REBECCA.CIOMMO
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Concetti Chiave

  • Nietzsche's concept of the superman has been interpreted in various ways, notably by D'Annunzio, who saw it as an elite group meant to guide society beyond mass doctrines.
  • The notion of superman was later reinterpreted as embodying the will to power and superiority, meant to transcend those not deemed exceptional in spirit and intellect.
  • Posthumous editing of Nietzsche's works by his sister led to criticism of misrepresentation, but recent evaluations suggest a complex view of his controversial ideas.
  • Nietzsche's superman transcends traditional values, creating new ones through active nihilism, embracing life without awaiting redemption or metaphysical hopes.
  • The concept of eternal recurrence in "Thus Spoke Zarathustra" suggests a non-linear time, advocating acceptance of life's cyclical nature as part of the Dionysian spirit.

Indice

  1. Interpretazioni del superuomo di Nietzsche
  2. Critica e reinterpretazione postuma
  3. Nuovi valori e accettazione della vita
  4. Eterno ritorno e spirito dionisiaco
  5. Amor fati e accettazione del dolore

Interpretazioni del superuomo di Nietzsche

Concezione del superuomo, nozione più nota di Nietzsche e interpretata in modi diversi:

- il superomismo niezschiano fu letto per esempio in chiave estetizzante da D’Annunzio che dedicò a Nietzsche dopo la sua morte un poema di più di 300 versi. D’Annunzio ha esaltato in Nietzsche l’unico frutto dello spirito tedesco che apprezzava in quel momento e però leggeva in Nietzsche la capacità di aver individuato in questa specie di casta elitaria di pochi superuomini coloro che avrebbero dovuto dirigere le sorti della vita, della collettività appecoronata su delle dottrine massificanti.

- Il superuomo sarà poi riletto in base al furor princip come l’esaltatore della volontà di potenza e come portatore di valori di superiorità che devono poi schiacciare coloro che non rientrano in questa classificazione di individui plus dotati di spirito e intelletto.

Critica e reinterpretazione postuma

All’indomani della morte di Nietzsche le opere furono redatte dalla sorella che trovò i manoscritti del testo ‘’Volontà di potenza’’, questi testi erano stati poi editi e alcune parti sono state poi ricostruite (era appunto un catafascio di appunti). Con il tempo la critica si è fatta l’idea che l’ultimo Nietzsche è stato un frutto di un sovvertimento del suo pensiero, di una strumentalizzazione e che quindi Nietzsche voleva dire ben altro. Alla luce di un confronto con i manoscritti, la critica adesso è un po’ più compiacente nei confronti della visione di un Nietzsche che aveva a parte una profondo accezione della sua malattia psichica (esaurimento nervoso) ma che insomma anche nei momenti di lucidità non possono non farci parlare di dottrine di per sé pericolose, sottoponibili sempre ad una possibile interpretazione in una chiave distruttiva. Lo stesso Nietzsche si riteneva un martello che doveva portare alla distruzione dell’impero occidentale, lungi da lui la visione superomistica della superiorità razziale, etnica di una comunità su un’altra o la superiorità politica di un partito sull’altro.

Nuovi valori e accettazione della vita

Nietzsche identifica, non per origine, non per nascita, non per possesso, in alcuni individui coloro che preso atto, responsabilizzati di aver ucciso dio e quindi consapevoli di aver sovvertito tutti i valori dell’uomo occidentali, coloro che si aprono alla creazione di nuovi valori sono per lui superuomini cioè coloro che hanno superato l’uomo e sono andati oltre. Nel corso degli anni ’80 il filosofo Vattimo aveva introdotto nel pensiero una nuova traduzione del termine: da superuomo, che dà sempre il la a varie forme di mal interpretazione, a oltre l’uomo. Chiarifica di più che distrutte delle convinzioni loro poi sono pronti di andare oltre, non si limitano ad un nichilismo passiamo (pars destruens) ma si operano per andare oltre, un nichilismo attivo, per costruire nuovi valori come:

- L’accettazione della vita in tutte le sue connotazioni

- Volontà di potenza che è il fulcro della creazione di nuovi valori. È accettazione della vita e vivere il tempo senza attese di redenzione, senza speranze in una vita metafisica altra, senza il dover aspettarsi una parola definitiva o un’era dove verranno meno determinate situazioni di disagio. L’eterno ritorno è l’eterno ritorno dell’uguale.

Eterno ritorno e spirito dionisiaco

In ‘’Così parlò Zarathustra’’ c’è la visione di un pastore che ha un serpente che gli morde la lingua e contemporaneamente la testa del serpente deve essere mangiata dal pastore. È metafora dell’eterno ritorno dell’uguale. Anticipazione dell’idea che in qualche modo Nietzsche vede nel tempo qualcosa che non è lineare ma può curvare (Einstein), vuole rimandare l’uomo ad un’idea di interpretazione del mondo che lo circonda diversa da quella importata dalla tradizione. Il tempo lineare procede verso una determinazione, un progresso. L’idea di un tempo che vive di un presente sconfortante che è in attesa di un tempo migliore. L’eterno ritorno dell’uguale —> Nietzsche fa appello al pensiero di rivivere sempre lo stesso momento, idea che delinea la fine di qualsiasi attesa e speranza e l’accettazione di quello che è un presente eternato (che torna su se stesso). Gli istanti che compongono il tempo si rimescolano e si ripropongono sempre nella stessa forma, l’uomo non aspetta più nulla ma accetta la vita nella sua connotazione (bene, male, tristezza, angoscia…).

Amor fati e accettazione del dolore

Tutto questo è lo spirito dionisiaco che torna.

Ne ‘’l’amor fati’’ si connota chi è superuomo e chi no, chi è pronto per accettare una vita fatta anche di dolore e chi deve invece sempre rimandare ad un’attesa la propria risposta alla vita.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione del superuomo secondo Nietzsche?
  2. Nietzsche identifica il superuomo come colui che, consapevole di aver sovvertito i valori occidentali, è pronto a creare nuovi valori, andando oltre l'uomo tradizionale.

  3. Come è stata interpretata la nozione di superuomo da D'Annunzio?
  4. D'Annunzio ha interpretato il superuomo di Nietzsche come un'élite di individui destinati a guidare la società, esaltando la volontà di potenza e la superiorità.

  5. Qual è il significato dell'eterno ritorno dell'uguale in Nietzsche?
  6. L'eterno ritorno dell'uguale rappresenta l'accettazione di un presente che si ripete, senza attese di redenzione, e l'accettazione della vita in tutte le sue forme.

  7. Come è stata strumentalizzata l'opera di Nietzsche dopo la sua morte?
  8. Dopo la morte di Nietzsche, le sue opere furono rielaborate dalla sorella, portando a interpretazioni che sovvertirono il suo pensiero originale, spesso in chiave distruttiva.

  9. Cosa rappresenta lo "spirito dionisiaco" nel pensiero di Nietzsche?
  10. Lo spirito dionisiaco rappresenta l'accettazione della vita in tutte le sue connotazioni, inclusi dolore e gioia, senza rimandare la risposta alla vita a un futuro migliore.

Domande e risposte

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