Concetti Chiave
- Nietzsche critica l'intero corso del pensiero europeo, evidenziando un giudizio negativo che include il cristianesimo come elemento centrale.
- L'elemento dionisiaco nella filosofia di Nietzsche esalta la vita e l'arte, mentre il cristianesimo autentico è visto come una condanna dell'arte e della vita.
- La ricerca di un mondo oltre quello sensibile è interpretata da Nietzsche come un'espressione di nichilismo e di disgusto per la vita.
- Il cristianesimo, secondo Nietzsche, non è una reazione vitale alla decadenza ellenistica, ma una continuazione logica del platonismo.
- Sia il platonismo che il cristianesimo sono visti come manifestazioni di un nichilismo di fondo che ha influenzato la civiltà europea fino alla sua crisi attuale.
Critica di Nietzsche alla storia
L'atteggiamento critico di Nietzsche di fronte alla storia si esplica in modo globale, portandolo a un giudizio negativo sull'intero decorso del pensiero europeo da Socrate fino ai nostri giorni, decorso nel quale il cristianesimo occupa un posto centrale.
Il ruolo del cristianesimo
Mentre l'affermazione dell'elemento dionisiaco e tragico è sempre stato una rivendicazione della vita e dell'arte (non a caso nello scritto su L'origine della tragedia è detto che il mondo è tollerabile solo come «fenomeno estetico») il cristianesimo, almeno fino a quando è rimasto autentico, ha condannato l'arte e l'apparenza, in una parola, ha condannato la vita pretendendo di giudicarla in nome di certi «valori». La stessa ricerca dell'al di là, di un mondo che sta «dietro il mondo», è espressione di un disgusto nichilistico per la vita e, in questo senso, il cristianesimo non rappresenta una reazione vitale alla decadenza ellenistica, bensì ne è la più logica prosecuzione come dimostra pure la sua acquisizione e utilizzazione del platonismo.
Platonismo e nichilismo
oprio il platonismo infatti aveva affermato la necessità di distinguere il mondo «vero», quello delle idee immutabili ed eterne, dal mondo «apparente», quello sensibile e transeunte, e aveva adottato il mondo «vero» come criterio di quello «apparente», con l'inevitabile conseguenza di screditare e negare quest'u1timo, In questo senso platonismo e cristianesimo non sono che manifestazioni successive di quel nichilismo di fondo (il dire di no alla vita) che determina l'intero corso della civiltà europea e che è giunto ormai all'estremo con la malattia storica e con la totale caduta dei valori su cui era fondata la civiltà greco-ebraico-cristiana.