Concetti Chiave
- Sant'Agostino di Ippona visse una vita travagliata, passando dal Manicheismo al Cristianesimo, e divenne Vescovo, scrivendo opere fondamentali come "La città di Dio" e "Le Confessioni".
- Il principio "Si Enim Fallor Sum" afferma che l'esistenza del proprio Io è una certezza, legando la conoscenza e la fede in Dio come base della verità.
- Agostino analizza il tempo non come entità oggettiva, ma come esperienza dell'anima, affermando che Dio ha creato il mondo con il tempo, non nel tempo.
- Il concetto di male è interpretato come assenza di bene, con distinzioni tra male fisico, metafisico e morale, legati alla crescita spirituale e alla libertà umana.
- L'analisi di Sant'Agostino sfida l'eresia Manicheista, ponendo il bene come principio fondamentale e il male come necessità per l'ordine e la libertà umana.
Indice
Biografia e conversione di Sant'Agostino
In questo appunto di filosofia medievale viene descritta la biografia di Sant'Agostino, di cui viene descritto nel dettaglio anche il pensiero filosofico. Si riportano i principi centrali del suo pensiero, con analisi agli aspetti più importanti come il Si Enim Fallor Sum, il tempo, il concetto di male, ecc...
Sant'Agostino ebbe una vita molto travagliata, nacque in Africa e in un primo momento comincia a credere alle dottrine allora diffuse in Africa.
Si avvicina alla setta Manicheista, secondo cui il mondo era governato da due forze una del bene e l’altra del male. Poiché il manicheismo metteva bene e male sullo stesso piano la Chiesa condannava tale credenza come eresia. Dopo circa nove anni da seguace manicheista giunge in Italia dove si convertirà al Cristianesimo.
Opere principali di Sant'Agostino
Nominato Vescovo dalla Chiesa torna in Africa dove scriverà le sue due opere più importanti:
- La città di Dio: che risale al 416, periodo in cui l’Impero stava per crollare.
- Le Confessioni: dove Agostino confuterà lo scetticismo, secondo cui non esisteva nessuna verità e quindi negava anche l’esistenza di Dio.
Il concetto di esistenza e infinito
“Se sbaglio esisto”, l’"io sono" è una certezza per Sant'Agostino, la filosofia sua, infatti, parte dalla scoperta dell'esistenza del proprio Io. Le persone dovevano scoprirsi dentro e riconoscersi come esseri finiti che hanno in loro l’infinito. Questo senso di infinito, per Agostino, deve essere stato posto nell’uomo da un Essere Infinito, Dio. In questi termini il filosofo di Ippona riconosce la circolarità della vita dello spirito che va da Dio all’uomo e da l’uomo a Dio.
La religione è strettamente collegata al conoscere, solo chi crede conosce nel vero senso della parola, l’ateo quindi crede di conoscere, ma in realtà non sa nulla.
Analisi del tempo secondo Sant'Agostino
Sant'Agostino si trova a risolvere filosoficamente il problema dell’esistenza del tempo, se Dio ha creato il mondo nel tempo, infatti, dovrebbe esistere un Dio prima la Creazione ed un altro Dio dopo la Creazione, ma questo contraddice l’idea di un Dio Unico, Eterno ed immutevole. Per risolvere questo problema Sant’Agostino farà un’analisi del tempo che non è fisso ed è diviso in tre parti:
- Passato = ciò che non è più presente nella memoria
- Presente = ciò che è, ma non è fisso, è un continuo fluire
- Futuro = ciò che non è ancora, ma è presente come aspettativa
Il tempo è una memoria dell’uomo, un distendersi dell’anima, quindi il tempo oggettivo di per sé non esiste, esiste solo perché esiste l’uomo. Dio perciò non Ha creato il mondo nel tempo, ma con il tempo, il tempo esiste solo per l’anima dell’uomo.
Il problema del male e la sua risoluzione
Sant'Agostino si pone il problema dell'esistenza del male per rispondere all’eresia Manicheista, che metteva bene e male sullo stesso piano. Sant’Agostino risolve la questione dicendo che il male di per sé non esiste, poiché altro non è che assenza di bene. Il mondo è fatto dal Bene.
Agostino riconosce tre tipi di male:
- Male Fisico = si converte in bene, senza di esso l’uomo non potrebbe espiare i propri peccati e non potrebbe guadagnare il paradiso
- Male Metafisico = è un limite naturale, proprio dell’uomo in quanto uomo e serve per fare una gerarchia naturale tra le creature, quindi in realtà è un bene.
- Male Morale = è un peccato compiuto dell’uomo, il frutto della libera scelta umana, quindi è anch’esso legato adun Bene più grande che sarebbe la libertà dell’uomo.
Domande da interrogazione
- Qual è il percorso di vita di Sant'Agostino e come ha influenzato il suo pensiero filosofico?
- Cosa significa "Si Enim Fallor Sum" nel pensiero di Sant'Agostino?
- Come Sant'Agostino affronta il problema del tempo?
- Qual è la concezione del male secondo Sant'Agostino?
- Qual è il rapporto tra religione e conoscenza nel pensiero di Sant'Agostino?
Sant'Agostino nacque in Africa e inizialmente seguì il manicheismo, una dottrina che metteva bene e male sullo stesso piano. Dopo nove anni, si convertì al Cristianesimo in Italia e divenne Vescovo. Le sue esperienze influenzarono profondamente il suo pensiero, portandolo a scrivere opere come "La città di Dio" e "Le Confessioni".
"Si Enim Fallor Sum" significa "Se sbaglio esisto". Per Sant'Agostino, l'esistenza del proprio Io è una certezza. Egli credeva che l'infinito presente nell'uomo fosse posto da Dio, e che la vera conoscenza fosse possibile solo attraverso la fede.
Sant'Agostino risolve il problema del tempo affermando che esso non è fisso e si divide in passato, presente e futuro. Il tempo esiste solo per l'anima dell'uomo, e Dio ha creato il mondo con il tempo, non nel tempo.
Sant'Agostino sostiene che il male non esiste di per sé, ma è assenza di bene. Egli distingue tra male fisico, male metafisico e male morale, ciascuno con un ruolo nel disegno divino e legato al bene.
Per Sant'Agostino, la religione è strettamente collegata alla conoscenza. Solo chi crede può conoscere veramente, mentre l'ateo, pur credendo di conoscere, in realtà non sa nulla.