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Concetti Chiave

  • I racconti di Salinger esplorano il tema della verità attraverso gli occhi dei bambini e dei veterani di guerra, considerati vicini alla realtà autentica.
  • I personaggi come Seymour e Sybil in "Un Giorno Ideale per i Pescibanana" superano il materialismo e rappresentano una visione più profonda della realtà.
  • Il concetto di "superuomo" nietzschiano viene accostato ai bambini nei racconti, che si distaccano dalla società materialista del dopoguerra.
  • La trasformazione dei personaggi di Salinger avviene tramite il superamento dell'orrore della guerra, ma non raggiunge la completa accettazione della vita proposta da Nietzsche.
  • I veterani di Salinger, come Seymour, restano intrappolati in una "stasi intermedia", capaci di percepire una nuova realtà ma incapaci di superare il nichilismo.

Indice

  1. Il tema centrale dei racconti
  2. Simbolismo dei personaggi
  3. Il concetto di superuomo
  4. Il superuomo nietzschiano
  5. La trasformazione dei personaggi

Il tema centrale dei racconti

Per quanto questi tre racconti (e tutti i nove racconti della raccolta) possano sembrare a se stanti e fini a se stessi, c’è un motivo che ritorna. Salinger è convito del fatto che solo i bambini e chi ha vissuto l’orrore della guerra sia vicino alla verità. Proprio per questo, nella società del secondo dopoguerra che egli considera conformista e alienata, il dialogo dei bambini diventa una finestra su una realtà diversa e vertiginosa.

Simbolismo dei personaggi

Seymour e Sybil sono gli unici personaggi in “Un Giorno Ideale per i Pescibanana” a riuscire ad elevarsi al di sopra del materialismo che caratterizza invece il contesto all’interno del quale ha luogo la storia. I nomi stessi dei personaggi sono simbolici: Seymour è in grado di “vedere di più” (“see more”), oltre la mera apparenza, così come Sybil, il cui nome richiama quello di una profetessa dell’antica Grecia, Sibilla. Esmé e il Sergente X, in “Per Esmé: Con Amore e Squallore”, sono in grado di vedere la parte più profonda di quello che definiscono “squallore” e di utilizzarlo come fonte d’ispirazione, mentre Teddy, carico di sapienza zen, riesce ad uscire dalle dimensioni finite superando la logica e la mania intellettuale.

Il concetto di superuomo

Questo filo conduttore potrebbe essere ricondotto al concetto dl “superuomo” nietzschiano. Con il termine “superuomo” (Übermensch) Nietzsche indica “il tipo riuscito al massimo grado” (Ecce homo); un uomo “diverso” da quello che conosciamo: un uomo oltre l’uomo, capace di creare nuovi valori e di rapportarsi in modo inedito alla realtà.

Il superuomo nietzschiano

Nel primo discorso di Così parlò Zarathustra (parte degli scritti “del meriggio”), intitolato “Delle tre metamorfosi”, Nietzsche descrive la genesi e il senso del superuomo alla stregua di una liberta che libera se stessa, per approdare a un’innocente e creativa affermazione della vita:

Il superuomo, quindi, viene qui rappresentato dal fanciullo: una creatura non risentita, di stampo dionisiaco, che, nella sua innocenza ludica, sa dire “sì” alla vita e inventare se stessa al di là del bene e del male, a guisa di “spirito libero”. Così come il superuomo (e quindi il fanciullo) nietzschiano rappresenta l’eccezione superiore che si contrappone al “gregge” degli inferiori, il bambino in Nove Racconti ha una funzione simile. Egli si distacca dal “gregge” di materialisti che popolava la società del secondo dopoguerra, accettando la vita senza le sovrastrutture e le convenzioni impostegli e riuscendo ad andare “oltre”.

La trasformazione dei personaggi

Questa scena, sempre tratta da Così Parlò Zarathustra, allude in modo abbastanza chiaro al fatto che l’uomo (= il pastore) può trasformarsi in creatura superiore (= il superuomo) solo a patto di vincere la ripugnanza soffocante del pensiero dell’eterno ritorno (= il serpente, l’emblema del circolo) e di prendere una decisione coraggiosa nei suoi confronti (= il morso alla testa del serpente). Nella prospettiva di Salinger, la ripugnanza soffocante del pensiero dell’eterno ritorno potrebbe essere assimilata allo squallore all’orrore della guerra. Tuttavia, una volta superate le atrocità che la guerra implica, la trasformazione che i personaggi di Salinger attraversano è ben diversa da quella del pastore. Se entrambi, dopo aver sperimentato l’orrore, riescono a rapportarsi in modo inedito alla realtà, Seymour e il Sergente X sono duramente provati e scossi dalle efferatezze vissute, al punto da non riuscire a tornare dalla guerra “con tutte le loro facoltà intatte” (Per Esmé: Con Amore e Squallore). Il suicidio di Seymour, d’altro canto, appare totalmente inconciliabile con la filosofia di Nietzsche, basata su una totale accettazione della vita con tutte le sue contraddizioni. L’orrore, in questo caso, impedisce ai veterani di guerra di Salinger di superare il mero nichilismo, pur rendendoli in grado di acquisire un nuovo modo di rapportarsi con la realtà, avvicinandoli alla verità. L’esperienza della Seconda Guerra Mondiale, come d’altronde nel caso dello stesso Salinger, gli rende impossibile accettare l’eterno ritorno (spartiacque tra uomo e superuomo) con l’innocenza ludica del fanciullo e li condanna a una condizione di “stasi intermedia” tra uomo e superuomo, conferendogli la capacità di vedere oltre ma non quella di andare oltre.

“Scritte in inchiostro, in tedesco, in una calligrafia minuta, disperatamente sincera, c’erano le parole “Dio mio, la vita è un inferno”. Non c’erano appigli: sola in mezzo alla pagina bianca, e nel nauseante silenzio della stanza, la frase sembrava raggiungere la statura di un’accusa incontestabile, addirittura classica.”

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema ricorrente nei racconti di Salinger?
  2. Nei racconti di Salinger, il tema ricorrente è la vicinanza alla verità che solo i bambini e chi ha vissuto l'orrore della guerra possono raggiungere, in contrasto con la società conformista e alienata del secondo dopoguerra.

  3. Come vengono rappresentati i personaggi Seymour e Sybil in "Un Giorno Ideale per i Pescibanana"?
  4. Seymour e Sybil sono rappresentati come personaggi che si elevano al di sopra del materialismo, con i loro nomi simbolici che suggeriscono una capacità di vedere oltre le apparenze.

  5. In che modo il concetto di "superuomo" di Nietzsche si collega ai racconti di Salinger?
  6. Il concetto di "superuomo" nietzschiano si collega ai racconti di Salinger attraverso la figura del bambino, che rappresenta un'eccezione superiore capace di accettare la vita senza sovrastrutture, simile al superuomo che crea nuovi valori.

  7. Qual è la differenza tra la trasformazione dei personaggi di Salinger e quella del pastore in "Così Parlò Zarathustra"?
  8. La trasformazione dei personaggi di Salinger, come Seymour e il Sergente X, è diversa da quella del pastore nietzschiano poiché, pur avendo vissuto l'orrore, non riescono a superare il nichilismo e rimangono in una "stasi intermedia" tra uomo e superuomo.

  9. Qual è l'effetto dell'esperienza della Seconda Guerra Mondiale sui personaggi di Salinger?
  10. L'esperienza della Seconda Guerra Mondiale impedisce ai personaggi di Salinger di accettare l'eterno ritorno con innocenza, condannandoli a una condizione di stasi che li avvicina alla verità ma non permette loro di andare oltre.

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