cioè all’uomo come soggetto pensante o ragione. Il compito filosofico che Cartesio fa:
- formulare le regole del metodo tenendo soprattutto presente il procedimento matematico nel quale esse sono già applicate
- fondare con una ricerca metafisica il valore assoluto e universale del metodo scientifico individuato
- dimostrare la fecondità del metodo nei vari rami del sapere

Le regole

Nella seconda parte del discorso sul metodo Bacone ci dà la formulazione più matura e semplice delle regole del metodo. Esse sono quattro:
1- Evidenza: È per Cartesio la regola fondamentale la quala prescrivendo l’evidenza impone di accettare come vero solo ciò che si presenta alla mente in modo chiaro e distinto e di escludere ogni elemento sul quale invece sia possibile una qualche forma di dubbio.
2- Analisi: È la regola dell’analisi secondo la quale un problema deve essere suddiviso in sotto-problemi più semplici, da considerarsi separatamente.
3- Sintesi: questa è la regola della sintesi per la quale si passa dalle conoscenze più semplici alle più complesse gradatamente presupponendo che ciò sia possibile in ogni campo.
4- enumerazione e revisione: questa regola prescrive in sostanza di controllare l’applicazione delle due regole precedenti in quanto mediante l’enumerazione si controlla che l’analisi sia stata condotta correttamente mentre mediante la revisione si fa altrettanto per la sintesi

Dubbio e cogito

Trovare il fondamento di un metodo che deve essere la guida sicura della ricerca in tutte le scienze è possibile secondo Cartesio solo operando una critica radicale di tutto il sapere già dato. Bisogna sospendere l’assenso a ogni conoscenza comunemente accettata e applicare il cosiddetto dubbio metodico ovvero dove stai dubitando di tutto. Cartesio ritiene che nessun grado o forma di conoscenza si sottragga al dubbio innanzitutto si può dubitare delle conoscenze sensibili sia perché i sensi qualche volta ci ingannano sia perché si hanno nei sogni impressioni o sensazioni simili a quelli che si hanno nella veglia senza trovare criterio di distinzione tra le une e le altre.ci sono conoscenze che sono vere sia nel sogno che nel giorno come le scienze matematiche ad esempio 3 + 2 fa sempre cinque anche questi possono essere sottratte al dubbio dal momento che sono state create stabilite da Dio infatti 2 + 3 potrebbe non fare cinque,

L’idea che anche le certezze matematiche possono essere illusorie deriva Cartesio dalla considerazione che finché non si sappia qualcosa di certo intorno alla nostra origine e si può sempre supporre che siamo stati creati da un genio maligno cioè da una potenza malvagia che cinga Anna facendoci apparire chiaro ed evidente ciò che è falso e assurdo. Il dubbio metodico quindi si estende a ogni cosa e diventa universale e si giunge al dubbio iperbolico. Ma nel carattere radicale di questo dubbio si intravede anche una prima certezza. Io posso ammettere di ingannarmi o di essere ingannato in tutti modi possibili ma per ingannarmi o essere ingannato devo esistere cioè essere qualcosa e non nulla.alla posizione io esisto e dunque la sola assolutamente vera perché il dubbio stesso la conferma infatti può dubitare soltanto che esiste ,dal latino cogito ergo sum : penso dunque sono.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale di Bacone nel suo lavoro e come intende raggiungerlo?
  2. L'obiettivo principale di Bacone è l'eliminazione dei pregiudizi della mente, definiti come "idoli", per permettere un'avanzata della scienza. Intende raggiungerlo attraverso un metodo basato sull'induzione, che prevede la raccolta e l'analisi critica dei dati sperimentali.

  3. Quali sono i quattro tipi di "idoli" identificati da Bacone e da cosa sono influenzati?
  4. Bacone identifica quattro tipi di idoli: della tribù, influenzati dalla natura umana; della spelonca, legati alle caratteristiche individuali; della piazza, derivanti dal linguaggio; e del teatro, originati da dottrine filosofiche erronee.

  5. Come Bacone descrive il suo metodo induttivo e qual è la sua importanza per la scienza?
  6. Il metodo induttivo di Bacone si basa sulla scelta e sull'eliminazione dei casi particolari, sotto il controllo dell'esperimento, per giungere alla vera natura e legge del fenomeno. È fondamentale per la scienza perché permette di elaborare razionalmente i dati tratti dall'esperienza.

  7. Qual è il problema principale affrontato da Cartesio e come intende risolverlo?
  8. Cartesio affronta il problema di distinguere il vero dal falso, sentendo la necessità di un criterio sicuro dopo il disorientamento post-studi. Propone un metodo basato su regole precise (evidenza, analisi, sintesi, enumerazione e revisione) per guidare la ricerca scientifica e pratica.

  9. In che modo il dubbio metodico di Cartesio porta a una certezza fondamentale?
  10. Attraverso il dubbio metodico, Cartesio sospende l'assenso a ogni conoscenza comunemente accettata, dubitando di tutto. Questo processo lo porta alla certezza fondamentale dell'esistenza del sé pensante: "cogito ergo sum" (penso, dunque sono), poiché il dubbio stesso conferma l'esistenza del dubitante.

Domande e risposte

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