Concetti Chiave
- Nietzsche critica lo storicismo, opponendosi alla visione della storia come progresso lineare e razionale, proponendo invece la "storia critica" funzionale al presente e al futuro.
- La storia non è "magistra vitae", e Nietzsche sottolinea l'importanza dell'oblio per vivere felicemente e agire nel presente.
- Nietzsche considera l'uomo moderno illuso di essere al centro della storia, mentre in realtà la storia è irrazionale e caotica.
- In "Schopenhauer come educatore", Nietzsche valorizza il lato dionisiaco della vita, accettando il caos come parte integrante dell'esistenza umana.
- Ne "La nascita della tragedia", Nietzsche esplora l'interazione tra i principi apollineo e dionisiaco nella cultura greca, criticando la predominanza del razionalismo socratico successivo.
Indice
Nietzsche, scritti giovanili
1872-1876 scritti giovanili 4 Considerazioni inattuali più Nascita della tragedia
Sull’utilità e il danno della storia per la vita
Nietzsche critica lo storicismo, ovvero la visione della storia tipica dell’idealismo e del positivismo secondo cui essa sarebbe l'affermazione progressiva della ragione (spirito, idea, assoluto, che coincide con la realtà) e che abbia uno svolgimento necessario, lineare e razionale.Ritiene inoltre che l’uomo dell’800 sia troppo concentrato sul passato e nello studio di una storia che non comporta l’arricchimento, in quanto essa è monumentale,ovvero viene studiata per cercare dei modelli e può portare alla mitizzazione e al fanatismo, antiquaria, ovvero tende a venerare il passato, ‘mummificandolo’ e perciò ostacola ogni tentativo di cambiamento. L’unica forma valida della storia è la STORIA CRITICA che funzionale al presente e al futuro in quanto ‘solo colui che costruisce il futuro ha diritto a giudicare il passato’.
Inoltre la storia non è 'magistra vitae’ ma nella vita è necessario il fattore oblio, perché senza una certa dose di incoscienza non c’è felicità e perché per poter agire efficientemente nel presente occorre saper dimenticare il passato
Secondo Nietzsche inoltre i “l’uomo moderno sta alto e superbo in vetta alla piramide del processo del mondo; mettendosi sopra la pietra finale della sua conoscenza sembra che gridi a tutti ‘siamo la meta, Europeo, tu vaneggi!’” cioè 'l'uomo non è al centro della storia'.
Nietzsche destruttura la visione del progresso storico come tappe perché ritiene che la storia sia irrazionale. L’uomo si crea una serie di spiegazioni, in questo caso della storia, per nascondere il fatto che è CAOS.
Schopenhauer come educatore
Nietzsche attribuisce a S. un ruolo fondamentale ritenendo che S- ha educato alla filosofia tutta la Germania. (=> bildung). Da lui accetta la nozione della “volontà di vivere”, principio insopprimibile ed energia primordiale, ma anche il fatto che la vita è dolore, irrazionale, senza scopo. La vita è dolore, errore è irrazionale ma mentre S. teorizzava una via per sfuggire da essa (l’ascesi) Nietzsche rifiuta la possibilità di rinunciare alla vita e ritiene che debba essere accettata come caos, "guardare dentro l’abisso".Per sopportare questa innegabile negatività della vita l’uomo ha creato una serie di miti, credenze filosofiche e religioni. Al contrario l’uomo deve accettare la vita così com’ è ed esaltare il lato dionisiaco, ispirandosi a Dioniso, il dio greco dell’ebbrezza, della gioia e più in generale dell’irrazionalità che rappresenta l’incarnazione di tutte le passioni che affermano la vita in modo pieno e totale. vedi frase sul quaderno
Nascita della tragedia del 72
In quest’opera valorizza il lato dionisiaco della vita attraverso una digressione storica. N ritiene che il mondo greco (e l'umanità in generale) sia caratterizzato da 2 contrastanti principi ovvero l’apollineo (la razionalità, il finito) e il dionisiaco (il caos, l’infinito). Questa concezione è rivoluzionaria in quanto il mondo greco era sempre stato considerato come sinonimo di armonia ed equilibrio. N ritiene inoltre che i 2 concetti abbiano convissuto nell’età della tragedia attica (di Sofocle ed Eschilo) in quanto la tragedia rappresenta il ‘perfetto accoppiamento tra apollineo e dionisiaco’. Tuttavia successivamente con gli insegnamento razionalistico e ottimistico di Socrate l’apollineo ha soverchiato il dionisiaco segnando il principio della decadenza della civiltà.Domande da interrogazione
- Qual è la critica di Nietzsche allo storicismo?
- Perché Nietzsche ritiene che l'uomo dell'800 sia troppo concentrato sul passato?
- Qual è la forma valida della storia secondo Nietzsche?
- Perché Nietzsche ritiene che sia necessario il fattore oblio nella vita?
- Secondo Nietzsche, qual è la visione dell'uomo moderno sulla storia?
Nietzsche critica lo storicismo, ovvero la visione della storia tipica dell’idealismo e del positivismo secondo cui essa sarebbe l'affermazione progressiva della ragione e che abbia uno svolgimento necessario, lineare e razionale.
Nietzsche ritiene che l'uomo dell'800 sia troppo concentrato sul passato perché studia una storia monumentale che non comporta l'arricchimento e tende a venerare il passato, ostacolando ogni tentativo di cambiamento.
La forma valida della storia secondo Nietzsche è la STORIA CRITICA, che è funzionale al presente e al futuro, in quanto solo colui che costruisce il futuro ha diritto a giudicare il passato.
Nietzsche ritiene che sia necessario il fattore oblio nella vita perché senza una certa dose di incoscienza non c'è felicità e perché per poter agire efficientemente nel presente occorre saper dimenticare il passato.
Secondo Nietzsche, l'uomo moderno sta alto e superbo in vetta alla piramide del processo del mondo e sembra gridare a tutti che sono la meta, ma Nietzsche sostiene che l'uomo non è al centro della storia.