cefine
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • La tesi di Nietzsche sulla "morte di Dio" si discosta dall'ateismo tradizionale, non ponendo in discussione l'esistenza di Dio ma criticando un processo storico culminante nel nichilismo.
  • Nietzsche afferma che la logica non è un organo della verità, ma una necessità biologica, un errore necessario per la sopravvivenza.
  • La complessità del pensiero di Nietzsche si manifesta nel suo rapporto con il cristianesimo, distinguendo tra l'opera di Cristo e l'influenza successiva di San Paolo.
  • Nietzsche apprezza le forme originarie del cristianesimo, considerate più autentiche rispetto alle sue evoluzioni che mascherano il nichilismo.
  • La "morte di Dio" rappresenta un evento sconvolgente, segnando il crollo delle credenze millenarie su cui si è basata la civiltà europea.

Indice

  1. La tesi di Nietzsche
  2. Critica al cristianesimo

La tesi di Nietzsche

In questa linea di pensiero si inserisce la celebre tesi nietzschiana secondo cui «Dio è morto», che si distingue nettamente dalle forme tradizionali di ateismo. Per Nietzsche infatti non si tratta di porre in astratto la questione se Dio esista o no, secondo princìpi universali della ragione, semplicemente perché tali princìpi non esistono e la logica è soltanto una necessità biologica, una sorta di errore necessario alla sopravvivenza, e non un organo della verità, quale appare alle scienze o nelle filosofie tradizionali. Parlare della morte di Dio significa, al contrario, dare una valutazione critica di un processo storico che è venuto compiendosi e che si annuncia ormai con tratti impressionanti come avvento del nichilismo. Questo spiega anche perché Nietzsche assuma la posizione paradossale di chi vede non tanto quello che già è accaduto, quanto quello che necessariamente accadrà.

Critica al cristianesimo

Tutto ciò rende estremamente complessa la posizione di Nietzsche di fronte al cristianesimo; anzitutto Nietzsche distingue costantemente l'opera e la predicazione di Cristo, in cui mai affiora traccia di risentimento o di odio per la vita, dal successivo indirizzo impresso al cristianesimo da san Paolo, considerato responsabile della contrapposizione tra fede e opere, tra anima e corpo, tra spirito e carne, tra vita celeste e vita terrena e quindi dell'interpretazione nichilistica (negatrice della vita terrena) del messaggio di Cristo, In secondo luogo da Nietzsche sono apprezzate molto di più le forme originarie di cristianesimo, più vigorose e radicali, che non le sue successive elaborazioni, troppo complesse e sostanzialmente inclini al compromesso, accusate di mascherare il suo carattere nichilistico e quindi di prolungare inutilmente la crisi della civiltà europea. La morte di Dio è infatti un avvenimento tremendo e sconvolgente perché segna il crollo di un’impalcatura di credenze e di certezze su cui gli uomini hanno basato la loro vita per due millenni e che non sono per nulla preparati a sostituire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della tesi nietzschiana «Dio è morto»?
  2. La tesi nietzschiana «Dio è morto» non riguarda l'esistenza di Dio in senso astratto, ma è una valutazione critica di un processo storico che porta al nichilismo, segnando il crollo delle credenze su cui si è basata la civiltà per millenni.

  3. Come si posiziona Nietzsche rispetto al cristianesimo?
  4. Nietzsche distingue tra l'opera di Cristo, priva di risentimento, e l'influenza di san Paolo, che ha portato a una visione nichilistica del cristianesimo. Apprezza le forme originarie del cristianesimo, più radicali, rispetto alle sue elaborazioni successive.

  5. Perché la morte di Dio è considerata un avvenimento sconvolgente?
  6. La morte di Dio è sconvolgente perché rappresenta il crollo delle credenze e certezze su cui gli uomini hanno basato la loro vita per due millenni, lasciandoli impreparati a trovare nuove basi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community