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Concetti Chiave

  • Gregorio di Nissa, nato nel 335 a Cesarea in Cappadocia, era influenzato dalla filosofia greca e dal pensiero di Libanio.
  • Consacrato vescovo di Nissa nel 371, fu deposto da un sinodo di eretici ariani, ma rientrò trionfalmente dopo la morte dell'imperatore Valente nel 378.
  • Tra le opere principali di Gregorio ci sono scritti polemici e dottrinali come "Contro Eunomio" e "Antirrheticus", che confutano teorie eretiche contemporanee.
  • Il "Grande discorso catechetico" è una delle opere espositive più riuscite, fondata sul ragionamento filosofico e rappresenta un tentativo di sintesi teologica della Chiesa primitiva.
  • La "Vita di Mosè" è una guida spirituale che propone Mosè come modello di virtù cristiana, con interpretazioni spirituali di eventi storici.

Indice

  1. Infanzia e famiglia di Gregorio
  2. Carriera ecclesiastica e accuse
  3. Opere polemiche e dottrinali
  4. Trattati e opere espositive
  5. Vita di Mosè e testi mistici

Infanzia e famiglia di Gregorio

Gregorio è nato verso il 335 a Cesarea, in Cappadocia. Suo padre era il famoso retore Basilio (il Vecchio); sua madre si chiamava Emmelia. Ha due fratelli maggiori, Basilio e Naucrazio, e due minori : Pietro e Macrina. Gregorio Ebbe una conoscenza della filosofia greca superiore a quella di Basilio e del Nazianzeno. Forte è l’influenza subita dal pensiero di Libanio.

Carriera ecclesiastica e accuse

Nel 371viene consacrato dal fratello Basilio vescovo di Nissa (nella Cappadocia orientale). Accusato da Demetrio, vescovo di Ponto, di aver dilapidato i beni della diocesi, viene deposto da un sinodo di eretici ariani. Alla morte dell’imperatore Valente (378), rientro trionfalmente nella sua sede. Dopo la morte di Basilio (1 gennaio 379), Gregorio Ne raccoglie l’eredità. Nel viaggio di ritorno da Antiochia, ove aveva preso parte nel Concilio ivi tenutosi, verso Nissa, passa da Annesi sul Ponto per visitare la morente sorella Macrina. Nel 381 partecipa al II Concilio Ecumenico di C.poli. Con la morte di sua moglie Teosebia (385) entra nel monastero sul Monte Ibis dondato da Basilio. Partecipa al sinodo c.politano del 394 : poco dopo muore.

Opere polemiche e dottrinali

Gregorio ha scritto numerose opere di carattere polemico, espositivo, dottrinale ed esegetico. Nel Contro Eunomio, I-IV (scritto fra il 380 e il 383) Gregorio confuta la Apologia per l’Apologia e la Professione di fede di Eunomio. Degne di nota sono inoltre l’Antirrheticus (confutazione della Dimostrazione dell’Incarnazione di Dio di Apollinare), il Sermone sullo Sp. S. contro i Pneumatomachi Macedoniani, l’Ad Eustazio sulla S. Trinità, l’Ad Ablabio (difesa della divinità dello Spirito S.) e l’orazione Ai greci sulle nozioni comuni (puntualizzazioni su alcuni termini impiegati nella contro-versia trinitaria : ousia, hypostasis ecc.).

Trattati e opere espositive

Di carattere espositivo è il Grande discorso catechetico (385 ca.) che, dopo i Principi di Origene, è il secondo tentativo di sintesi teologica della Chiesa primitiva. La trattazione è fondata sul ragionamento filosofico. E una delle opere più riuscite di Gregorio. Due trattati di Gregorio si collegano con le omelie basiliane sull’Esamerone : Sulla formazione dell’uomo (De op. hom.) e la Apologia per l’Esamerone. Il primo (inverno tra il 379 e il 380) esamina la « formazione » (κατασκευή) e la caduta dell’uomo e rettifica la teoria origeniana della apokatastasis. Nell’Apologia, Gregorio difende l’opera del fratello. La Vita de Macrina (post 379) riecheggia le Vite dei filosofi della letteratura pagana. Il Dialogo sull’anima e sulla risurrezione (De an.), scritto dopo la morte dei Macrina (379 ca.), è una trasposizione cristiana del Fedone platonico : vi si espone la risurrezione dei corpi e l’apokatastasis.

Vita di Mosè e testi mistici

La Vita di Mosè (Moys.), del 390-392, è una guida spirituale per chi aspira alla perfezione. Gregorio vi propone l’iter della ἀρετή (virtù) cristiana scegliendo come modello Mosè. Nel Lib. I è descritta la vita di Mosè. Nel Lib. II si riesamina la sequenza dei fatti storici (ἀκολουθία) e se se propone un ‘interpretazione spirituale (ἀναγωγή). Lo scritto, che ha molte analogie con le opere omonime di Filone e di Origene, ripropone argomenti platonici (cfr. Lib. II, 26 con Resp. 577 d) e gnostici. Tra i testi mistici, vanno incluse le Omelie (Sul cantico dei cantici, Sulle iscrizione ai salmi, Sulle beatitudini, Sul Padre Nostro). Infine, sono degni di nota il giovanile Sulla verginità, il istituto cristiano, l’omelia In sanctum Pascha (vulgo : In Cristi risurrectionem : pronunciata la Pasqua del 380, tratta della resurrezione del corpo) e le Lettere (28 in tutto ; due sono indirizzate a Libanio).

Domande da interrogazione

  1. Chi era Gregorio di Nissa e quale fu il suo ruolo nella Chiesa primitiva?
  2. Gregorio di Nissa, nato intorno al 335 a Cesarea in Cappadocia, era un vescovo e teologo cristiano. Fu consacrato vescovo di Nissa nel 371 e partecipò a importanti concili ecumenici, contribuendo significativamente alla teologia cristiana primitiva.

  3. Quali influenze filosofiche ha subito Gregorio di Nissa?
  4. Gregorio di Nissa ebbe una conoscenza della filosofia greca superiore a quella dei suoi contemporanei, come Basilio e il Nazianzeno, e fu fortemente influenzato dal pensiero di Libanio.

  5. Quali sono alcune delle opere principali di Gregorio di Nissa?
  6. Tra le opere principali di Gregorio di Nissa ci sono "Contro Eunomio", "Antirrheticus", "Grande discorso catechetico", "Vita di Macrina", "Dialogo sull’anima e sulla risurrezione", e "Vita di Mosè". Queste opere trattano temi teologici, filosofici e spirituali.

  7. In che modo Gregorio di Nissa ha contribuito alla teologia della Chiesa primitiva?
  8. Gregorio di Nissa ha contribuito alla teologia della Chiesa primitiva attraverso opere che sintetizzano il pensiero teologico, come il "Grande discorso catechetico", e attraverso la difesa e l'esposizione di dottrine cristiane fondamentali, come la Trinità e la risurrezione.

  9. Quali temi mistici e spirituali sono presenti nelle opere di Gregorio di Nissa?
  10. Nelle opere di Gregorio di Nissa sono presenti temi mistici e spirituali, come l'interpretazione spirituale della vita di Mosè, la risurrezione dei corpi, e la virtù cristiana. Le sue omelie trattano anche temi come il "Cantico dei cantici", le "Beatitudini", e il "Padre Nostro".

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