Concetti Chiave
- Nietzsche vede la tragedia come un'espressione del conflitto tra lo spirito dionisiaco, legato al caos e all'irrazionalità, e lo spirito apollineo, simbolo di ordine e razionalità.
- Critica il Cristianesimo considerandolo un ostacolo alla libertà individuale, rappresentando un messaggio popolare che livella le differenze tra gli uomini.
- La "morte di Dio" è un concetto che indica la perdita di significato della religione tradizionale, vista da Nietzsche come un insieme di riti vuoti.
- Il nichilismo, secondo Nietzsche, rappresenta la decostruzione di valori tradizionali, aprendo la strada alla creazione di nuovi valori attraverso la volontà di potenza.
- Nell'opera "Così parla Zarathustra", Nietzsche esplora il tema del superuomo, che abbraccia il nichilismo e l'eterno ritorno come accettazione e celebrazione della vita.
Indice
La nascita della tragedia
Scrive un’opera importante: La nascita della tragedia. Un’opera che nasce come filologica. Perché in Grecia è nata la tragedia è in che modo?
Dioniso e lo spirito dionisiaco
Per lui la tragedia nasce da una divinità che è Dioniso. È una divinità con significati più forti che vanno al di fuori della religione. Rappresenta uno spirito profondo dell’essere umano in generale. Dioniso è quello che viene definito da Nietzsche, spirito dionisiaco e ha a che fare con il caos, l’irrazionalità. La tragedia nasce episodio dai riti dionisiaci. Quest’ultimi erano riti in cui potevano partecipare tutti (uomini, donne, schiavi,…), avvenivano di notte in zone isolate e non erano riti pubblici. I partecipanti si abbandonavano completamente alla possessione del vino, per questo erano anche definiti anche riti orgiastici. Questi riti servivano a fare sfogo alle tensioni sociali soprattutto per coloro che erano esclusi (legame con Aristotele. Lui diceva che le tragedie servivano a scaricare tutte le cose regresse e le tensioni). Nietzsche diceva che la tragedia nasce dal “coro” e piano piano entrano nelle vicende personali. Questo perché una parte e fondamentale del rito era proprio il canto, il ballo e la musica.
Apollo e l'equilibrio perduto
Lo spirito dionisiaco è anche la forte relazione con lo spirito apolliano, da Apollo. Lui, in quanto Dio del Sole rappresenta l’ordine e la razionalità. È il custode profondo della città e della società. Apollo era custode dell’oracolo della società antica. Per Nietzsche, Apollo rappresenta razionalità, cultura e ordine.
Socrate ed Euripide: i distruttori
Tutto questo equilibro per Nietzsche è stato rovinato però da due personalità:
Socrate: è visto come la causa di tutti i mali perché fa prevalere la razionalità sopprimendo Dionisiaco. Nietzsche non sopporta il fatto che Socrate parli sempre di controllare e reprimere le proprie passioni
Euripide: a livello di tragedia era stato lui a rovinare gli equilibri. Lui si caratterizza tra trame e intrecci molto poi complessi con più attori in scena. Secondo Nietzsche nella tragedia di Euripide prevale l’individualità è questo porta al fatto che tutto venga coperto e razionalizzato. Un aspetto caratteristico di Euripide è il finale dove usa l’espressione “Deus ex machina”. Viene creato un dio di scena che risolve il caos e risolve tutti i problemi. Un personaggio che prende importanza tutta in un momento.
La storia secondo Nietzsche
Oltre alla tragedia Nietzsche si sofferma sul valore della storia e la suddivise in tre parti che hanno tutte aspetti positivi e negativi:
Monumentale: si risaltano i grandi uomini della storia. Dimentica gli uomini comuni
Antiquaria: storia in cui si cerca di conservare, raccogliere e sapere tutto. È il culto del passato per il passato. Il rischio che si corre e però quello di vedere il passato in maniera mummificata
Critica: storia che mette il passato di fronte alle proprie responsabilità. Giudica la storia ma rischia di non fare vedere i legami tra un avvenimento/periodo e l’altro
Il modo giusto per affrontare il passato è avere sempre gli occhi al futuro. Per costruire il futuro bisogna prendere tutti gli aspetti positivi della storia affogando qualsiasi limite che la storia mi pone.
Genealogia della morale
Genealogia della morale: modo in cui affronta e analizza Nietzsche i termini chiave della morale.
Il modo in cui li tratta è proprio tramite la genealogia. Quando si fa una genealogia si cercano quei termini fondamentali generali per capire vari termini (in questo caso la morale). Non vengono cercati in maniera passiva ma la maniera in cui vengono utilizzati i termini è metterli alla prova e analizzare le origini e come cambiano nel corso del tempo. Si cerca ciò che è nascosto e non ciò che è palese. Lo scopo di Nietzsche è demistificare la modale: togliere quei concetti comuni che caratterizzano la morale. Nella genealogia prende in considerazione la COMPASSIONE. Nietzsche dice che è un sentimento che appare in maniera nobile. Questa è una falsità perché in realtà nella compassione si nasconde un risentimento è un senso di superiorità. È ciò che permette ai superiori di avere un atteggiamento benevole sugli inferiori. Il risentimento è la reazione dei deboli che hanno vergogna dei superiori. In realtà ci deve essere equità tra le persone. La massa è importa ma l’individuo deve elevarsi sopra essa.
Da un punto di vista genealogico Gesù non era il responsabile del cristianesimo. Lui era un’anima superiore, uno spirito forte. Il cristianesimo è il problema perché diventa un messaggio popolare e democratico (tutti sono uguali a tutti).
Per Nietzsche è andare controcorrente. Il meccanismo del cristianesimo invece è quello di sentirsi inferiori rispetto a dio e lo strumento per reprimere la libertà degli uomini e il peccato è il senso di colpa. Nietzsche dice la religione è come una prigione per l’uomo. L’uomo per essere libero deve praticare l’ateismo.
La morte di Dio
La morte di dio è annunciata dall’aforisma 125 della Gaia scienza. Narra un mercato dove ad un certo punto irrompe un folle gridando che dio è morto. Le persone lo deridono e qualcuno gli chiede chi è stato ad uccidere Dio e lui risponde che sono stati loro perché l’hanno ucciso con la loro indifferenza. Il folle di giorno ha una lanterna questo significa che si ispira ad un personaggio. La lanterna cercava un uomo onesto ma dal momento che ha usato la lanterna di giorno significa che l’uomo onesto non c’era, non trovava dio, per questo annuncia che è morto. Questo non significa che dio sia morto in senso fisico ma che la religione e la vera fede è morta. L’idea che sta dietro alla maggior parte delle interpretazioni è che della fede sia rimasto solo un contenuto inferiore. Secondo Nietzsche la religione è solo un rito vuoto. Per questo le chiese per lui non sono la casa di dio ma la sua tomba. Dio è solo illusione, non è più presente. Per quanto uno si sforza non può più credere in lui.
Nichilismo e volontà di potenza
Il nichilismo è la perdita di tutti i valori. Dice che qualsiasi verità non è una verità ma è qualcosa che va smontato attraverso una maniera tale per cui qualsiasi verità è espressione di desideri, ed sogni, volontà. Nietzsche dice che non c’è un punto di vista neutro.
Si parla anche di apatia ontologica. Sostiene che il fatto di non avere riferimenti e valori è indifferente tant’è che per Nietzsche e poi giusto parlare di amorale (non riconosco che sto sbagliando) piuttosto che immorale (io so che una cosa è sbagliata ma la faccio lo stesso, riconosco la realtà). L’atteggiamento corretto non è quello di Schopenauer, ovvero quello del pessimismo; ma è quello del NICHILISMO ATTIVO ovvero quello di vedere nei valori espressioni di volontà di potenza. In questa maniera si ottengono due risultati:
1- abbattere la morale e la metafisica. La volontà di potenza diventa ciò che porge i nuovi valori che però non sono fissi ma notevoli. In generale l’uomo inferiore o il pessimista ha un atteggiamento passivo in cui la realtà vera gli piomba addosso; quello che invece sostiene Nietzsche è che il nichilista fa in modo che ciò che avviene è perché lo voglio e ciò che è avvenuto è avvenuto perché io lo volli
2- Trasvalutazione dei valori: abbandonare tutte le certezze morali ma anche ontologiche e sapere che i valori e le cose sono dominate dal caos e sono tutte autonome.
Zarathustra e il superuomo
Essa poeta a due temi centrali: l’eterno ritorno dell’identico e il SUPERUOMO.
Quest’ultimo è un personaggio della religione persiana e Nietzsche lo sceglie come protagonista di questo racconto. Qui introduce il tema della fine morale e della religione. È una scelta particolare perché Zarathustra è un personaggio religioso e moralista, lui lega fortemente la religione alla morale. Anzi ancora di più Nietzsche lo individua come il fondatore della morale e ritiene che sia il personaggio giusto per ucciderla. Questo racconto richiama il Vangelo. La vicenda segue Zarathustra dal momento di una crisi personale e spirituale dove lui va in isolamento in una grotta. Inseguito lascia l’isolamento per poi ritornare.
Succedono due cose principali:
incontra personaggi che rappresentano il modo di pensare della sua epoca (filosofi, borghesi). Qui lui discute perché sta cercando di far maturare il proprio pensiero su quello che ha dentro
cerca e trova discepoli e come fa Gesù racconta a loro visioni e illuminazioni che riguardano la sua ricerca basata sull’obiettivo di trovare l’oltreuomo o superuomo. Quest’ultimo deve essere fedele alla terra ovvero: essere fedeli alla vita e al proprio corpo, conseguenza del nichilismo. Significa che bisogna vivere in maniera tale da dare voce a tutto ciò che costituisce un essere umano. Bisogna dire sì alla vita, anche a ciò che non è bello. Dobbiamo viverla io meglio possibile. In conseguenza di questo il superuomo è caratterizzato dall’amor fati ovvero saper vivere nel vuoto del nichilismo e accettarlo per quello che è. Zarathustra vive tutto questo in maniera problematica. Questo modo di vivere è un modo che ha a che fare con le tre metamorfosi:
*Cammello: sopporta grandi fatiche. Lui segue come modo di vivere il “tu devi”
*Leone: rivolta e confronti del cammello rispetto a tutti i vincoli e la morale. Lui dice “io voglio”
*Fanciullo: lui sarà in grado di dire e vedere la sua vita pensando “io volli che fosse”. Tutto è quindi prodotto dalla volontà di potenza.
Le tre metamorfosi
È contenuto in una visione all’interno della gaia scienza e nel racconto. In questo capito Zarathustra sta camminando con un nano sulla spalla. Il nano rappresenta ciò che mi spinge verso il basso cioè verso la terra. È la rappresentazione anche del peso della morale. Zarathustra cammina finché arriva davanti ad una strada che si divide in due parti. Il nano dice che la strada sembra dritta ma che in realtà è curva. Zarathustra ha una visione in cui vede un pastore con in bocca un serpente (eterna visione del tempo) che sta soffocando. Lui gli urla di buttarlo finché gli dice di morderlo e staccargli la testa. Il pastore morde il serpente ma lo ingoia. Nel momento in cui spezza questo serpente il pastore si trasforma nel fanciullo. Di quest’ultimo Nietzsche vi dice che è una visione meravigliosa. Questo perché il superuomo è colui che accetta veramente che la sua vita si possa ripetere nello stesso modo eternamente. Accetta e gioisce. Nietzsche sostiene che il tempo acquista una profondità. Scorre ma scorre in maniera tale che si ripete continuamente. È per questo che il superuomo rende tale la sua vita da farla ripetere continuamente. L’eterno ritorno è un’idea sia metafisica sia morale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'opera importante scritta da Nietzsche?
- Da cosa nasce la tragedia secondo Nietzsche?
- Qual è il ruolo di Apollo nella tragedia secondo Nietzsche?
- Cosa significa per Nietzsche la morte di Dio?
- Cosa significa per Nietzsche il concetto di nichilismo?
L'opera importante scritta da Nietzsche è "La nascita della tragedia".
Secondo Nietzsche, la tragedia nasce da una divinità chiamata Dioniso.
Apollo rappresenta l'ordine e la razionalità nella tragedia secondo Nietzsche.
La morte di Dio per Nietzsche significa che la religione e la vera fede sono morte, e che la religione è solo un rito vuoto.
Per Nietzsche, il nichilismo è la perdita di tutti i valori e la negazione di qualsiasi verità.