Concetti Chiave
- Hegel vede la realtà come un organismo unitario, definito come assoluto e infinito, dove tutto ciò che esiste è parte di questo insieme.
- Gli enti del mondo sono manifestazioni parziali dell'infinito e non possono esistere senza la connessione con il tutto.
- Alla base della realtà Hegel pone un soggetto spirituale chiamato "Idea o Ragione", che governa il mondo attraverso la razionalità.
- La frase di Hegel "ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale" esprime la correlazione tra razionalità e realtà.
- La realtà è vista come una totalità processuale necessaria, composta da gradi o momenti che evolvono l'uno dall'altro.
La realtà secondo Hegel
Per il filosofo tedesco Georg Wilhelm Hegel, la realtà si può definire come un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste ne è parte, ed infatti lui decide di indicarlo con gli aggettivi di assoluto e di infinito. I vari enti del nostro mondo di conseguenza per lui sono quindi le sue manifestazioni e coincidono con il finito, questa manifestazione appare però solamente come parziale dell’infinito perché una parte non può esistere se non in connessione del tutto.
L'idea di ragione
Alla base della realtà Hegel denomina un soggetto spirituale chiamato da lui "Idea o Ragione", in riferimento a questo egli afferma: “ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale”, la prima parte di questa frase significa che la ragione governa il mondo in quanto la razionalità non è un'astrazione ma forma di ciò che invece esiste. La seconda parte della frase scritta da Hegel invece indica la realtà come non caotica, ogni suo aspetto risponde alla ragione, la realtà costituisce quindi una totalità processuale necessaria, formata essenzialmente da una serie di gradi, oppure di momenti, ognuno è risultato di quelli precedenti e presupposto dei successivi.