Concetti Chiave
- Tommaso d'Aquino sostiene l'immortalità dell'anima individuale attraverso due fasi: dimostrandone la realtà come forma effettiva e la sua incorruttibilità.
- Nell'uomo, attività come pensare e volere sono indipendenti dalla materia, indicando che l'anima è immateriale e sussiste senza il corpo.
- L'anima è vista da Tommaso come una forma spirituale sostanziale, distinta dalle forme materiali degli animali, riflettendo la superiorità dell'uomo.
- La conoscenza immateriale dell'anima umana permette di comprendere la natura di tutti i corpi senza essere limitata da un organo corporeo.
- L'anima, essendo incorporea, non porta in sé la natura di nessun corpo, consentendo una comprensione universale e immateriale.
Indice
Dibattito sull'immortalità dell'anima
Aristotele non stabilisce se l’anima sia mortale o immortale, per cui gli studiosi che ne hanno commentato i testi, si sono espressi in vario modo. Alcuni negano l’immortalità poiché l’anima deve essere intesa non distinta dal corpo, ma coincidente con la sua forma, per cui se viene meno il corpo viene meno anche l’anima Altri, invece, come Averroé affermano l’immortalità dell’anima universale.
Tommaso d'Aquino e l'anima
Tommaso d’Aquino parla di immortalità dell’anima individuale e il suo ragionamento si sviluppa in due momenti: prima dimostra che l’anima è una forma reale, effettiva e successivamente che essa è incorruttibile. L’argomento è affrontato nella Summa theologicae I.
L'anima e la conoscenza immateriale
Mentre negli animali ogni attività è sempre legata in modo dissolubile alla materia e quindi è attività di un soggetto materiale, nell’uomo vi sono delle attività indipendenti dalla materia, quali il pensare e il volere, per cui il principio che si trova all’origine di queste attività deve essere immateriale; l’anima è la forma del corpo, ma di una forma sostanziale di un tipo del tutto particolare perché non è materiale, ma spirituale; pertanto l’anima è sussistente, nel senso che sussiste anche senza il corpo. L’argomentazione di Tommaso è incentrato sulla superiorità dell’uomo rispetti a tutte le altre creature che l’uomo può conoscere concettualmente; tuttavia, poiché il “concetto” è immateriale, esso non può essere prodotto da un soggetto materiale, bensì da un principio spirituale che non è altro che l’animo umano.. Entrando nello specifico, per Tommaso la conoscenza immateriale della natura di tutti i corpi è possibile proprio perché l’anima non porta in sé la natura di nessun corpo. Ed inoltre, tale conoscenza non avviene tramite un organo corporeo: in entrambi i casi non sussisterebbe la possibilità di conoscere tutti i corpi e sarebbe dunque possibile solo la conoscenza di quel determinato corpo. Invece l’anima è incorporea, pertanto, conosce i corpi e sussiste anche senza il corpo di cui essa è forma.
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Tommaso d'Aquino sull'immortalità dell'anima?
- Come Tommaso d'Aquino dimostra l'immaterialità dell'anima?
- Perché, secondo Tommaso, l'anima può conoscere la natura di tutti i corpi?
Tommaso d'Aquino sostiene l'immortalità dell'anima individuale, argomentando che l'anima è una forma reale e incorruttibile, capace di esistere indipendentemente dal corpo.
Tommaso d'Aquino dimostra l'immaterialità dell'anima evidenziando che alcune attività umane, come il pensare e il volere, sono indipendenti dalla materia, indicando che l'anima è una forma spirituale e sussistente.
Secondo Tommaso, l'anima può conoscere la natura di tutti i corpi perché è incorporea e non porta in sé la natura di nessun corpo, permettendo una conoscenza immateriale e universale.