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Concetti Chiave

  • Worringer, con "Astrazione ed empatia" del 1907, sviluppa un'estetica della forma, integrando stile e psicologia dell'empatia.
  • L'opera influenzò il movimento Blaue Reiter di Monaco, riconosciuto per il suo impatto sulla comprensione artistica contemporanea.
  • Worringer collega l'empatia alle forme organiche e l'astrazione a forme inorganiche, riflettendo tensioni psicologiche.
  • Contrappone la visione tattile ravvicinata di Riegl e Wölfflin a una prospettiva ottica basata su giochi cromatici.
  • L'approccio di Worringer indaga il legame tra lo stile artistico e il sentimento del mondo di individui e comunità.

Indice

  1. L'opera di Worringer
  2. Astrazione ed empatia

L'opera di Worringer

Allo storico dell’arte Worringer dobbiamo anche un’operetta essenziale dal titolo “Astrazione ed empatia” del 1907, opera dipendente dalla altre, qui mette a frutto la lezione di Riegl svolgendo un’originale estetica della forma amalgamando l’analisi delle componenti stilistico-formali dell’opera d’arte con l’estetica psicologica dell’empatia nata a fine secolo per opera di Fisher. Con quest’opera venne accolto come il teorico del contemporaneo Blaue Reiter, formatosi a Monaco da Kandinskij, le opinioni dei critici sono controverse ma l’influenza di astrazione ed empatia sui processi di autocomprensione degli artisti di quel mondo spirituale è innegabile.

Astrazione ed empatia

Ora, differentemente dall’impostazione di Wölfflin focalizzata sul comportamento ottico, Worringer riconduce gli schemi di visibilità al sentimento del mondo proprio di un individuo o di una comunità. Associa l’impulso di empatia alle forme e alla strutture organico figurative [delle opere classiche determinate da una condizione psichico esistenziale di fiducia e armonia tra uomo e mondo], l’impulso di astrazione invece alle forme e strutture inorganiche e anti-figurative (arte primitiva, orientale, bizantina sono ornamentali, stilizzate e astratte condizionate da una grande inquietudine trovata dall’uomo che cerca rifugio in una realtà geometricamente regolata). L’approccio estesiologico di Riegl al passaggio dallo stile dell’antico Egitto a quello dell’impero romano e quello di Wölfflin alla transizione tra rinascimento e barocco, caratterizzavano le modificazioni stilistiche intervenute nelle epoche in termini di un movimento da una visione ravvicinata, tattile o aptice, innescata da un’immagine lineare a una visone invece distale, propriamente ottica connessa a un’immagine basata sui giochi cromatici e chiaroscurali.

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