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Concetti Chiave

  • Il processo di estetizzazione del mondo richiede al soggetto moderno di sviluppare talenti per essere un teatro adeguato per questo fenomeno, con una vocazione onnivora verso la varietà ridotta a pura immagine.
  • La teoria della flessione linguistica di Schlegel sottolinea la flessibilità come qualità universale, evidenziando l'indeterminatezza come tesoro di forme implicite, essenziale per l'uomo romantico.
  • Il genio critico è colui che realizza la potenza di assumere una varietà di forme e personalità, superando il genio creativo attraverso un'immagine potenziata in forme illimitate.
  • Il concetto di genio critico è associato a Proteo, il dio trasformista, come modello di trasformazione e adattamento a molteplici forme.
  • La sfera estetica è vista come un'esperienza della varietà-come-varietà, in cui il soggetto è chiamato a esprimere una molteplicità di talenti e capacità critiche.

Indice

  1. Genio critico
  2. Soggetto critico
  3. Flessibilità
  4. Genio critico

Genio critico

Soggetto critico

Quali modificazioni comporta il processo di «estetizzazione» del mondo (da alcuni denominato come «postmoderno»), dal punto di vista del soggetto che lo esperisce? Che cosa si richiede al soggetto moderno per essere il teatro adeguato di questo processo? Qual è il tipo umano richiesto dal programma romantico? Quali sono i requisiti antropologici perché il programma possa essere attuato, anzitutto nella forma della critica, che è il cardine della prima fase? La sfera estetica come esperienza della varietà-come-varietà e della varietà ridotta a pura immagine (o apparenza) viene a coincidere con l’orizzonte di un Soggetto onnivoro, a cui viene chiesto di sviluppare talenti all’altezza della sua vocazione onnivora.

Flessibilità

Richiamandosi ad una teoria linguistica dell’800, oggi ampiamente superata, Schlegel vuole mettere in rilievo come il fenomeno della «flessione» linguistica, ossia la capacità di assumere una quantità di significati diversi a partire da una apparente povertà di forma, rappresenti l’archetipo della flessibilità come qualità universale.
Proprio la indeterminatezza come tesoro di forme implicite e virtuali è i requisito essenziale dell’uomo romantico, ma anche la qualità che contraddistingue l’essere umano dagli altri animali (→De dignitate hominis).

Genio critico

Ogni individuo è, in potenza, la totalità degli individui, ma il genio è colui che fa passare all’atto questa potenza, assumendo realmente una varietà di forme o di personalità con cui di volta in volta si identifica o si immedesima. E come l’opera critica è paradossalmente superiore all’opera criticata, allo stesso modo anche il genio critico è superiore al genio creativo (non si limita alle forme che crea, ma in un numero teoricamente illimitato di forme, di cui sa produrre un’immagine potenziata). Non a caso si parla di un genio «proteiforme»: Proteo, il dio trasformista, è l’unica figura mitologica a cui Schlegel si richiama come a un modello.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche richieste al soggetto moderno nel processo di estetizzazione del mondo?
  2. Il soggetto moderno deve essere un "Soggetto onnivoro" capace di sviluppare talenti che rispecchiano la sua vocazione onnivora, in grado di esperire la varietà come pura immagine o apparenza.

  3. Come viene definita la flessibilità secondo Schlegel e quale importanza ha per l'uomo romantico?
  4. Schlegel definisce la flessibilità come la capacità di assumere diversi significati da una forma apparentemente povera, considerandola un archetipo universale e un requisito essenziale per l'uomo romantico, distinguendolo dagli altri animali.

  5. In che modo il genio critico si differenzia dal genio creativo secondo il testo?
  6. Il genio critico è superiore al genio creativo perché non si limita alle forme che crea, ma è capace di assumere un numero illimitato di forme, producendo immagini potenziate, simile a Proteo, il dio trasformista.

Domande e risposte

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