Condizioni materiali per pensare
In questo brano tratto da Una stanza tutta per sé (1928), Woolf immagina la storia di una presunta sorella di
Shakespeare dotata di genio artistico tanto quanto il fratello, mostrando in questo modo come le condizioni storiche nel passato abbiano reso impossibile per le donne coltivare la propria creatività. Secondo Woolf, per poter scrivere e pensare è importante poter disporre di uno spazio proprio e di adeguate condizioni economiche per potersi mantenere.
Occasioni di formazione nel Cinquecento
In che cosa consistevano le occasioni di formazione per un uomo e per una donna nella società del Cinquecento? Perché la storia di un’ipotetica sorella di Shakespeare è esemplare? Immaginiamo […] che cosa sarebbe successo se Shakespeare avesse avuto una sorella meravigliosamente dotata, chiamata Judith, diciamo. Molto probabilmente Shakespeare studiò - poiché sua madre era ricca - alla «grammar school»; gli avranno insegnato il latino -
Ovidio,
Virgilio e
Orazio - e qualche elemento di grammatica e di logica. Era, come si sa, un ragazzo irrequieto, il quale cacciava di frodo i conigli, e forse anche i daini; e dovette anche, prima di quanto avrebbe voluto, sposare una donna dei dintorni, che gli diede un figlio un po’ più presto del solito. Questa avventura lo spinse a cercare fortuna a Londra. Si interessava, a quanto pare, di teatro; dicono che abbia cominciato facendo la guardia ai cavalli presso l’ingresso degli attori. Presto imparò a recitare, divenne un attore di successo, e si trovò al centro della società contemporanea; vedeva tutti, conosceva tutti, sfoggiava la sua arte sulla scena, il suo spirito per strada, e riuscì perfino a essere ricevuto nel palazzo della regina. Intanto sua sorella, così dotata, supponiamo, rimaneva in casa. Ella non era meno avventurosa, immaginativa e desiderosa di conoscere il mondo di quanto non lo fosse suo fratello. Ma non aveva studiato. Non aveva potuto imparare la grammatica e la logica, e non diciamo leggere Orazio e Virgilio. A volte prendeva un libro, magari un libro di suo fratello, e leggeva qualche pagina. Ma poi arrivavano i suoi genitori e le dicevano di rammendare le calze o di fare attenzione all’umido in cucina, e di non perdere tempo tra libri e carte. Eppure la forza del suo talento la spinse al gesto inconsueto. Una sera d’estate Judith fece fagotto con le sue cose, scese dalla finestra e prese la strada di Londra. Non aveva ancora diciassette anni. Gli uccelli che cantavano sulle siepi non erano più musicali di lei. Ella possedeva, come suo fratello, la più viva fantasia, il più vivo senso della musica delle parole.
Guida all’analisi
Attraverso il racconto della vita di una immaginaria sorella di Shakespeare, talentuosa quanto il fratello, Virginia Woolf mette in luce tutte le costrizioni e le limitazioni che le donne subivano nel passato, sia in famiglia che nella vita sociale. Non solo le donne non potevano ricevere un’istruzione, ma i rischi insostenibili che avrebbero dovuto affrontare anche solo uscendo da sole di casa erano di fatto un impedimento a qualunque forma di libertà nella propria vita.