Concetti Chiave
- La "Confessione" in Agostino implica il riconoscimento di Dio e dei propri peccati, connesso ai concetti di interiorità e coscienza.
- Le formule "crede ut intelligas" e "intellige ut credas" esprimono la complementarità tra fede e ragione, enfatizzando l'importanza della ricerca.
- L'illuminazione agostiniana sostiene che principi matematici ed etici derivano da Dio, sostituendo la teoria platonica della reminiscenza.
- Il concetto di "interiorità" si riferisce al ritorno dell'uomo a se stesso, privilegiando l'esperienza interiore rispetto a quella esteriore.
- Agostino interpreta il male come privazione del bene, con mali fisici parte dell'ordine universale e mali morali legati al peccato umano.
Indice
Parole chiave nella filosofia
Per studiare la filosofia di Agostino è necessario fare riferimento continuo ad alcune parole chiave che ricorrono continuamente nei suoi scritti.
Confessione e interiorità
Confessione: in significato primario è riconoscere una cosa per quello che è. Agostino attribuisce al termine due accezioni: riconoscimento di Dio come Dio e riconoscimento dei propri peccati. La seconda accezione ci rimanda al concetto di “interiorità” e a quello di “coscienza”.
Fede e ragione
Crede ut intelligas e intellige ut credas: si tratta delle due formule che sintetizzano il rapporto fra fede e ragione. Vengono affermate la correlazione e la complementarietà fra fede e ragione edi conseguenza è attribuita molta importanza alla ricerca.
Illuminazione divina
Illuminazione: I principi matematici ed etici come l’idea di uguaglianza, di giustizia e di bene, essendo perfetti e immutabili derivano da Dio e non dalla nostra ragione e nemmeno preesistono nelle anime. Dio è inteso come luce che illumina la nostra mente per cui la teoria agostiniana dell’illuminazione – Dio che illumina – sostituisce quella platonica di “reminiscenza”.
Coscienza e interiorità
Interiorità: il termine si ricollega al concetto di “coscienza” Interiorità significa ritorno dell’uomo a se stesso, cioè un allontanamento dall’esperienza esteriore a favore dell’esperienza interiore.
Coscienza: il termine si ricollega all’etimologia latina “essere consapevole” ed indica il rapporto interiore dell’anima con se stessa che per l’uomo costituisce la conoscenza più certa.
Trinità e natura umana
Uomo: l’uomo è uno e triplice e rappresenta una riproduzione in piccolo, anche se imperfetta, della Trinità divina Infatti l’uomo esiste, conosce e ama come Dio che è Esistenza (Dio Padre), Intelligenza (Figlio), Amore (Spirito Santo).
Peccato e creazione
Peccato: è una defezione della volontà umana quando antepone creature al Creatore, cioè l’inferiore al superiore.
Creazione dal nulla: solo Dio, in quanto onnipotente, dal nulla può aver creato il mondo e dalla terra ha plasmato l’uomo. Invece l’uomo, essendo un essere imperfetto quando fa qualcosa lo fa o dalla sua stessa sostanza o da qualcosa fuori di sé, ma mai dal nulla.
Ragioni seminali: sono le possibilità virtuali impresse da Dio nelle cose al momento della creazione. Alcuni critici hanno visto in tale concetto un modo di conciliazione fra creazionismo ed evoluzionismo.
Tempo e coscienza
Tempo. Il concetto di tempo è riportato alla coscienza e viene definito extensio o distensio animi. Infatti, passato, presente e futuro non esistono di per sé, ma solo in relazione all’anima che intuisce il proprio presente, ricorda il proprio passato ed attende il proprio futuro.
Male e ordine cosmico
Male: il Male è una semplice privazione del Bene. Il male è sempre corruzione di qualcosa che esiste. Tuttavia nel mondo estono mali fisici e morali. I mali fisici fanno parte dell’ordiune universale che nella sua globalità è Bene, mentre il male morale è derivato nella mancanza di volontà, cioè nel peccato. Pertanto il male non esiste perché fa parte dell’ordine cosmico che è bene., oppure è dovuto all’uomo.
Grazia divina
Grazia: è il dono gratuito che Dio fa all’uomo affinché egli possa raggiungere la salvezza
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della "confessione" secondo Agostino?
- Come Agostino vede il rapporto tra fede e ragione?
- Cosa rappresenta l'"illuminazione" nella filosofia di Agostino?
- Come Agostino interpreta il concetto di "male"?
La "confessione" per Agostino ha due significati: il riconoscimento di Dio come Dio e il riconoscimento dei propri peccati, collegandosi ai concetti di interiorità e coscienza.
Agostino sintetizza il rapporto tra fede e ragione con le formule "crede ut intelligas" e "intellige ut credas", affermando la loro correlazione e complementarietà, e attribuendo grande importanza alla ricerca.
L'"illuminazione" è la teoria secondo cui Dio, inteso come luce, illumina la nostra mente, sostituendo la teoria platonica della "reminiscenza" e derivando i principi perfetti e immutabili da Dio.
Agostino vede il male come una privazione del bene, una corruzione di qualcosa che esiste. I mali fisici fanno parte dell'ordine universale che è bene, mentre il male morale deriva dalla mancanza di volontà, cioè dal peccato.