Concetti Chiave
- Karl Popper ha proposto il falsificazionismo come criterio di demarcazione tra scienza e non scienza, enfatizzando l'importanza di poter confutare le asserzioni scientifiche.
- Popper ha criticato il marxismo e la psicanalisi per la loro mancanza di falsificabilità, sostenendo che si basano su ipotesi ausiliarie che impediscono la confutazione.
- Ha difeso la democrazia come un sistema aperto che permette il cambiamento senza violenza, in contrasto con le dittature che richiedono rivoluzioni per essere eliminate.
- Popper ha rivalutato la metafisica, considerandola una disciplina nobile e inevitabile per l'uomo, che deve essere esplorata senza dogmatismi.
- Nel suo libro "La società aperta e i suoi nemici", Popper ha criticato le filosofie che vedono lo stato come un'entità organica, promuovendo invece la democrazia come un sistema razionale e aperto al cambiamento.
Indice
Popper e la filosofia della scienza
Popper si è occupato dell’agire politico e della filosofia della scienza.
La natura della conoscenza scientifica: la sua filosofia si può collocare nel neopositivismo. È un grande ammiratore di Einstein.
1.
La difesa della metafisica
Appassionata difesa e rivalutazione della metafisica: l’uomo è un filosofo (= Aristotele) e non può prescindere dall’interrogarsi sui problemi umani. Le risposte della metafisica non devono essere dogmatiche, ma la metafisica è materia nobile perché è propria dell’uomo, è ineludibile. Le nostre domande aspirano ad andare sempre oltre il contingente.
2.
Demarcazione tra scienza e non scienza
Criterio di demarcazione tra scienza e non scienza: i neopositivisti dicono che scienza è ciò che è verificabile. Per Karl Popper, invece, il criterio di demarcazione non è il verificazionismo (ogni asserzione deve tenere conto di tutti i casi, cosa che è impossibile), ma il falsificazionismo (basta un caso contrario per confutare un’asserzione). Bisogna poter sottoporre a dei possibili casi falsificanti quella disciplina o quell’asserzione e quindi porre la scienza di fronte a possibili falsificatori. Un’affermazione non è scientifica se non può essere smentita. La provvisorietà è l’elemento costitutivo di se stessa. Noi possiamo imparare dai nostri errori: la possibilità di errore è implicita in ogni scoperta.
3.
Congetture e confutazioni nella scienza
La scienza procede per congetture e confutazioni: è una specie di procedimento di tentativo ed errore (trial and error). La scienza è un edificio fondato su palafitte (= Kant: è uno strumento per l’uomo). Però c’è comunque una certa persistenza delle teorie scientifiche! Critica il marxismo e la psicanalisi, che pretendono di porsi come interpretazioni scientifiche della realtà: però non sono falsificabili! Perché la psicanalisi, quando tenta di interpretare la vita psichica, trova sempre un’ipotesi ausiliaria di riserva, e nel marxismo, quando un’ipotesi principale non funziona, se ne trovano altre -> ci sono sempre delle ipotesi ausiliarie.
La società aperta e la democrazia
Quando Popper soggiorna in Nuova Zelanda scrive “La società aperta e i suoi nemici”: come si giustifica a livello teorico la vera importanza della democrazia? Perché i sistemi democratici sono preferibili a qualsiasi forma di governo? Perché, anche se c’è una cattiva democrazia, è sempre falsificabile: i cittadini sotto una dittatura sono sudditi, invece in democrazia è possibile cambiare. La democrazia esprime una società aperta. In questo senso Popper critica fortemente la filosofia hegeliana e tutte quelle filosofie che intendono lo stato come totalità organica, poiché non vi è possibilità di cambiamento.
Vi sono due tipi di governo:
- Eliminabile senza spargimenti di sangue -> democrazia: è l’uso della ragione in campo politico
- Eliminabile solo con una rivoluzione -> tirannide / dittatura
Domande da interrogazione
- Qual è la posizione di Karl Popper sulla metafisica?
- Come Popper distingue la scienza dalla non scienza?
- Qual è il metodo scientifico secondo Popper?
- Perché Popper considera la democrazia preferibile ad altri sistemi di governo?
Popper difende e rivaluta la metafisica, considerandola una materia nobile e ineludibile per l'uomo, che deve interrogarsi sui problemi umani senza risposte dogmatiche.
Popper utilizza il criterio del falsificazionismo, secondo cui un'affermazione è scientifica solo se può essere smentita da un caso contrario, a differenza del verificazionismo dei neopositivisti.
La scienza procede per congetture e confutazioni, un processo di tentativo ed errore, dove le teorie scientifiche sono persistenti ma sempre aperte a essere falsificate.
Popper ritiene la democrazia preferibile perché è falsificabile e permette il cambiamento senza violenza, a differenza delle dittature, che non consentono modifiche pacifiche.