Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Agostino inizialmente adotta la teoria manichea, che vede il mondo dominato da due princìpi opposti: Bene e Male.
  • In seguito, abbandona il manicheismo, ritenendolo filosoficamente insostenibile, e si avvicina al Cristianesimo, ponendo l'accento sull'incorruttibilità di Dio.
  • Agostino risolve il problema del male definendolo come una privazione del bene, piuttosto che una realtà autonoma.
  • Secondo Agostino, il male morale deriva dal peccato, ovvero dalla scelta di creature inferiori rispetto a Dio.
  • I mali fisici sono visti come conseguenze del peccato originale e parte del progetto divino di salvezza.

Indice

  1. Il problema del male secondo Agostino
  2. La teoria manichea e la conversione
  3. La soluzione di Agostino al problema del male
  4. Conclusione sulla visione di Agostino

Il problema del male secondo Agostino

Come molti pensatori occidentali anche Agostino si è preoccupato del problema del male, anzi è il primo ad aver cercato un tentativo di soluzione di ispirazione cristiana. La sua sensibilità, la sua intelligenza e la sua esperienza di uomo di mondo gli hanno permesso di capire fin da giovane quando il mondo sia costituito da tutta una serie di mali sia fisici che morali.

La teoria manichea e la conversione

Inizialmente, Agostino abbraccia la teoria manichea secondo la quale il mondo è dominato da due Princìpi, uno del Bene e l’altro del male, in continua lotta fra di loro. Più tardi, però, egli abbandona il manicheismo in quanto lo ritiene insostenibile da punto di vista filosofico. Egli parte dall’idea che Dio è incorruttibile; se il Principio del Male gli può nuocere, a seguito di uno scontro cosmico fra Bene e Male, l’incorruttibilità divina viene messa in dubbio; d’altra parte se il Principio del Male non può nuocere a Dio, questo significa che non esiste alcun motivo tale da spingere Dio ad intraprendere una lotta. La conversione al Cristianesimo rende il problema della presenza del Male nel mondo ancora più urgente da risolvere. Infatti, se Dio è Amore, Provvidenza e Bene perché esiste il male nel mondo. E se esiste Dio, da dove proviene il Male? La risposta non si può certamente trovare in Platone secondo il quale il Male deriverebbe dalla natura primordiale di cui è costituito il mondo in quanto anche tale materia è una creatura di Dio e la realtà del Male è comunque e sempre inconciliabile con la Bontà perfetta di Dio.

La soluzione di Agostino al problema del male

Agostino risolve il problema nel modo seguente: l’essere e il bene coincidono perché tutto ciò che esiste è creato da Dio e tutto ciò che è creato da Dio è Bene, poiché Dio è la Bontà perfetta; dunque Dio non può aver creato il Male. Pertanto il Male non è altro che la privazione del Bene. Tuttavia se essere = bene ed ogni sottrazione di essere = sottrazione di bene e viceversa, il male non ha una sua propria realtà perché esso si configura come accidente di un soggetto che di per sé è bene. Inoltre un male assoluto non può esistere perché non essendo “sostanza” sarebbe un Bene e quindi si verrebbe ad introdurre un concetto contraddittorio. D’altra parte, o sarebbe una sostanza incorruttibile e quindi un Bene immenso o una sostanza corruttibile e perciò un Bene perché, altrimenti, non potrebbe essere soggetto a corruzione. Questo concetto dimostra anche la convinzione di Agostino del fatto che Dio ha fatto buone tutte le cose.

Conclusione sulla visione di Agostino

In conclusione si può affermare che per Agostino Dio non crea il male perché altrimenti creerebbe il non-essere, ma soltanto il Bene di cui il male è una pura e semplice privazione, in pratica un semplice accidente di un oggetto che di per sé è Bene (concetto di male metafisico) Per quanto riguarda i mali fisici o naturali, S. Agostino sostiene che essi non esistono perché fanno parte di un insieme che di per sé è Bene; esistono la giusta conseguenza del peccato originale e, pertanto, sono inseriti nel progetto di salvezza divino e quindi di un Bene. Il male morale è causati dal peccato cioè da una mancanza di volontà che all’Esser superiore (= Dio), preferisce gli esseri inferiori (= le creature).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Agostino riguardo all'esistenza del male?
  2. Agostino ritiene che il male non sia una creazione di Dio, ma piuttosto una privazione del bene, un accidente di un soggetto che di per sé è bene.

  3. Perché Agostino abbandona la teoria manichea?
  4. Agostino abbandona la teoria manichea perché la considera insostenibile filosoficamente, in quanto mette in dubbio l'incorruttibilità divina.

  5. Come Agostino spiega l'esistenza del male fisico o naturale?
  6. Agostino sostiene che i mali fisici o naturali non esistono come entità separate, ma sono parte di un insieme che è Bene e sono la giusta conseguenza del peccato originale.

  7. Qual è la relazione tra Dio e il male secondo Agostino?
  8. Secondo Agostino, Dio non crea il male, poiché creerebbe il non-essere; Dio crea solo il Bene, e il male è una semplice privazione di esso.

  9. Come Agostino interpreta il male morale?
  10. Agostino interpreta il male morale come causato dal peccato, ovvero da una mancanza di volontà che preferisce gli esseri inferiori a Dio, l'Essere superiore.

Domande e risposte

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